Terra e Storia
 
 
 
Nel nostro giro ideale attorno al paese, incontriamo ad est quella zona dove, fino agli ultimi dell'800, erano presenti delle grotte artificiali conosciute come Domos de gianas, lasciando alla zona la denominazione di Forreddos ( vani dalla forma di piccoli forni). Le tombe ipogeiche o case delle fate scomparvero quando furono abbattuti i resti di un dolmen vicino. Questo monumento intitolava una zona detta Sa pedra lada. A nord della zona citata troviamo i resti di un vico romano, Pranu Larì in cui confluiscono due torrenti, che formano sa Ghenna è flumene (imboccatura di fiume) e una fonte chiamata Furca è s'edera. Proseguendo verso nord, spicca la vetta Pedrarba (pietra bianca di silice) nella cui sommità sorge una roccia chiamata Sa conca è s'isteddu che delimita da una parte il territorio di Neoneli e dall'altra, una striscia rettangolare di terreno denominata con il termine medievale Tiriedda, delimita il territorio di Ortueri. Tra la vetta Pedrarba e sa Ghenna è flumene incontriamo la zona Fresaghes. Continuando il nostro giro ideale e scendendo da nord a est, troviamo vicino alla fonte S'alasi, la ristretta piana di Mui Muscas; poi si estendono i fertili declivi di Prochile Campu, dove troviamo i resti di una tomba romana e dei cocci e dei mattoni dell'epoca imperiale romana. Andando ancora più avanti, verso ovest, tra Brabarighinos e Licorì riscopriamo degli altri avanzi di più solida consistenza, come i resti di una villa romana, con pietre squadrate, pezzi di colonne lisce, di basi, di piedistallo. E sempre più a ovest, precisamente in un luogo detto Pedra litterada (pietra con iscrizione) giaceva un titolo funerario, scritto in latino, che risale al sec. III-IV d.C. Tra Pedra litterada e la Tanca degli ulivi troviamo il terreno chiamato Liberau Urru, questo terreno era tutto disseminato da lastroni di pietre lavorate, tra le quali ne comparve una rifinita a cono. Altri residui di costruzioni romane, possiamo trovarne ancora oggi in Lassai. Opposta a questa zona appena richiamata, incontriamo il rialto ortuerese Sa pedra accuzza, con resti di costruzioni in mattoni. Questi resti sono tutti segni di una forte colonizzazione dell'epoca imperiale romana.
 

Monumenti millenari

Tomba di gigante

Periodo punico

L'opera di Roma

 
 
 

Pagina realizzata da Luca Perra

Riferimento bibliografico: Ortueri, Sorgono, Atzara. Tre paesi del Mandrolisai. Raimondo Bonu, 1974.

 
 

 

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