Roma 02.10.2000
Associazione per la Pace


Mohamad Aldura 12 anni 30 secondi prima di morire, non tirava sassi, non
gridava.
Un pallottola israeliana ha stroncato la sua vita a sangue freddo.

30 morti e più di 700 feriti, questo è il tragico bilancio della
provocazione di Ariel Sharon, leader del partito della destra israeliana.
La visita di Sharon protetto da centinaia di soldati armati a "Harm Al
Sharif", il terzo luogo più sacro per i musulmani, è stato un palese atto
di provocazione. Non occorreva essere esperti per prevedere la resistenza e
la ribellione dei palestinesi. Non solo Sharon anche il Governo israeliano
sapeva, fin troppo bene, che tale atteggiamento avrebbe provocato la
reazione palestinese che avrebbe portato scontri con la polizia e con
l'esercito israeliano. Malgrado ciò nessuno ha tentato di fermare Sharon.

Quale è il  crudele piano israeliano che preme palesemente sulle emozioni
religiose palestinesi per creare tensione e disordini per poi soffocarli
attraverso l'impiego brutale e irragionevole delle forze armate? Quale è il
perverso ragionamento che spinge gli israeliani a riprendere azioni di pura
forza? Gli israeliani hanno calpestato, molte volte senza nessun motivo
plausibile, i diritti palestinesi per fantomatici motivi di sicurezza.
Perché questa volta non hanno impedito la perfida istigazione di Sharon?
Lasciamo le risposte agli israeliani e a chiunque abbia buon senso. Rimane
però, innegabilmente, la diretta responsabilità del Governo israeliano.
Neanche la facciata democratica del governo israeliano potrebbe questa
volta scaricare la colpa.Così, il Governo israeliano ha dato un'altro colpo
mortale al processo di pace già moribondo da anni. Il fallimento nella
conduzione dei trattati di pace e nella politica interna del Governo Barak
è ormai evidente.  Dopo questa ennesima prova di intransigenza israeliana e
l' indifferenza degli Stati Uniti riguardo alle legittime rivendicazioni
palestinesi si può concludere che l'unica via percorribile è la
dichiarazione della costituzione dello Stato indipendente palestinese.

Chiediamo al Governo Italiano,  al Parlamento Europeo e alle Nazioni Unite
di intervenire presso il Governo israeliano prima che gli scontri diventino
un conflitto armato.

Farshid Nourai

Associazione per la Pace

Gruppo Palestina