1) Appello ai Ministri Urbani-Castelli

    2) Raccolta volumi per la biblioteca Al Quds


contributi bibliografici per la Palestina.

 

È nota la grave situazione in cui versa il patrimonio culturale della Palestina, anche a causa della carenza di personale specializzato e di mezzi adeguati a fronteggiare le emergenze quotidiane.

Le stesse Università sono in crisi, per la penuria di fondi, per l'impossibilità di finanziare nuove ricerche ed aggiornamenti per i docenti e per la insufficienza di testi specifici nelle biblioteche.

Per tentare di dare un apporto allo sviluppo scientifico-culturale della Palestina, il prof. Fabio Maniscalco, in collaborazione con la Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale  e con l'Osservatorio Permanente per la Protezione dei Beni Culturali ed Ambientali in Area di Crisi ha promosso una raccolta di testi da donare alla Al Quds University di Ramallah.

Facoltà, Dipartimenti e Docenti di tutte le Università italiane, Case Editrici e cittadini sono invitati a contribuire all'iniziativa, inviando volumi, riviste ed estratti, nei settori dell'archeologia, della storia dell'arte, dell'architettura, della storia e dell'archivistica e della biblioteconomia, all'attenzione del prof. Fabio Maniscalco, presso la Presidenza della Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale, via Melisurgo n. 44, 80133, Napoli oppure presso l'Osservatorio Permanente per la Protezione dei Beni Culturali ed Ambientali in Area di Crisi dell'I.S.Fo.R.M., V.le Colli Aminei n. 461, lotto 15, 80131, Napoli.

I testi raccolti saranno catalogati per settori ed inviati o consegnati personalmente a responsabili della Al Quds University.

Per informazioni e contatti tel. 0815511369 - 0815922443 - 3387011247 email osservatoriobc@tin.it

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    Appello ai Ministri Urbani-Castelli

Intorno alla metà di aprile alcuni organi di stampa nazionale hanno divulgato la notizia dell'imminente approvazione di un Disegno di Legge, dei ministri Urbani e Castelli, relativo alla sanatoria per il possesso dei beni antichi.

Il prof. Fabio Maniscalco, direttore dell'Osservatorio per la Protezione dei Beni Culturali e docente di tutela dei beni culturali presso la Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo dell'Università l'Orientale di Napoli, ha evidenziato i principali svantaggi per il patrimonio culturale italiano in un articolo-appello, che è stato inviato alle Autorità competenti e che, sino al 30 aprile, ha raccolto le adesioni.

Il condono dei beni archeologici e l'oligarchia del patrimonio culturale italiano

La cura per la propria memoria storica rivela il grado di civiltà e di moralità di uno Stato. Eppure in Italia, nazione che sotto la lungimirante regia di Giovanni Spadolini ha visto nascere il primo ministero dedicato proprio alla salvaguardia del patrimonio culturale, si ha l'impressione che in qualche modo gli organi di Governo vogliano delegare ai privati l'incombenza della conservazione del patrimonio culturale nazionale, aggirando in tutti i modi possibili l'art. 9 della Costituzione, secondo cui la Repubblica "…Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione"..

In realtà sin dalla sua nascita, nel 1974, quello dei Beni Culturali ed Ambientali è sempre stato un Dicastero "cenerentola" retto, salvo rare eccezioni, da ministri sprovveduti e poco inclini alla materia.

Si pensi alle sanatorie che hanno consentito l'assunzione anche a quanti, pur essendo privi di specifiche competenze e pur non essendo particolarmente meritevoli, facevano volontariato presso gli organi periferici del Ministero; allo sperpero miliardario prodotto da leggi, quali la 41/1986 (istituzione di Progetti per i Giacimenti Culturali); alla scarsa vigilanza sulle attività degli organi periferici (mancati avvicendamenti di ispettori di Soprintendenze, alcuni dei quali considerano l'area di propria competenza quasi una proprietà privata; custodi disattenti e perennemente in sciopero perché mal pagati; lavoratori socialmente utili demotivati, etc.); all'uso indiscriminato di danaro pubblico per finanziare lavori cinematografici di cui il mondo intero avrebbe fatto volentieri a meno; etc.

