dal "manifesto" del 29 aprile 2000
Kosovo, assalto contro i serbi di Mitrovica
Era in corso la visita degli ambasciatori delle
Nazioni unite. Case incendiate, 4 feriti. Grave tensione
T. D. F.
Gravi incidenti sono scoppiati ieri a Kosovska Mitrovica mentre in
questa città del Kosovo si trovava una delegazione di ambasciatori delle Nazioni Unite.
Un autobus carico di serbi che si recavano in chiesa è stato preso a sassate dagli
albanesi. Un portavoce Onu, Michael Kits, ha detto che molti vetri del pullman sono andati
in frantumi. Per il leader serbo, Oliver Invanovic, 4 persone sono rimaste ferite. E' il
secondo grave attacco contro la comunità serba della "Berlino del Kosovo" in
poche ore. Questa mattina è stato quasi completamente distrutto l'edificio della chiesa
ortodossa. Nikola Kabasic, leader serbo locale, si è detto sorpreso "da modi, tempi
e violenza degli attacchi". Successivamente, tre esplosioni sono state registrate a
Little Bosnia, quartiere nord di Kosovska Mitrovica dove abitano musulmani, albanesi e
serbi. Gli uomini della forza di pace per il Kosovo sono stati messi in stato di allerta
anche perché, per ritorsione cotro gli incendi e gli attacchi a molti serbi, una casa di
un albanese è stata data alle fiamme.
La tensione era già molto alta in città. Dal 10 aprile 23 serbi stanno facendo uno
sciopero della fame nelle locali prigioni, iperaffollate, dove sono incarcerati, senza
alcun capo d'imputazione, da 4 mesi. La protesta è scoppiata quando è stato rimesso in
libertà un albanese che aveva lanciato una granata in una manifestazione. Nell'area di
Mitrovica i serbi rimasti sono 16mila, il bantustan più numeroso del Kosovo.