Appello per la Cecenia

 

PACE SUBITO IN CECENIA

SOLIDARIETA’ CON I PROFUGHI E LE VITTIME DELLA GUERRA

 

In Cecenia l’azione delle truppe russe che sta distruggendo la città di Grozny (che potrebbe cadere ad ore), devastando decine di villaggi e causando centinaia di migliaia di profughi continua incessantemente, senza che la comunità internazionale abbia la volontà di impedire il massacro, la sofferenza delle popolazioni civili, le violazioni dei diritti umani e di sostenere una soluzione negoziale del conflitto in corso.

Assistiamo da mesi a brutalità e violenze sulla popolazione innocente con la responsabilità di un governo russo il cui premier -V.Putin- ha più volte impunemente giustificato la sua condotta in nome dell’intangibilità della sovranità senza incontrare significative resistenze ed opposizioni nel seno della comunità internazionale. Questa, che solo pochi mesi fa ha fatto una guerra "in nome dei diritti umani", assiste inerte alla violenza sulle popolazioni della Cecenia, che è largamente analoga a quella perpetrata in Kosovo. Per noi non ci sono "due pesi e due misure" e non va legittimata una pratica dei diritti umani "a geometria variabile": dobbiamo difendere e affermare i diritti della popolazione cecena alla stessa stregua di quella di altri popoli. E’ questo, quello che chiediamo di fare anche ai nostri governi.

La guerra in Cecenia è sostanzialmente considerata un "affare interno" della Russia: è questa nei fatti l’opinione dei dirigenti della Nato e dei paesi europei ed occidentali. Non è un caso che fino ad oggi, nessuna seria misura -politica, diplomatica, commerciale- sia stata presa verso il governo russo. E, purtroppo, le Nazioni Unite anche in questo caso evidenziano la carenza di iniziativa e di poteri necessari per imporre una soluzione positiva a questo conflitto.

Noi -che in questi anni siamo stati vicini alle popolazioni jugoslave, anche con il volontariato e la solidarietà per soccorrere le vittime delle guerre dei Balcani- ci impegniamo a continuare in questi giorni un’iniziativa politica e umanitaria a fianco della popolazione cecena, per rilanciare un’azione di pace che porti ad una soluzione giusta, equa e pacifica di questo conflitto.

Chiediamo altresì al nostro governo di impegnarsi con una più efficace azione politica per ottenere un immediato "cessate il fuoco", l’avvio di un negoziato supervisionato dall’OSCE e dall’ONU tra il governo russo e le autorità cecene legittimate dalle ultime libere elezioni, la possibilità per tutte le organizzazioni umanitarie internazionali di avere accesso nelle aree di conflitto per portare aiuto e soccorrere i profughi. In mancanza di ciò, chiediamo che il governo italiano, anche in modo autonomo, adotti significative misure diplomatiche e commerciali verso il governo russo con la condanna per il massacro in corso.

Chiediamo a tutti di sottoscrivere questo appello e di promuovere un’iniziativa popolare di informazione, di sensibilizzazione e di raccolta di aiuti per i profughi della Cecenia.

 

Primi firmatari:

Grazia Bellini (Co-Presidente Agesci), Tom Benetollo (Presidente Arci), Davide Berruti ( Coordinatore Nazionale Assopace), M. Luigi Bettazzi (Vescovo emerito di Ivrea), M. Diego Bona (Presidente Pax Christi), Tonio Dell’Olio (Segretario Pax Christi) P. Nicola Giandomenico (Sacro Convento di Assisi), Nuccio Iovene (Segretario Generale del Forum del Terzo Settore), Stefano Kovac (Direttore Esecutivo Ics), Flavio Lotti (Coordinatore Tavola per la pace), Giulio Marcon (Presidente ICS), Edo Patriarca (Co-Presidente Agesci), Nicola Porro ( Presidente Uisp), Antonio Raimondi (Presidente Vis), Ermete Realacci (Presidente Legambiente)

Per adesioni e informazioni: ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà tel 0685355081/2 fax 0685355083

e-mail: icsuffroma@tin.it