da "Liberazione" del 20 luglio 2000
E davvero il
disgelo
Dalla Zanussi, da una delle più
significative industrie dellinnovazione capitalistica, viene un rifiuto di massa
alla prova estrema della flessibilità. Una bocciatura inequivoca allaccordo detto
del «lavoro a chiamata», siglato dalla Fim e della Uilm. E un fatto di
straordinaria portata, che segna davvero linizio di un disgelo sociale. Questo
accordo implicava una sfida politica e sociale durissima. E la flessibilità si presentava
col suo volto più brutale: il controllo totale sul tempo di vita di chi lavora e produce,
la subordinazione assoluta alle esigenze e agli interessi dellimpresa. Malgrado
tutto e tutti, malgrado le pressioni del governo, la campagna ossessiva dei media,
laccordo separato, i lavoratori, hanno trovato la forza di dire di no nel
referendum. E la prova che quando una grande forza organizzata - come in questo caso
la Fiom - unisce la sua voce a quella della sinistra dopposizione, i lavoratori
ritrovano unarma vincente nella loro soggettività collettiva. Ciò che sembrava
impossibile diventa possibile. Dopo Seattle, dopo le giornate del World Pride, un altro
grande segno di controtendenza. Un segno operaio. E proprio lora di
ricominciare a vincere.
Fausto Bertinotti