Il commercio di armamenti di produzione italiana all'estero nel 1999 sembra essere andato molto al di là delle aspettative. L'incremento che si registra rispetto al 98 è quasi del 40% con una vendita d'armi complessiva che ammonta a 1715 miliardi. Questo ed altri dati sono contenuti nella circolare che mercoledì 17 maggio è stata consegnata al parlamento dal governo. Ciò è dovuto in particolare ad una maxicommessa degli Emirati Arabi Uniti che avrebbero ordinato apparati elettronici aviotrasportatori per 1274 miliardi. Seguono via via una miriade di altri paesi con ordinazioni molto minori. La relazione sottolinea che non sono stati vendute armi a paesi in attuale stato di conflitto, ma in realtà sono molte le nazioni che potranno usufruire dei nostri "prodotti" per continuare le loro piccole ma sanguinose guerre. Ad esempio l'Algeria o l'India o la Cina, che solo apparentemente vivono in pace ma che in zone di confine o ai danni di altri paesi minori continuano indifferentemente e silenziosamente a guerreggiare.