da "Liberazione" del 07 maggio 2000

Il Mondo

La campagna
«Per la pace rompete il silenzio»

«Siamo testimoni del crescente disinteresse nei confronti del continente africano». Con questo ammonimento i Missionari e le Missionarie comboniane hanno lanciato la campagna “Break the silence”, “Rompi il silenzio”, presentata a Roma venerdì scorso. Un vero e proprio grido di dolore di fronte al silenzio dei media nazionali, che parlano dell’Africa solo quando c’è un evento straordinario o qualche turista italiano o comunque occidentale viene rapito o peggio ucciso. Ma in Africa, ricordano i comboniani, ci sono almeno quattro conflitti importanti, nel Sudan, nel Corno d’Africa dove si scontrano in una guerra assurda Eritrea ed Etiopia, in Uganda e nella Repubblica democratica del Congo. «Ma solo nel Congo - ha ricordato l’avvocato Roberto Garretòn, relatore del segretario generale delle Nazioni Unite per i diritti umani nella Repubblica democratica del Congo - ci sono ben nove conflitti che vedono coinvolti pressocché tutti gli stati della regione». «Le ragioni di questi conflitti - dicono i comboniani nel comunicato di presentazione della campagna - sono complesse e dipendono da responsabilità nazionali come internazionali. Ma “i signori della guerra” vivono in sicurezza e in abbondanza mentre il popolo semplice ne paga ogni conseguenza».