Anche a livello normativo non si è fatto molto. Infatti, dal 1974 ad oggi, i soli provvedimenti di rilievo sono stati il D.Lgs. 368/1998, con cui è stato mutato il nome del dicastero ("Ministero per i Beni e le Attività Culturali") e con cui gli si affidava qualche competenza in più in materia di sport e spettacolo. E proprio questi nuovi ambiti hanno reso il Ministero più interessante per la classe politica, dal momento che per i ministri ed i sottosegretari di turno gli ambiti dello sport e dello spettacolo offrono una maggiore eco a livello mediatico e, quindi, di popolarità.

Altra novità giurisprudenziale è stato il D.Lgs 490/1999, noto come Testo Unico dei beni culturali, che non ha apportato sostanziali innovazioni anche perché i testi unici, pur avendo il medesimo valore delle leggi formali, fondamentalmente costituiscono il riordinamento e la razionalizzazione di norme già in vigore.

Senza dubbio nel corso delle ultime legislature si era potuta notare una gestione scialba e piuttosto mediocre del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Tuttavia, l'attuale Governo è riuscito a dimostrare come non ci siano limiti al "peggio" sotto un profilo umano (si pensi alla boccaccesca diatriba tra il Ministro Urbani ed il sottosegretario Sgarbi o ai patetici alterchi tra lo stesso sottosegretario e cabarettisti travestiti da giornalisti) e, soprattutto, amministrativo.

Uno degli ultimi esempi della gerenza autolesionista del ministro Urbani è la recente legge di conversione del DL 63/2002 (legge sul "Patrimonio dello Stato S.p.a.), con la quale si è inteso trasformare, con una logica imprenditoriale, il patrimonio comune in un patrimonio oligarchico e con il quale la memoria storica di villaggi, paesi e città corre il rischio di essere svenduta a privati pur di racimolare un po' di danaro.

È piuttosto ambigua anche la consuetudine di affidare la reggenza di Soprintendenze a professionisti non sempre in possesso di idonei curricula e nonostante un recentissimo concorso pubblico, terminato da diversi mesi con tanti vincitori ed idonei, che è costato non poco allo Stato.

Nelle ultime settimane, inoltre, si è parlato di un'ennesima sanatoria con cui si vorrebbe condonare il possesso di beni archeologici e con cui, certamente, sarà inferta una nuova cruenta ferita al patrimonio culturale nazionale.

Difatti, quello del condono è uno strumento ignominioso, di cui l'attuale Governo ha già ampiamente abusato, atto ad arginare temporaneamente una questione ed a sottrarsi dalla responsabilità di dirimerla definitivamente con norme adeguate e con attività concrete e sinergiche tra le autorità politica, amministrativa e giudiziaria.

È noto come nel corso dell'ultimo cinquantennio leggi e decreti, indirizzati a sanare reati penali o amministrativi, abbiano favorito la dissoluzione del patrimonio culturale ed ambientale italiano. Soprattutto a partire dagli anni ’80, a causa dell’assenza di controlli dei sindaci e delle autorità competenti, della lentezza dei provvedimenti giudiziari, spesso non attuati, e della ciclica emanazione di sanatorie, si è avuta una massificazione del fenomeno dell'abusivismo edilizio, che ha generato una trasformazione territoriale disarmonica in molti centri urbani, soprattutto quando i condoni erano annunciati o promessi dai politici (prima metà degli anni '80 e 1994).

Come dichiarato proprio dal Ministro Urbani, il fine del recentissimo disegno di legge dovrebbe essere di consentire l'emersione di una porzione rilevante del patrimonio culturale ancora ignoto allo Stato e di creare una sorta di anagrafe degli oggetti archeologici, in modo da limitare i traffici illegali.

Non siamo ancora a conoscenza del testo definitivo della legge che, presumibilmente, prevederà una semplice istanza da parte di un privato, magari con un'autocertificazione, per ottenere l'autorizzazione a detenere manufatti archeologici acquisiti in maniera illecita.

Tuttavia, con l'auspicio che il Governo italiano ponderi bene gli eventuali vantaggi e svantaggi del disegno di legge Urbani-Castelli, si tenterà di esporre alcune considerazioni in merito all'inutilità ed al pericolo di questo disegno di legge:

     

