Il recente ritrovamento delle Dodici sonate a tre flauti e basso continuo di Tommaso Albinoni rappresenta un evento decisamente importante per la riscoperta di un compositore molto stimato durante il XVIII secolo che però, solo negli ultimi tempi, ha riacquistato l'interesse di musicologi e appassionati.

         Tommaso Albinoni violinista e compositore veneziano coevo di Antonio Vivaldi, fu tra i pochi, all'epoca, che esercitò liberamente la sua professione e quindi non fu costretto a lavorare presso le corti europee o alle dipendenze di Istituti religiosi come accadde a diversi suoi illustri concittadini musicisti. La sua produzione fu notevolissima ed ebbe grande diffusione in tutta Europa come dimostrano le tante edizioni delle sue opere strumentali pubblicate prima a Venezia e poi per i principali editori di Amsterdam, Londra e Parigi.

         Le sue composizioni giunsero ovviamente anche in Germania dove lo stesso Johann Sebastian Bach ebbe modo di manifestare il proprio apprezzamento trascrivendole ed utilizzando i temi più belli per arricchire alcune sue composizioni così come aveva già fatto con alcuni brani di Vivaldi.

         Le Dodici sonate a tre flauti e basso continuo, ritrovate in manoscritto da Enrico Di Felice a Wiesentheid (Germania) presso la Biblioteca del Margravio di Sch'nborn, sono un adattamento dei Balletti a due violini, violoncello e cembalo op. 3 che Albinoni pubblicò per G.Sala a Venezia nel 1701 e che in seguito vennero ripubblicate nella stessa città nel 1704 e quindi ad Amsterdam in due edizioni diverse da E.Roger e P.Mortier.

         E' evidente che tale opera ebbe una diffusione ed un successo grandissimo e l'adattamento della stessa per un gruppo di tre flauti non è che la conferma dell'enorme popolarità di cui questa musica godeva in Germania. Infatti, mentre in Italia il violino era assai diffuso anche tra i dilettanti, in Germania questo ruolo era appannaggio esclusivo del flauto traverso forse anche grazie al fatto che l'Imperatore stesso, Federico di Prussia, fosse un virtuoso di questo strumento.

         Dal punto di vista formale le Dodici sonate a tre flauti e basso continuo sono composizioni di piccole proporzioni in forma di suite articolate in quattro movimenti; il Grave iniziale, spesso solenne, è seguito da una Allemanda (in questo caso definita balletto), da una Corrente spesso abbastanza francesizzante e quindi da un movimento finale (Sonata!!) che spesso è una gavotta.

         Il modello, come in buona parte della musica scritta a cavallo tra Sei e Settecento, è sempre quello imposto da Arcangelo Corelli, uno standard che allora garantiva il successo presso tutte le città d'Europa, ma l'estro e l'inventiva melodica di Albinoni uniti al colore sorprendente dei tre flauti ne fanno un opera di notevole interesse al di là del puro interesse storico. 

         L'esecuzione delle musiche, rigorosamente con gli strumenti dell'epoca, è affidata all'Ensemble L'Apothèose (tre flauti traversi, una tiorba, un violoncello ed un clavicembalo).

CURRICULUM

         L'Ensemble L'Apothéose, fondato da Enrico Di Felice nel 1995, è nato con il principale intento di riproporre quella parte di repertorio flautistico cancellato per più di due secoli dalla memoria storica affiancandolo a lavori più noti.
         Le esecuzioni sono affrontate con scrupolo filologico e, quindi, proposte su copie fedeli di strumenti barocchi e in modo conforme all’antica prassi esecutiva.
         Attraverso il rispetto della pratica strumentale settecentesca, l'Apothéose si propone di rendere comunque attuale, vivo ed espressivo questo repertorio, esaltandone, con il proprio strumentario, l'aspetto coloristico. Le diverse situazioni espressive proposte dal traversiere vengono infatti interpretate dall'Ensemble con grande duttilità, grazie ad un originale organico che permette di affiancare al flauto, secondo svariate combinazioni, alcuni strumenti di basso continuo: clavicembalo, tiorba/ chitarra barocca, viola da gamba/violoncello.
         Nei suoi cinque anni di attività L'Ensemble si è esibito in importanti festival italiani, tedeschi, spagnoli, belgi e francesi accanto a solisti e gruppi quali G. Leonhardt, F. Biondi, C. Hogwood, A.Manze, Quartetto Mosaique ecc. e registrando per diverse televisioni e radio europee.
         L'Apothéose ha inciso diversi CD per la Stradivarius tra i quali l'opera omnia per flauto di T. Albinoni [2 volumi] e Sonate e Concerti Napoletani per flauto (Scarlatti, Pergolesi, Vinci, Leo ecc.) [2 volumi]. L’ultima realizzazione discografica dell'ensemble, La Guerre et La Paix di Michel Pignolet de Monteclair, è stata presentata in anteprima con un concerto al Lingotto di Torino nell'ambito del Salone della Musica 1999 ed ha ricevuto lusinghieri consensi della stampa italiana, francese, inglese e spagnola.