Da RaiNews24 del 22 marzo 2001

Rio de Janeiro, 21 marzo
Come si temeva é incominciata nell'Oceano Atlantico la perdita di petrolio dalla piattaforma della Petrobras affondata ieri.
Di fronte alla minaccia di una catastrofe ecologica, la compagnia brasiliana annuncia di aver mobilitato operazioni di contenimento. Ma le organizzazioni ambientaliste sono pessimiste.

Era la più grande piattaforma del mondo
Sarebbero enormi le perdite inquinanti causate dall'affondamento in pieno Atlantico della "Petrobras 36", la più grande piattaforma petrolifera offshore al mondo, appartenente all'omonima compagnia brasiliana.

Un'enorme chiazza galleggiante
Secondo fonti societarie si sarebbero riversati in acqua tutto il greggio e la nafta stivati all'interno e alla base della struttura: complessivamente un milione e mezzo circa di litri, che sono in parte già risaliti in superficie creandovi una sottile ma vasta chiazza galleggiante.
"Abbiamo perso la piattaforma, si é inabissata. Senza dubbio le condizioni del mare hanno accelerato tale processo", é stato il laconico commento di Henri Philippe Reichstul, presidente della "Petrobras", dopo cinque giorni di vana lotta.

Si é inabissata in pochi minuti
Sono state una serie di esplosioni a decretare la fine del gigantesco impianto, provocando altresì la morte di una decina di persone. Alta ben quaranta piani, la piattaforma é affondata in pochi minuti. Ultima a sparire, la pista di atterraggio per elicotteri.

Costruita a Genova nel '95
Alta come un grattacielo di 40 piani, del peso di 60mila tonnellate, la P-36 era stata progettata e costruita in Italia dalla Fincantieri, e data poi in affitto alla Petrobras, alla quale l'affondamento é costato cento milioni di dollari al giorno.

Assicurata per 500 milioni di dollari
La piattaforma -che ha un valore di oltre 350 milioni di dollari ed é stata assicurata per 500 milioni di dollari- é affondata otto ore dopo che una brusca scossa ha inclinato maggiormente la struttura, tanto da costringere le navi circostanti ad allontanarsi per il pericolo di essere risucchiate dallo spostamento d'acqua che viene causato dall'affondamento di una struttura di questa grandezza.

Spirit of Columbus
Questo il nome dato alla piattaforma quando si trovava negli stabilimenti siciliani della Fincantieri, era in grado di lavorare su un fondale di 1.350 metri ed una capacità di produzione di 180 mila barili al giorno.
Stava estraendo dall'area chiamata Campo Basin una media di 80 mila barili di greggio e 1.3 milioni di metri cubi di gas al giorno, quando giovedì scorso tre esplosioni, causate probabilmente da una fuga di gas, hanno provocato la morte di dieci operai e la rottura di un pilastro portante.

Gli incidenti della Petrobras
Petrobras, un tempo considerata esempio di società ben gestita, nell'ultimo periodo é responsabile di numerosi incidenti.
Il più grave, nel gennaio di un anno fa, fu la rottura di un oleodotto che provocò la fuoriuscita di 1.300 tonnellate di crudo nella baia di Rio de Janeiro.