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Belgrado. Rivoluzione: folla occupa Parlamento e Tv

Belgrado, 5 Ottobre
Mentre centinaia di migliaia di persone continuano a convergere su Belgrado
per protestare contro Slobodan Milosevic, il Parlamento federale jugoslavo è
stato occupato dalla folla di manifestanti.

Vojislav Kostunica dovrebbe rivolgersi alla gente da un balcone
dell'edificio del parlamento alle 17.

La bandiera dell'Opposizione democratica serba (Dos) è stata subito
innalzata sul parlamento jugoslavo, i dimostranti hanno distrutto tutte le
immagini del presidente Slobodan Milosevic.

Una ventina di poliziotti si sono arresi a Belgrado ai dimostranti e il
comandante della brigata anti-sommossa della capitale ha chiesto un contatto
con i responsabili dell'Opposizione democratica serba (Dos), ha annunciato
uno degli oratori della rivolta.

Dopo il Parlamento, la televisione di Stato: i dimostranti sono riusciti a
entrare anche nell'edificio del canale di regime Rts, parte del quale è in
fiamme per il lancio di molotov. Si sentono spari e ci sarebbero dei feriti.
Rts sta trasmettendo lo stesso da un'altra postazione ma continua a tacere
sulla guerriglia urbana in atto a Belgrado.

I manifestanti hanno distrutto alcune macchine della polizia. Ci sono anche
alcuni feriti, persone calpestate dalla folla in fuga dai lacrimogeni dopo
il primo attacco al Parlamento: un manifestante è morto per un attacco di
cuore.

In piazza ci sarebbero al momento circa 250 mila persone, mentre nelle vie
adiacenti altri 100 mila attendono di entrare.

Appelli a Milosevic
Mentre Belgrado precipita nel caos, si moltiplicano gli appelli a Milosevic
per accettare il risultato delle elezioni. Il patriarca ortodosso serbo
Pavle ha rivolto un appello all'esercito e alla polizia perché facciano il
possibile per permettere "un pacifico passaggio del potere" in Jugoslavia.

"I risultati del voto del 24 settembre - ha detto il patriarca a militari e
agenti - devono essere accettati".

Anche l'Unione europea prende ufficialmente posizione: l'annullamento del
primo turno delle presidenziali in Jugoslavia "è un tentativo di Milosevic
di rubare la vittoria" all'opposizione afferma l'Ue in una dichiarazione di
condanna dell'annullamento, diramata dalla presidenza francese.