  1. La possibilità di detenere un manufatto archeologico da parte di privati è già contemplato all'art. 89 del T.U. dei Beni Culturali, secondo il quale chiunque scopra fortuitamente beni mobili o immobili ha diritto ad un premio di rinvenimento o ad una parte degli oggetti ritrovati. Pertanto, il condono premierebbe in maniera iniqua ed immorale ladri e ricettatori, ai quali verrebbe concesso, ope legis, di mantenere il bottino sottratto allo Stato (e quindi a tutti i cittadini italiani). Inoltre è indice di una mentalità gretta ed opportunista ipotizzare la possibilità di rimpinguare le casse dello Stato attraverso la remissione di un reato.
  2. Prima che il disegno di legge entri in vigore trascorreranno diversi mesi durante i quali anche i cittadini più morigerati potrebbero decidere di acquistare o di andare alla ricerca di reperti archeologici per poi fare istanza di condono al momento opportuno. In questo modo si aprirebbe una lunga stagione della "caccia alle antichità" terrestre e subacquea.
  3. Il fenomeno delle archeomafie è saldamente radicato all’interno delle realtà nazionali proprio perché gli introiti annuali, derivanti dal commercio illecito d’arte, sono inferiori solo a quelli prodotti dalla droga. Pertanto, l'anagrafe dei beni culturali non fermerà l'attività dei cercatori clandestini e dei trafficanti d'arte, che continueranno ad esportare beni culturali all'estero anche grazie all'assenza di barriere doganali e di leggi inadeguate.
  4. Fatta eccezione per pochi e particolarissimi oggetti, che potrebbero essere confiscati dallo Stato e che per questo non saranno mai denunciati, la ricerca scientifica godrà di limitati benefici, poiché difficilmente i possessori saranno in grado di indicare topograficamente il luogo di provenienza dei reperti.
  5. Lo Stato dovrebbe impegnarsi, a livello sociale ed educativo, allo sviluppo di una cultura della legalità e del rispetto del patrimonio storico-artistico. Quindi, un ennesimo condono a favore di ladri e ricettatori potrebbe ridurre la già precaria fiducia dei cittadini verso le Istituzioni e la Giustizia, oltre ad avere un effetto antieducativo.
  6. Considerando che i rischi per ladri, trafficanti e ricettatori di beni culturali sono estremamente limitati grazie a leggi di libera interpretazione, sarebbe fondamentale, a livello deterrente, inasprire le sanzioni penali ed amministrative non solo per i ladri e per i trafficanti d’arte, ma anche per quanti non rispettino i controlli sulla provenienza legale dei beni culturali e per i detentori di manufatti archeologici di illecita provenienza.
  7.  Il mercato del falso d'arte, notoriamente collegato alla criminalità organizzata, godrà di non pochi benefici, grazie alla produzione ed alla commercializzazione di opere contraffatte a cittadini sprovveduti che, prima della sanatoria, andranno alla ricerca di manufatti archeologici da far condonare.
  8. Per facilitare il rientro in patria di oggetti illecitamente esportati sarebbe più vantaggioso stipulare accordi multilaterali ed attuare una strategia preventiva, con attività di cooperazione sovranazionali, per combattere l’illecita importazione o esportazione dei beni culturali. 
Per adesioni: tel. 0815922443 - 3387011247 email: osservatoriobc@tin.it

