FARE CLIC QUI PER PRELEVARE L'INTERO DOCUMENTO IN FORMA COMPRESSA

[...]

6. Conclusioni

Il mondo del dopo guerra-fredda non è ancora un mondo libero da armi nucleari e ci sono elementi significativi che si oppongono alla eliminazione di queste armi di distruzioni di massa.

Il ruolo assegnato dalle grandi potenze alle armi nucleari appare ancora rilevante. Questo non solo non elimina il rischio di conflitto nucleare globale, ma ha anche un effetto significativo sui rischi di proliferazione. La presenza di larghi quantitativi di materiale fissile disponibile per armi nucleari e i problemi relativi al controllo di tale materiale, potrebbero in futuro facilitare la proliferazione nucleare o la costruzione di rudimentali armi nucleari da parte di organizzazioni criminali.

Anche se il progresso recente nel campo del disarmo nucleare è stato certamente epocale, i compiti della comunità internazionale sul fronte delle armi nucleari sono lungi dall'essere esauriti. La definizione di procedure e metodi per l'eliminazione definitiva del materiale fissile weapon-grade e del plutonio in particolare, risulta uno dei problemi da affrontare, ma certamente non l'unico. Tra gli altri problemi che abbiamo discusso c'è il problema del controllo e della contabilità del materiale fissile esistente, della riduzione ulteriore delle testate nucleari (oltre i limiti fissati dagli accordi di disarmo attuali), della riduzione di enfasi complessiva sul ruolo delle armi nucleari, della riduzione dei livelli di allerta. Si può aggiungere la questione del coinvolgimento delle potenze nucleari minori nei processi di disarmo.

Il rischio di proliferazione nucleare è un rischio complesso in cui si fondono aspetti politici generali, conflittualità locali, aspetti ideologici e la disponibilità concreta di materiale nucleare. Tutti questi aspetti saranno certamente all'ordine del giorno del dibattito internazionale nel prossimo futuro.

Paolo Cotta-Ramusino