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Perù. Protesta contro Fujimori: 6 morti. Le accuse di Toledo
Lima, 29 Luglio
Per le strade di Lima è esplosa violenta la protesta contro Alberto Fujimori
al primo giorno ufficiale del suo terzo contestatissimo mandato, e 6 persone
sono morte nell'incendio appiccato alla Banca Nazionale. Alejandro Toledo,
lo sconfitto candidato dell'opposizione, aveva promesso di rovinare la festa
a Fujimori con una "manifestazione pacifica", ma la rabbia della folla si è
trasformata in una vera e propria rivolta con edifici dati alle fiamme.
Negli scontri, violenti, tra dimostranti e polizia (intervenuta con i gas
lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo, e idranti), un centinaio di persone
sono rimaste ferite e una decina di edifici sono stati incendiati. Il numero
degli arresti ha superato i 100. La marcia è il culmine di 3 giorni di
proteste. Con oltre 40mila persone arrivate da tutto il paese per urlare la
loro rabbia contro quello che considerano un dittatore.

Fujimori ha modificato la costituzione per candidarsi una terza volta alle
elezioni e viene accusato di aver conquistato il ballottaggio con lo
sfidante Toledo solo grazie a brogli. Mentre dilaga la protesta il
presidente, 62 anni appena compiuti, ha firmato ufficialmente il suo terzo
mandato.

Le vittime erano tutti dipendenti del "Banco de la Nacion", un istituto di
credito statale la cui sede nella centralissima avenida Emancipacion era
stata data alle fiamme: due guardie giurate sono state trovate asfissiate
dal fumo, quattro impiegati carbonizzati al terzo piano.

Tensione, polemiche e altri disordini
Il capo della polizia peruviana, generale Fernando Dianderas, ha
«categoricamente smentito» che i suoi uomini abbiano fatto uso di armi da
fuoco ed escluso l'infiltrazione di agenti tra i dimostranti per incitare
alla violenza e poter giustificare una repressione molto dura.

Toledo, invece, imputa completamente alle autorità l'accaduto, compreso il
blocco di un'unita' dei vigili del fuoco intervenuta per estinguere il rogo
al Banco de la Nacion.
Disordini di minore entità si sono registrati anche ad Arequipa, la seconda
città del Paese, 750 chilometri a sud-est della capitale.