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Adesioni (al 30 aprile 2003)
  1. Prof. Luigi Serra, Preside Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  2. Prof. Piero Alfredo Gianfrotta, Preside Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università della Tuscia, Viterbo
  3. Prof. Antonio Pugliano, Preside Facoltà Scienze Ambientali, Università Parthenope, Napoli
  4. Prof. Giovanni Cerri, Preside Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Napoli - L'Orientale
  5. Prof. Carmine Ampolo, Preside della Classe di Lettere, Scuola Normale Superiore, Pisa
  6. Prof. Ivana Greco, Preside della Facoltà di Agraria dell'Università degli studi della Basilicata
  7. Prof. Bruno D'Agostino, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  8. Prof.ssa Annamaria Di Tolla, Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  9. Prof. Dr.-Ing. Dieter Mertens, Istituto Archeologico Germanico, Roma
  10. Prof. Alfio Cortonesi, Coord. Corso Laurea in Beni Storico-Artistici, Facoltà di Conservazione Beni Culturali - Università della Tuscia
  11. Prof. Vincenzo Strika, Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  12. Prof.ssa Luisa Zanoncelli, Presidente del corso di laurea unificato DAMS e Lauree specialistiche in Musicologia e Discipline del Cinema, Università degli Studi di Udine
  13. Dott.ssa Elisabetta Borgna, Università degli Studi di Udine
  14. Prof. Lorenzo Quilici,  Dipartimento di Archeologia Università degli Studi di Bologna
  15. Prof. Paolo Biagi, Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Vicino Oriente, Sezione Archeologica, Università degli Studi di Venezia
  16. Prof.ssa Paola Càssola Guida, Università degli Studi di Udine
  17. Prof. Filippo Càssola, Università di Trieste; accademico dei Lincei
  18. Prof.ssa Ayse Saracgil, Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  19. Prof.ssa Ersilia Francesca, Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  20. Prof. Giuseppe Camodeca, Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  21. Prof. Fancesco De Sio Lazzari, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  22. Prof. Giancarlo Rinaldi, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  23. Prof. Amedeo Di Maio,  Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  24. Prof.ssa Stefania Mason, Università di Udine, Direttore Scuola di specializzazione in Storia dell'Arte
  25. Prof.ssa Simonetta Minguzzi,  Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Udine
  26. Prof.ssa Alessandra Molinari, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filofia - sede di Arezzo
  27. Dr. Daniele Morandi Bonacossi, Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali - Università degli Studi di Udine
  28. Prof. Giovanni La Guardia, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  29. Prof. Michele Bacci, Università di Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti
  30. Prof. Francesco Giordano, Facoltà Scienze Ambientali, Università Parthenope, Napoli
  31. Prof. Luigi Marino, Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Firenze
  32. Dott.ssa Mirella Marini Calvani, già Soprintendente per l'Archeologia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
  33. Dott. Manuele Borelli, Università degli Studi di Firenze
  34. Prof. Sergio Pratali Maffei, Facoltà di Architettura, Università di Trieste
  35. Prof.ssa Paola Dessì , Università degli Studi di Udine
  36. Prof.ssa Maria Grazia Sandri, Facoltà di Architettura Leonardo, Politecnico di Milano
  37. Prof. Italo Sciuto , Università degli Studi di Verona
  38. Prof. Tullio Spagnuolo Vigorita, Facoltà Giurisprudenza Università Federico II
  39. Prof.ssa Francesca Reduzzi, Facoltà Giurisprudenza Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  40. Prof.ssa Raffaella Pierobon, Facoltà di Lettere Università "Federico II", Napoli
  41. Prof. Almerigo Murli, Università degli Studi di Napoli "Federico II
  42. Prof. Giovanni Leonardi, Università degli Studi di Padova
  43. Sen. Tommaso Sodano, Napoli
  44. Dott. Carmine Sbordone, Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  45. Prof.ssa Immacolata Ortosecco, Dipartimento di Scienze Fisiche Università Federico II, Napoli
  46. Dott. Giorgio Ferrara, Università degli Studi di Napoli "Federico II
  47. Dott.ssa Mariantonietta Pedana, Università Federico II, Napoli
  48. Prof. Gianfranco Purpura, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Palermo
  49. Prof. Umberto Pappalardo, Facoltà Conservazione Beni Culturali, Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa
