La storia

 

 

Il gruppo si è riunito per la prima volta nell'estate del 2001 anche se in una formazione differente rispetto all'attuale, iniziando a lavorare su di un demo di 6 brani che rappresentano i primi composti da Luca, registrato e pubblicato in proprio per una ristretta cerchia di amici, lavoro che se all'epoca ci sembrava “interessante” ad ascoltarlo oggi ci sembra, più che altro, “delirante”. Ma nell'incoscienza ci siamo buttati avanti…

Durante l'anno il lavoro è stato di affiatamento e di riarrangiamento dei brani a partire dalla versione proposta da Luca fino a far loro assumere una dimensione musicale più consona, all'epoca ricordiamo la presenza al piano di Alessandro Trentadue, estroso ed istrionico, capace di rileggere e rivoluzionare i pezzi ma narcisisticamente (nel senso buono) incapace di fare una introduzione uguale all'altra per lo stesso pezzo.

Ci siamo esibiti per la prima volta nel maggio del 2002 nel contesto di una festa pro-Brasile – la fiducia dei nostri amici è sempre stata tanta – e nella tarda estate nell'occasione di una festa di quartiere. Entrambe le volteci siamo presentati senza l'accompagnamento della batteria con Lorenzo alla 12 corde, la Daniela (grazie Dani!) alla 6 corde, Alessandro al piano e Luca (ahinoi) alle corde vocali.

Per un po' ci siamo divertiti e si è aggiunto Beppe Restano ad aumentare (e non di poco) il livello tecnico della chitarra. I mesi passavano ed eravamo senza un vero bassista – Lorenzo lo ha suonato da adolescente ma non lo possiamo definire come tale… - senza batterista e con la convocazione a RockTargatoItalia… (Fine 2002/Inizio 2003)

Poco prima dell'esibizione Beppe e Alessandro hanno dato forfait, forse per vergogna, più probabilmente per seguire altri progetti, una settimana prima della data fissata dall'organizzazione abbiamo trovato in Emanuele Vecchione e Mattia Dall'Asta (amici di lunga data) quella sufficiente incoscienza che li ha portati sul palco insieme a noi. Ci siamo esibiti facendoci notare – stando anche a quanto scritto da Mara Varoli per la Gazzetta di Parma – per l'originalità stilistica della proposta cantautorale, considerata decisamente in controtendenza rispetto al panorama attuale delle proposte musicali giovanili. In altre parole non c'entravamo un … , da li a poco ci saremmo resi conto che siamo gli unici che si presentano con degli strumenti acustici sul palco .

Dopo poco, si è seduto sullo sgabello del pianista, Emanuel “E' Incredibile” Tagliaferri, diplomato al conservatorio e che, quindi, ha dato consistenza dal punto di vista tecnico e teorico alla formazione.

Nel mese di maggio abbiamo trovato l'occasione di esibirsi nel contesto di un paio di locali (ad es. Trattoria Al Mulino di Torrechiara -PR-) particolarmente sensibili nei confronti di chi vuole e cerca di portare avanti una proposta musicale differente dalla realtà delle cover band. Verso l'ora di pranzo di una calda mattinata di inizio estate i crampi della fame e la fretta di trovare un nome con il quale presentarci ci hanno battezzati come “Osteria del Perché”.

Mattia, attratto da altri generi musicali, ci ha lasciato all'inizio dell'estate nei giorni delle esibizioni per i concorsi “Rock No Limits II” a Sorbolo e “Radiazioni Acustiche” a Correggio (se leggete e siete musicisti, evitatelo), e proprio nei giorni in cui si è aggiunto Michele Finardi con la sua chitarra classica. Per la stagione calda il Calestani ha nuovamente rispolverato il vecchio amore adolescenziale per il basso e riabbracciato le 4 corde.

Abbiamo sudato sul palco di diversi concorsi della zona di Parma, Piacenza e Reggio (Correggio, Fontanellato, Fiorenzuola) alla ricerca di vetrine e rassegne nell'ambito delle quali trovare la possibilità di presentare il nostro lavoro artistico. Una particolare citazione va per l'iscrizione al concorso “Voci dell'Altro Mondo” organizzato nel contesto della Festa Multiculturale organizzata dall'Associazione Forum Solidarietà di Parma nel quale siamo stati segnalati per l'originalità dei testi e della proposta. Il 15 di agosto abbiamo chiuso con un nostro concerto la rassegna culturale “Il Grande Fiume” organizzata dai comuni di Torricella di Sissa e Mantova, abbiamo avuto alla fine anche i fuochi d'artificio…

Da settembre ha iniziato a suonare con noi Alessandro DiPasquale, studente di tecnologie alimentari, che riscalda i toni delle nostre canzoncine e gorgheggia in controcanti e assoli per mezzo del suo sax soprano.

Restava il problema del basso, dopo lunghe ricerche e tentativi falliti abbiamo trovato il nostro uomo: quando si è presentato in sala prove abbaiando abbiamo capito che era l'uomo per noi: Patrizio “il Cagnone” Giancaterini.

Che dire, come al solito siamo gli unici che non hanno chitarre elettriche e distorsori e, in generale, con tutti gli altri gruppi con cui condividiamo i concorsi c'entriamo pochino. Io credo che una cosa buona sia che dalla porta dell'Osteria sono entrate persone che hanno delle provenienze diverse: Luca ha lo stesso difetto al timpano di Nanni Moretti: ascolta solo musica italiana, io sono cresciuto a pane, R.E.M., Springsteen e Dave Matthews, il Mana a jazz e Police e U2, Emanuel e Alessandro nutriti dal conservatorio e dai classici, Michelino ha anche lui il gusto della musica classica mediato da quella cantautorale… quando funzionano le differenze sono veramente un valore aggiunto notevole…

E oggi? Luca va a lezione di canto e questo è bene, e poi? Poi abbiamo passato il primo round di EmergenzaRock e vinto la nostra serata (sul filo di lana) al Fuori Base (per inciso Emanuel aveva gli occhi lucidi per aver suonato proprio nella stessa posizione in cui c'era stato Cammariere…) e poi abbiamo altri concorsi, un demo registrato, qualche serata da fare, amici che non sopportano più le nostre e-mail, amici che non sono mai venuti ed altri che vengono sempre (grazie Marco!), abbiamo ancora tanto lavoro da fare, note da suonare, pezzi da arrangiare e da scrivere… c'è un futuro che ci aspetta come psicologi, giornalisti, veterinari, educatori e quello che siamo ma anche, si spera, di serate sotto la luce dei riflettori a cercare di capire se quello che facciamo è in grado di emozionare.

Per le novità seguite l'Errata Corrige

Umilmente vostri,

Osteria del Perché