L'Oblata dello Spirito Santo,
contemplativa nell'azione,
vive nell'ascolto dello
Spirito la propria consacrazione
a Dio e si impegna perché
nel segno dell'Amore
si rinnovi il volto della terra.

















La congregazione religiosa delle Suore Oblate dello Spirito Santo prende vita a Lucca nel 1882 ad opera di Elena Guerra. Dopo aver vissuto varie esperienze di apostolato laico - assistenza ai malati, istruzione alle giovani escluse dal circuito della cultura ufficiale, catechesi e dedizione ai poveri - decide di seguire la vocazione a cui si sentiva chiamata fin dagli anni giovanili: dara voce allo Spirito che le parla dentro e le chiede di operare per diffondere la devozione allo Spirito Santo.
le vicende storiche di fine secolo e l'umile consapevolezza di dover rendere operativo un mandato, spingono Elena Guerra a rivolgersi a Papa Leone XIII per "far sì che i Cristiani tornino allo Spirito Santo".
Il breve Provida Matris Charitate del 1895, l'enciclica Divinum Illud Munus del 1897 e l'esortazione Ad fovendum in christiano populo del 1902, sono la risposta del Pontefice e segnano un momento fondamentale nello sviluppo della dottrina cattolica sullo Spirito Santo.
Nel 1959 elena Guerra, voce profetica di un secolo in cui lo Spirito Santo era il "grande sconosciuto", viene chiamata da Papa Giovanni XXIII apostola dello Spirito Santo.
La consegna carismatica della fondatrice alle figlie della congregazione è incentrata sul richiamo allo Spirito Santo, anima della comunione tra gli uomini e ne connota la presenza specifica della Chiesa.
Anche alle soglie del XXI secolo la proposta di Elena Guerra mantiene un significato innovativo: il Cristiano è chiamato ad operare perché nella storia venga il giorno dello Spirito e la Chiesa viva una perenne Pentecoste.