  50. Prof. Claudio Costantini, Università di Modena
  51. Dott.ssa Tiziana Bozzoli, Università degli Studi di Pisa
  52. Prof. Carlo Beltrame, Facoltà di Lettere, Università di Venezia Ca' Foscari
  53. Prof. Valentino Pace,  Dipartimento di Storia e Tutela BB.CC Università di Udine
  54. Dott. Piero Pruneti, Archeologia Viva
  55. Dott. Pino Perla, Archeologia Viva
  56. Prof. Massimo Carcione, Facoltà Scienze Politiche, Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro
  57. Prof. Saverio Lomartire, Facoltà di Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"
  58. Dr.ssa Antonella Ghignoli, Dipartimento di Storia e Culture del Testo e del Documento, Università della Tuscia, Viterbo
  59. Prof.ssa Maria Fenelli, (Università di Roma La Sapienza
  60. Dott.ssa Gabriella Ottone, Facoltà Lettere Università Roma "Tor Vergata"
  61. Prof. Antonio Parisella, Dipartimento di studi politici e sociali, Università di Parma
  62. Prof.ssa Donata Levi, Università degli Studi di Udine
  63. Prof. Attilio Bartoli Langeli, Dipartimento di Storia, Università degli Studi di Padova
  64. Prof. Adriano Birolo, Università degli Studi di Padova
  65. Prof.ssa Fara Nasti, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Cassino
  66. Dott.ssa Silvia Colucci, Università degli Studi di Siena
  67. Prof. Sergio Baldi, Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  68. Dott. Umberto Oreste, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli
  69. Prof. Gino Roncaglia, Istituto di Scienze Umane, Università della Tuscia, Viterbo
  70. Dott.ssa Geraldine Leardi, Dipartimento di Studi per la Conoscenza e la Valorizzazione dei Beni Storici e Artistici , Facoltà di Beni Culturali, Università Viterbo
  71. Prof. Carlo Blasi, Università degli Studi di di Parma
  72. Prof. Antonio Enrico Felle, Dipartimento di Studi classici e cristiani , Facoltà di Lettere e Filosofia - Università degli Studi di Bari
  73. Prof.ssa Anna Maria Sestieri, Presidente dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
  74. Dott. Alberto Cazzella, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
  75. Dott.ssa Daniela Cocchi, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
  76. Dott.ssa Alessandra Manfredini, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
  77. Dott. Fabio Martini, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
  78. Dott.ssa Cristina Menegazzi, International Council of Museums (ICOM)
  79. Prof. Giuliano Bellezza, Facoltà Conservazione BBCC - Università della Tuscia , Viterbo
  80. Prof.ssa Simona Rinaldi, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università della Tuscia, Viterbo
  81. Roberto Bartalini,  Professore Associato di Storia dell'arte medievale , Università degli Studi di Siena
  82. Prof. Massimiliano David, Facoltà di Conservazione dei BBCC, Universita' degli Studi di Bologna - Alma Mater Studiorum 
  83. Dr.Gaetano Palumbo, Archaeological Conservation Africa, Europe, the Middle East and Central Asia World Monuments Fund
  84. Prof.ssa Elena Bertoncini, Università degli Studi di Pisa
  85. Prof.ssa Marcella Frangipane, Università di Roma La Sapienza
  86. Prof. Paolo Fancelli, Facoltà di Architettura Università di Roma "La Sapienza"
  87. Dott. Lanfranco Donatone, Italia Nostra, sez. Napoli
  88. Prof.ssa Mariamaddalena Negro Ponzi, Facoltà di Lettere, Università degli Studi di Torino
  89. Prof. Giovanni Curatola, Facoltà di Lettere e Filosofia. Università degli Studi di Udine
  90. Prof.ssa Letizia Gianformaggio, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Ferrara
  91. Prof. Mario Spedicato, Università degli Studi di Lecce
  92. Prof. Antonia Rallo, Facoltà di Lettere e Filosofia - Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
  93. Prof.ssa Mariavittoria Antico Gallina,Università Cattolica del Sacro Cuore
  94. Prof. Antonio Guerreschi, Dipartimento delle Risorse Naturali e Culturali, Università di Ferrara
  95. Prof. Celestino Colucci, Università degli Studi di Pavia
  96. Prof.ssa Silvia Isella, Università degli Studi di Pavia
  97. Prof.ssa Renata Grifoni Cremonesi, Università degli Studi di Pisa
  98. Prof.ssa Cinzia Grassi, Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  99. Prof. Salvatore Alessandrì, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Lecce
  100. Prof.ssa Donata Vicioni, Università degli Studi di Pavia
  101. Prof.ssa Simonetta Ponchia, Dipartimento di Discipline Storiche, Artistiche e Geografiche - Università di Verona
