Ottiolu.net - La Storia della Baronia di Posada (1431-1869)

      La Storia della Baronia di Posada
 

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di Posada

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 Storia della Baronia di Posada > Dai Giudicati alla Corona di Aragona > 3

 

I Pisani tenevano in grande considerazione l'ipotesi di una loro completa conquista della Sardegna e l'acquisizione delle sedi episcopali e dei centri monastici poteva risultare oltremodo vantaggiosa per questo scopo. Il papa Innocenzo II, nel 1138, rilascio' una bolla con la quale le sedi vescovili di Phausania e Galtelli' vennero associate all'Arcidiocesi di Pisa. Presto i monaci vittorini avrebbero perso anche la corte di Santo Stefano di Posada.

Scudo della Repubblica Marinara di Pisa - clicca per una nota storica 

Nel Duecento, peo', anche i Genovesi cominciarono ad esprimere concretamente il loro progressivo interesse verso i possedimenti sardi e se ne sviluppo' una tacita competizione coi Pisani; il Giudicato di Gallura, il piu' "vicino" al Continente e gia' ben infiltrato dai toscani, fu pertanto oggetto di intrighi e matrimoni combinati, come quello fra Lamberto Visconti ed Elena di Gallura.
Ma i Pisani, che in realta' erano in guerra aperta con Genova, esercitavano comunque influenza su tutti e quattro i Giudicati.

 

Va detto che vi fu molto movimento diplomatico ed anche qualche battaglia, ma  in zona di Posada non accadde alcunche' di rilevante. 
Nel 1257, dopo la vittoria nello scontro di S. Igia con il Giudicato Cagliaritano (che voleva allearsi con Genova), il Giudice Giovanni, dei Visconti di Gallura ebbe la parte orientale del Giudicato di Cagliari, ottenendo quindi il potere su tutta la costa sarda tirrenica.
Il resto del Giudicato viene spartito fra i Capraia, regnanti in Arborea, ed i Gherardeschi di Pisa. 
Nel 1275 una carta nautica pisana, registro' per la prima volta il Castello di Posada, proprio con il nome di Castello della Fava, separato dal centro abitato che doveva essere, a giudicare dalle confuse grafiche, in zona di Santa Caterina.

Nino Visconti e Dante Alighieri in una miniatura dell'epoca 

Nel 1284, dopo la battaglia della Meloria (fuori Livorno) con la quale Genova aveva distrutto la flotta di Pisa, il Giudicato di Torres fu conquistato dai Genovesi, e vi si insediarono le famiglie Doria e Malaspina, destinate a permanervi per poco meno di quarant'anni.

 

Tutto quindi andava bene a Posada, per modo di dire, sino a quando nel 1288 Nino Visconti, Giudice di Gallura ed amico di Dante Alighieri, fu detronizzato ed arrestato dai Pisani stessi, nel corso di una rivolta cittadina capeggiata dall'arcivescovo Ruggero degli Ubaldini. I vincitori (che dopo pochi mesi si sarebbero fatti conquistare dall'urbinate Guido da Montefeltro) unificarono questi territori con quelli del Giudicato cagliaritano, che avevano gia' acquisito 30 anni prima ma che erano amministrati separatamente.

Il conte Ugolino  nella torre con i figli (su Art On Line)
Füssli
Il conte Ugolino nella torre con i figli
1806,
Zurigo, Kunsthaus.

 

Nino Visconti era in realta' proprio quel celeberrimo Conte Ugolino Donoratico, capitano guelfo di Pisa, che si ebbe un'ampia citazione nell'VIII canto del Purgatorio da parte del suo amico Poeta, il quale non ne dimentico' la successiva tragedia (e' colui che fu costretto a mangiare i propri figli, con lui prigionieri), ma allora non era ancora famoso.

8. 52 Ver' me si fece, e io ver' lui mi fei:
8. 53 giudice Nin gentil, quanto mi piacque
8. 54 quando ti vidi non esser tra ' rei!
 

Nel 1294, dopo che i Pisani avevano ripreso al Montefeltro la loro citta', il Castello della Fava fu estorto a Lotto Donoratico, di cui i toscani avevano preso prigioniero (vero e proprio ostaggio di un sequestro di persona) il fratello Guelfo presso Villa di Chiesa (Iglesias). 
Posada diventava l'ultima colonia pisana.

 

L'azione dei Pisani ebbe pero' delle inaspettate ripercussioni romane.

 

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