Most za Beograd – Un ponte per Belgrado in terra di Bari

Associazione culturale di solidarietà con la popolazione jugoslava

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Comunicato del Partito socialista serbo (http://www.sps.org.yu/)

 7 ottobre 2000

 A Belgrado e in tutta la Serbia le violenze e gli attacchi ai membri del Partito socialista serbo (P.S.S.) non cessano. Per metodi e modalità di organizzazione e di azione gli attacchi rassomigliano alle azioni naziste perpetrate contro la sinistra agli inizi della formazione del nazismo tedesco.

         Membri della D.O.S. [“Opposizione democratica serba”, il raggruppamento di Kostunica] hanno aggredito i leader del P.S.S., minacciando fisicamente anche membri e sostenitori. Sono giunti a minacciare per telefono le loro mogli e i loro figli.

 Manipolando con abilità lo scontento dei lavoratori la D.O.S. organizza e attua azioni violente e fuorilegge sostituendo e perseguitando i direttori che appartengono al P.S.S., soprattutto nelle aziende che operano con successo.

 A Kragujevac gli aggressori della D.O.S. hanno sequestrato,legato e per dieci ore maltrattato un membro del Comitato esecutivo del comitato generale del P.S.S., Slavica Djukic-Dejanovic; volevano costringerla ad apparire su un canale della tv di Kragujevac per disconoscere pubblicamente la sua appartenenza al P.S.S.. Siccome non ha ceduto, è stata consegnata ad un branco ubriaco ed inferocito di teppisti che l’hanno pesantemente insultata, presa a schiaffi, pugni e calci.

 A Nis è stato pesantemente picchiato Dragisa Vucic,operaio dipendente della elettro-distribuzione, nonché nuovo membro del comitato P.S.S. del Comune di Nis. E’ finito in ospedale perché sul posto di lavoro un centinaio di persone inferocite lo hanno quasi linciato.

 La notte del 6 a Belgrado è stata di nuovo attaccata l’organizzazione comunale del P.S.S.. e siccome non c’era più nulla da saccheggiare, hanno dato fuoco alla sede.

 Nei Comuni di Palilula, Vracara, Stari Grad e Zvezdara le sedi del PSS sono totalmente distrutte e oggetti di valore (mobili,computer etc.) sono stati rubati.

 A Bor sono state demolite le sedi comunali e di circoscrizione del P.S.S.

La stessa cosa è avvenuta a Ariljie, dove i membri della D.O.S. sono entrati nella sede facendosi largo a colpi d’ascia.

Al ritorno dalla loro marcia distruttrice su Belgrado, i membri della D.O.S. hanno attaccato la sede dei “Giovani Socialisti” frantumando vetri e porte e solo la presenza dei membri del P.S.S.. nella sede ha impedito il saccheggio del costosissimo impianto informatico.