  102. Prof. Giorgio Chittolini, Università degli Studi di Milano
  103. Prof. Alberto Cazzella, Università degli Studi di Roma
  104. Ing. Dott. Fortunato Migliardini, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli
  105. Dr. Ahmed Habous, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
  106. Dott. Pasquale Palumbo, Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
  107. Dott. Mahmoud Salem Elsheikh, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Firenze
  108. Luisa Zappella, Roma, sociologa
  109. Dott.ssa Benedetta Panciroli, archeologa, Roma
  110. Manuela Mencherini, Roma
  111. Prof. Fulvio Scaparro, Milano
  112. Giovanna Ragionieri, Firenze
  113. Marco Sassetti, Associazione restauratori archivi & biblioteche
  114. Dott.ssa Olimpia de Simone, Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
  115. Dott.ssa Elena Mazzotta Epifani, Università degli Studi di Napoli
  116. Arch. Concetta Suarato, Castellammare di Stabia
  117. Dott.ssa Paola Sacco, Napoli
  118. Dott.ssa Annalisa Zarattini (Roma)
  119. Ing. Giovanni Capasso, Napoli
  120. Ing. Massimino Raffaele, Napoli
  121. Patrizia Monaci, Università degli Studi di NapoliL'Orientale, Napoli
  122. Emilia Lanaro, Università degli Studi di Napoli l'Orientale, Napoli
  123. Dott. Benedetto Di Fazio, S.Agata Militello (Messina)
  124. Teresa Di Perna, Napoli
  125. Dott.ssa Adriana Carella
  126. Dott. Calogero Elio Ventimiglia, Napoli
  127. Dott. Fabiana Raffaele, Napoli
  128. Valeria Salaris , Genova
  129. Bernardina Sani
  130. Dott. Renato Triunfo, Napoli
  131. Dott.ssa Gemma Teresa Colesanti, Napoli
  132. Prof.ssa Mariarosaria Ruggiero, Napoli
  133. Romolo Sticchi, Napoli
  134. Prof. Luigi Ruggiero, Ercolano
  135. Emma Corbetti, Napoli
  136. Avv. Marco Oriani, Napoli
  137. Avv. Clara D'Amora, Napoli
  138. Avv. Mario Bizzarri , Firenze
  139. Avv. Arabella Maniscalco, Napoli
  140. Attilio Favaro, insegnante, Cittadella, Padova
  141. Mariarosaria Palumbo, Napoli
  142. Dott. Alessandro Pirani, Ferrara
  143. Dott. Antonio Ferrara, Castellammare di Stabia
  144. Dott.ssa Nunzia Massa, Napoli
  145. Dott. Ugo Di Furia, Napoli
  146. Dott.ssa Maria Rispoli, Consiglio Nazionale delle Ricerche
  147. Anna Arvonio, Napoli
  148. Angela Falco, Napoli
  149. Prof. Guido Cangemi, Casoria
  150. Dott. Mauro Maniscalco, Napoli
  151. Nicola Severino, Napoli
  152. Fabrizio Murli,  Istituto Matematica, Università Parthenope, Napoli
  153. Carmine Corbo, Istituto Fisica e Applicazioni, Università Parthenope, Napoli
  154. Gennaro Testa Istituto Fisica e Applicazioni, Università Parthenope, Napoli
  155. Francesco Peluso, Istituto Fisica e Applicazioni, Università Parthenope, Napoli
  156. Gianni Nicotra, Istituto Fisica e Applicazioni, Università Parthenope, Napoli
  157. Dott.ssa Gaia Mattei,Università degli Studi di Napoli Pararthenope
  158. Pietro Rossi,Università degli Studi di Napoli Parthenope
  159. Dott.ssa Elvira Marrone, Università degli Studi di Napoli Parthenope
  160. Dott.ssa Laura Giordano, Giugliano (NA)
  161. Raffele Giordano, Giugliano (Na)
  162. Dott.ssa Maristella Giordano, Dipartimento di Scienze, Università Federico II, Napoli
  163. Dott.ssa Valeria Testa, Casoria
  164. Dott.ssa Paola Testa, Casoria
  165. Antonella Balbi, Ercolano
  166. Massimo Tarantini, Napoli
  167. Pia Avagnano, Napoli
  168. Ilaria Caburlotto, Napoli
  169. Lorenzo Corcione, S. Anastasia, Napoli
  170. Cristiano Corcione, S. Anastasia, Napoli
  171. Prof. Ugo Di Capua, Castellammare di Stabia
  172. Dott. Antonio Fimeroni, Napoli
  173. Prof. Ing. Vincenzo Coppola, Pompei
  174. Irene Berlingò
  175. Giuseppe Caldiero, Napoli
  176. Gennaro Cozzolino, Ercolano
  177. Mariano Capasso, Casoria
  178. Guido Rensi, Napoli
  179. Regina Claudia Chiodi
  180. Dott.ssa Frascarelli Raffaella, Roma (archeologo)
  181. Luca Fuscati, Castellammare di Stabia (insegnante)
  182. Piovesan Laura, studente, Treviso
  183. Dott. Alfredo Venturino, Napoli
  184. Mario Gatta, Napoli
  185. Carmen Covito, Napoli 
  186. Maria Chiara Giovenco, Napoli
  187. Prof.ssa Giuliana Ricigliano, Napoli
  188. Raffaella Stanziano, Napoli
  189. Fausto Tormen, Belluno
  190. Prof.ssa Clorinda Ansanelli, Napoli
  191. Luca Santillo, Napoli
  192. Titty Castaldo, Napoli
  193. Francesca Mirandola, Bonferraro (VR)
  194. Luigi D'Errico, Napoli
  195. Gennaro Penna, Napoli
  196. Gianluca Cianci, Napoli
  197. Dott.ssa Daniela Castronuovo, Napoli

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