M55 (NGC6809)Ammasso globulare |
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Costellazione | Sagittario | ||||
Ascensione retta | 19h 40m.0 |
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Declinazione | -30° 58' | ||||
Distanza | 20000 a.l. | ||||
Mag. visuale | 6.95 | ||||
Ø (') | 19 |
Foto O.R.S.A. (Newton 412 mm.
f/4.3, autori Giorgio Puglia e Fredi De Maria). |
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Shapley | Classe XI |
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Vel. radiale (km/s) | 167 |
Quest'ammasso globulare è stato scoperto da Lacaille al Capo di buona speranza, tra il 1751 e il 1752.
Messier lo osservò nel luglio del 1778, e lo descrisse come "...una nebulosa simile ad una macchia biancastra...non sembra contenere stelle..."; John Herschel, viceversa, ne parla come di "Un ammasso globulare, abbastanza brillante, rotondo, molto ricco...tutto risolto chiaramente in stelle, di mag. 11-13. 6' di diametro..."
M55 si trova in una zona del Sagittario abbastanza povera di stelle particolarmente brillanti, e lontano dalla regione più ricca di oggetti "deep sky". La stella cospicua più vicina é z Sagittarii, ma si trova circa 7° ad ovest di M55, e circa 1° più a nord.
I circa 19' di diametro oggi osservabili (circa i 2/3 del diametro della Luna piena) fanno di M55 un oggetto cospicuo ed apprezzabile anche con strumenti a basso ingrandimento. E' talmente "sciolto" che può essere a prima vista confuso con un fitto ammasso aperto.
Con un buon binocolo si osserva come una stella "sfrangiata" di 7a magnitudine.
Transito sul meridiano. - Il 14 luglio M55 transita sul meridiano di Palermo alle 23h 05m 13s.
Le variabili scoperte in M55 sono soltanto 5 o 6.
La sua estensione lineare, dato il suo diametro angolare e la distanza stimata, si aggira sui 110 anni luce.
M55 viene considerato uno degli ammassi globulari più vicini a noi, al contrario di M54, che si trova a poco più di 7° ad ovest, e che é invece tra i più lontani (e certamente il più lontano tra gli ammassi globulari di Messier).
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