Da RaiNews24 del 18 gennaio 2001
Berlino, 17 Gennaio
"Preoccupazione", ma anche una malcelata irritazione. Costretto all'angolo da un
reportage della televisione pubblica Ard, il governo tedesco è costretto a modificare la
sua posizione all'interno della NATO sul caso 'uranio impoverito' e a porre agli USA un
interrogativo allarmante: è vero che i proiettili impiegati dall'Alleanza in Bosnia
contenevano pericolosi residui di plutonio?
Il ministro della Difesa tedesco Rudolf Scharping ha dichiarato oggi di aver espresso
"preoccupazione" e chiesto informazioni agli Stati Uniti sui sospetti avanzati
dalla tv. Parlando ai giornalisti prima di un'audizione in Parlamento, sulla cosiddetta
sindrome dei Balcani Scharping ha annunciato di aver chiesto agli Stati Uniti che
"tutte le informazioni disponibili da parte americana siano trasmesse" al
governo tedesco. Scharping ha aggiunto di non aver nascosto, ad un funzionario
dell'ambasciata Usa a Berlino, "le preoccupazioni che vengono suscitate dalla parola
plutonio".
Washington: pronti a collaborare
Il ministro ha assicurato che da parte americana gli è stato promesso accesso a tutte le
informazioni rilevanti sui rischi delle munizioni all'uranio impoverito per la salute. Ma
in un altro reportage che trasmetterà domani, la Tv tedesca dice di aver ottenuto
documenti del Pentagono dai quali risulterebbe che le munizioni all'uranio impoverito,
quali quelle usate dalla Nato nei Balcani, contengono tracce di plutonio.
Prudenza ONU
Nonostante le ripetute assicurazioni degli esperti NATO, il personale delle Nazioni Unite
impegnato in missioni in giro per il mondo ha ricevuto oggi la raccomandazione a stare
lontano dai residui degli armamenti che potrebbero contenere l'uranio impoverito.
Impegnandosi a vigilare sulla questione, l'ONU raccomanda al proprio personale di
sottoporsi ad esami medici qualora si presentassero sintomi sospetti.
In aula
Se in Germania nascono interrogativi preoccupanti sulle componenti dei proiettili
impiegati dalla NATO in Bosnia, in Italia la Commissione Difesa del Senato cerca di
saperne di più con un'indagine conoscitiva disposta dal suo presidente, Doriano Di
Benedetto. Chi era a conoscenza dell'utilizzazione di proiettili all'uranio impoverito in
Bosnia? E chi, pur sapendo, ha bloccato il flusso delle informazioni verso l'Italia nel
1995? A queste domande i parlamentari cercheranno di dare una risposta ascoltando, tra gli
altri, il presidente del Comitato militare della NATO, gli ex presidenti del Consiglio, il
presidente del comitato scientifico del Ministero della Difesa,i tre Capi di Stato
Maggiore, il comandante supremo delle Forze Alleate in Europa, il rppresentante permanente
dell'ONU in Italia, il Segretario generale della NATO, i mnistri della Difesa italiani ed
i comandanti delle forze armate impiegate in Bosnia.
18 gennaio
La TV alemana
denuncia que junto al uranio empobrecido había plutonio
La TV tedesca denuncia che assieme all'uranio impoverito c'era il plutonio
[ Abc.es ] In una
inchiesta realizzata lo scorso mese di dicembre dalla televisione tedesca ARD che sarà
trasmessa oggi nel programma 'Monitor', si rivela che il Pentagono sapeva che all'interno
delle munizioni all'uranio impoverito utilizzate dalla Nato erano presenti anche resti di
plutonio, un metallo le cui radiazioni hanno un potenziale radoattivo un milione di volte
più alto rispetto all'uranio 236. La presenza anche in minima parte del plutonio potrebbe
dunque essere la spiegazione dei numerosi casi di leucemia tra i militari che hanno
servito nei Balcani. Non appena avuta la notizia, il ministro della difesa tedesco Rudolf
Scharping si è immediatamente messo in contatto con l'ambasciatore degli Stati Uniti
perchè faccia al più presto una dichiarazione.