Rischio di leucemie infantili sotto le antenne 6
volte superiore alla norma
Inquinamento sacro
Slitta in autunno per un cavillo processuale il processo a Radio Vaticana. Il ministro
dellAmbiente si costituisce parte civile
Slitta al prossimo
autunno il processo per inquinamento elettromagnetico a carico di tre dirigenti di Radio
Vaticana. Non ha fatto in tempo ad aprirsi ieri mattina la prima, sudatissima, udienza al
tribunale di Roma, che già il giudice Andrea Calabria dichiarava nullo, per vizio di
notifica, il decreto dello scorso 27 novembre con cui la procura aveva citato a giudizio
padre Roberto Borgomeo, direttore generale dellemittente, padre Roberto Tucci,
presidente del comitato di gestione e Costantino Pacifici, vicedirettore tecnico. Salvati
in extremis da un cavillo giudiziario, quindi. Un cavillo che fa indignare molti, visto
che per la prima volta si era riusciti a portare davanti a un magistrato i gravissimi
danni allambiente e alle persone causati dalle cinquanta mega antenne della radio
sparse alla periferia di Roma. Non solo citofoni che trasmettono rosari, telefonate
interrotte dai notiziari radio, ma aumento vertiginoso delle leucemie infantili: i bimbi
della zona si ammalano di tumori al sangue sei volte di più dei coetanei romani, lo
dimostra un recente rapporto dellAgenzia della sanità pubblica del Lazio. I
responsabili dellemittente non ne vogliono sentir parlare e da sempre oppongono alle
accuse la pretesa incompetenza della autorità giudiziaria italiana a decidere in merito.
Il terreno fuori Roma su cui si ergono le antenne è territorio vaticano, sostengono,
invocando il principio di extraterritorialità. Argomentazione che lascia sgomento chi
sotto quelle antenne ci vive. Centinaia di persone tra Cesano, Santa Maria di Galeria e
Anguillara costrette alla minaccia del cancro da elettrosmog. Indignati e increduli alcuni
di loro ieri mattina in tribunale hanno gridato contro linammissibilità di cavilli
procedurale di fronte allenormità dei rischi. Eppure lopposizione del cavillo
ha funzionato: gli atti processuali sono stati trasmessi ai pm Gianfranco Amendola e
Stefano Pesci perché rifacciano le notifiche secondo le norme previste dal codice di
procedura penale italiano nel caso di un imputato residente in uno Stato estero. Le
prossime udienze sono state indicativamente fissate per il 25 settembre, 27 settembre e 23
ottobre. Intanto il ministro dellAmbiente Bordon annuncia che si costituirà parte
civile nel processo. «Lo faccio con riferimento al superamento per le radio frequenze in
base alle disposizioni vigenti e alle possibili conseguenze sulla salute umana e sullambiente
in generale», ha spiegato, sottolineando che è la prima volta che un ministro si
costituisce parte civile per inquinamento elettromagnetico. Non è la sola iniziativa
rilevante seguita alludienza di ieri. Il coordinamento dei comitati di Roma nord ha
presentato nel pomeriggio alla procura di Roma una denuncia per omicidio colposo nei
confronti di Radio Vaticana. Riferendosi ai dati epidemiologici sullaumento delle
leucemie infantili i comitati hanno inoltre sollecitato il commissario straordinario del
comune di Roma, Enzo Mosino, a sospendere la fornitura di energia elettrica allemittente
per «salvaguardare la salute pubblica». Indignato per il rinvio del processo anche Luigi
Nieri, capogruppo uscente in Campidoglio di Rifondazione comunista che da sempre si batte
contro le mega antenne. «I responsabili la spuntano e i cittadini rimangono sotto
inquinamento elettromagnetico - commenta -. Il Vaticano si rifugia dietro discutibili
interpretazioni di natura processuale per sfuggire alle proprie responsabilità». Non è
sola a spargere veleni invisibili nellaria, la potentissima emittente. A due
chilometri delle sue installazioni a Santa Rosa è da poco tempo spuntato un altro mostro,
un gigantesco radar della marina militare. Alla faccia del diritto alla salute dei
cittadini.
Angela Nocioni