Pubblicazioni

 

Tra gli scopi dell'I.S.FO.R.M. vi è anche la promozione, la compartecipazione e/o la realizzazione di pubblicazioni di carattere scientifico o divulgativo e di atti di convegni.

 

Le pubblicazioni in materia di protezione dei beni culturali sino ad oggi patrocinate e promosse dall'I.S.FO.R.M. sono:

1. F. Maniscalco, Sarajevo. Itinerari artistici perduti, Napoli 1997.

2. F. Maniscalco, Frammenti di storia venduta. I tesori di Albania, Napoli 1998.

3. F. Maniscalco, Ius Praedae. La tutela dei Beni Culturali in guerra, Napoli 1999.

4. F. Maniscalco, Furti d'Autore. Il problema dei beni culturali mobili napoletani dal dopoguerra alla fine del XX secolo, Napoli 2000.

 

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F. Maniscalco, Sarajevo. Itinerari artistici perduti, Napoli 1997,

Alfredo Guida Editore,

pp.141, figg.94 b/n e colori, £ 35.000

 

È il risultato di una lucida ed attenta analisi dello stato di conservazione del patrimonio artistico di Sarajevo, dopo che il flagello bellico si è abbattuto su di essa, martoriandola per quattro lunghi anni. La ricerca ha preso in esame monumenti pubblici e privati, civili (Musei, Biblioteche, Edifici e Ponti Storici) e religiosi (Chiese, Sinagoghe, Moschee e Cimiteri Antichi), rappresentativi di tutte le etnie in lotta nella capitale bosniaca, un tempo raro esempio di delicato equilibrio razziale, culturale e religioso. Il punto di partenza è costituito dalla tematica della Salvaguardia dei Beni Culturali in tempo di guerra e dalla valutazione della reale efficacia della legislazione internazionale ad essa relativa. Scheda dopo scheda, l'autore conduce il lettore alla scoperta dei tesori artistici di una città poco nota all'Occidente e ad una riflessione sulla necessità di garanzie più efficaci, in caso di conflitti armati, per la difesa della memoria storica e culturale di un paese. Il libro, ampiamente corredato da immaginidei monumenti prima e dopo la guerra e di appendici di approfondimento, "fotografa", co professionalità, la ottusa determinazione della "pulizia etnica" e gli irreversibili danni che ha cagionato nelle più alte espressioni del genere umano.


F. Maniscalco, Frammenti di storia venduta. I tesori di Albania, Napoli 1998,

Massa Editore,

pp.114, figg.87 b/n e colori, 2 tavv. a colori £ 35.000

 

Durante la missione italiana di pace in Albania, per la prima volta un esercito ha realizzato il monitoraggio dei beni culturali di una nazione in guerra, attuando la Convenzione de l'Aja del 1954.

In seguito a tale esperienza l'autore ha realizzato un volume in cui descrive il rischioso viaggio, durante la guerra civile, attraverso la cultura e i centri artistici albanesi alla ricerca i notizie e dati utili per salvaguardare i beni culturali mobili ed immobili di questa sfortunata nazione. Il volume contiene anhe un catalogo di beni trafugati nel corso della recente crisi ed un capitolo dedicato alla legislazione internazionale sulla protezione dei beni clturali in periodo di guerra.


F. Maniscalco, Ius Praedae. La tutela dei Beni Culturali in guerra,

Napoli 1999, Massa Editore,

pp.135, figg.76 b/n e colori, 1 tavola a colori, £ 50.000

 

Questo volume individua ed esamina le principali carenze del diritto internazionale sui Bani Culturali in situazioni di conflitto armato.

L'analisi è condotta soprattutto in relazione alle recenti esperienze fatte dall'autore in Bosnia ed in Albania, evidenziando come i danni provocati da un evento bellico al patrimonio culturale possano rivelarsi irreversibili.

Per questo occorre un serio impegno di tutela da attuare, a scopo preventivo, fin dal tempo di pace. Infatti, la spoliazione sistematica delle opere d'arte ha caratterizzato ogni guerra -dall'antico ius praedae ai giorni nostri- costituendo la distruzione di quella memoria storica che travalica ogni confine territoriale perché appartiene all'intera umanità.


F. Maniscalco, Furti d'Autore. Il problema dei beni culturali mobili napoletani dal dopoguerra alla fine del XX secolo.

Napoli 2000, Massa Editore,

pp.200, figg.120 b/n, 6 tavole, 8 grafici, £ 40.000

 

Il problema dei furti d'arte è da sempre una piaga e, oltre alla spoliazione periodica di opere poco note da collezioni pubbliche o private, talvolta si verificano rapine sensazionali che lasciano stupefatta l'opinione pubblica.

In Italia, purtroppo, Napoli è tra le città più martoriate dagli illeciti d'arte che, soprattutto a partire dagli anni '70, si sono particolarmente diffusi, a causa di committenti nazionali o stranieri e dell'evoluzione della criminalità organizzata.

Questo volume, patrocinato e realizzato in collaborazione al Comando Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri e dell'Istituto per lo Sviluppo, la Formazione e la Ricerca nel Mediterraneo, è certamente l'unico nel suo genere e sintetizza la lunga ricerca del suo autore nelle Emeroteche, negli archivi del Comando Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri, dell'Ufficio Furti della Soprintendenza ai Beni Storico-Artistici e della Soprintendenza alle Antichità di Napoli, e sul campo.

"Furti d'Autore", può essere considerato una vera e propria banca dati completa ed organica -ripartita secondo i quartieri, gli edifici depredati e le cronologie dei furti- in cui viene fatta un'analisi scientifica e puntuale sulle problematiche dei beni culturali partenopei e non ed in cui si propone un nuovo tipo di ricerca e di intervento da realizzare per prevenire i furti d'arte in qualsiasi città.

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