Nei due giorni dell'equinozio,
quello di primavera (20 marzo) e quello
dell'autunno (23 settembre) il confine fra l'emisfero illuminato e quello
in ombra coincide con un meridiano, e passa perciò dai due poli. In tutti
gli altri giorni dell'anno questo non avviene più, e luoghi che si trovano
in prossimità dei due poli rimangono per un numero di giorni più o meno
alto immersi nella luce solare, oppure nella notte continua.
I TROPICI
Vi sono, allora, due tropici, uno detto del Cancro - a nord
dell'equatore - e uno chiamato del Capricorno - a sud dell'equatore. Si
trovano, ognuno nel proprio emisfero, alla latitudine di 23° 27'.
La zona torrida, fascia della superficie terrestre che risulta
racchiusa
fra i due tropici, è l'unica zona della Terra dalla quale si possa
osservare, ogni tanto, il fenomeno del Sole allo zenith, nell'istante del
mezzogiorno locale. Quando questo capita, all'esatto mezzogiorno
astronomico di un determinato punto, il Sole si trova nel punto più alto
della volta celeste, esattamente sulla verticale dell'osservatore (lo
zenith) - in astronomia si dice che "culmina allo zenith" - tanto
che le ombre degli edifici o dei pali scompaiono del tutto.
Il fascio di raggi proveniente dal nostro astro cade
perpendicolarmente
sul suolo e, fra l'altro, è possibile osservare l'immagine del disco solare
nel fondo dei pozzi, riflesso dall'acqua anche a decine di metri di
profondità.
Questo fenomeno, che alle nostre latitudini non puo' mai avvenire, accade
al tropico del Cancro il 21 giugno, solstizio d'estate (sotto il segno del
Cancro, che inizia proprio quel giorno), mentre si puo' osservare il 21
dicembre, solstizio d'inverno, al tropico del Capricorno.
Esattamente lungo i due tropici, questo fenomeno si vede una sola
volta
all'anno, mentre nel resto della zona torrida si osserva due volte, perchè
questo fenomeno, in realtà non molto appariscente, si "sposta" lungo
i
paralleli, data dopo data. All'equatore si puo' osservare il fenomeno alla
data dei due equinozi, a marzo e a settembre, mentre negli altri punti a
date fisse, stabilite per ogni luogo geografico. Per esempio, in un
determinata città dell'Africa il fenomeno del Sole allo zenith si osserva
sempre il primo giugno e il primo novembre, in un altra città alle date
del 4 febbraio e del 4 agosto, e così via.
Ricordo anche che all'equatore il Sole tramonta e sorge sempre alla
stessa precisa ora. Se si considera l'ora astronomica del luogo in cui ci
si trova, il sole sorge alle ore 6 e tramonta alle ore 18. Questi valori
possono cambiare anche notevolemente, è ovvio, se si usa per il calcolo
l'ora ufficiale osservata in quella Nazione, ma rimangono costanti la durata
dell'illuminazione solare e il periodo di notte, ambedue di dodici ore
ciascuno, e per tutto l'anno.
Per essere precisi, a causa della rifrazione dei raggi solari da
parte
dell'atmosfera, il sole sorge un po' prima delle 6 e tramonta un po' dopo le
18, perchè la sua immagine la vediamo sopra l'orizzonte, proprio a causa
della deviazione prodotta dalla rifrazione, anche se effettivamente il disco
si trova sotto la linea dell'orizzonte.
I CIRCOLI POLARI
Mentre i due tropici si trovano a 23° 27' a nord e a sud
dell'equatore, i
due circoli polari si trovano alla stessa distanza angolare dai due
rispettivi poli. Facendo poi la differenza fra 90° e 23°27', otteniamo la
latitudine di questi due caratteristici paralleli: 66°33'.
Questo, avrete notato, è lo stesso valore dell'angolo che viene
formato
dall'asse terrestre e dal piano dell'eclittica.
I due circoli racchiudono, come si è detto, le due calotte polari,
al
centro delle quali si trovano i poli. Nell'area occupata dalle due calotte,
e solo entro quest'area, si puo' osservare il fenomeno del "sole di
mezzanotte". Esso consiste nel fatto che il punto geografico considerato,
che si trova nella calotta, rimane sotto i raggi del sole per ventiquattro
ore consecutive, e così per diversi giorni: il periodo varia con la
latitudine. Un giorno soltanto al circolo polare, sei mesi di seguito al
polo, e tutta una serie di valori intermedi fra questi due luoghi.
Un osservatore nota che il sole scende sempre più verso l'orizzonte e, a
mezzanotte, raggiunge il punto ad esso più vicino, per poi risalire
lentamente, nel corso delle ore, fino a raggiungere il punto più alto al
momento del mezzogiorno. Il sole di mezzanotte si osserva, evidentemente,
guardano verso il nord, nella calotta artica, e guardando verso il sud in
quella antartica.
Alcuni erroneamente pensano che il sole visibile a mezzanotte, subito
dopo si tuffi sotto l'orizzonte, ed inizi così una breve notte. Tutt'altro.
Il sole non tramonta mai, ed una luce debole ma continua avvolge i
panorami caratteristici delle regioni polari.
Anche qui, come per l'equatore, gioca il fenomeno della rifrazione,
per cui i raggi solari, penetrando nella nostra atmosfera,vengono deviati,
e fanno apparire il disco solare sopra l'orizzonte anche
quando, in effetti, esso è già, geometricamente, al di sotto. Da ciò ne
consegue che il fenomeno del sole di mezzanotte si puo' osservare anche in
una sottile fascia attorno alla calotta polare, in altre parole ad una
latitudine un po' minore di 66°33'.
LE ZONE TEMPERATE.
LE STAGIONI
In queste due fasce, delimitate ognuna da un Circolo Polare e
da un
Tropico, non possono avvenire i due fenomeni (Sole di mezzanotte e Sole
allo zenith).
L'inclinazione dell'asse terrestre sul piano dell'eclittica
provoca anche, come tutti sanno, le stagioni e la diversa durata
dell'illuminazione solare nei vari mesi dell'anno. In estate, alle nostre
latitudini, il Sole sorge alle 4 e tramonta alle 20; d'inverno sorge alle 8
e tramonta alle 16 (circa).
Le stagioni sono prodotte da due fatti: 1) la diversa durata di
illuminazione e di buio durante le 24 ore, a seconda del periodo dell'anno;
2) la circostanza che il Sole durante il suo cammino apparente s'innalza
sopra l'orizzonte poco d'inverno e molto d'estate. Quando è basso
sull'orizzonte i suoi raggi, poichè attraversano un molto maggiore spessore
di atmosfera, giungono sulla superficie deboli e poco calorifici, mentre
d'estate, cadendo quasi verticali, verso il mezzogiorno, attraversano
molta meno atmosfera, e sono "filtrati" molto di meno |