Felice Casorati

F. Casorati nasce a Novara nel 1883; il pittore si rivela alla VII Biennale di Venezia del 1907 e nella successiva Quadriennale torinese del 1908. Dal 1908 al 1910 è presente alle maggiori occasioni espositive nazionali, apprezzato dalla critica contemporanea. La sua pittura, legata al gusto tipico della Secessione, si arricchisce di motivi più marcatamente derivati da Klimt dopo la mostra dedicata a questo autore alla Biennale veneziana del 1910. Partecipa alla I edizione della Secessione romana che nel 1915 in occasione della III edizione gli dedica una sala. Chiusa la parentesi della guerra si stabilisce definitivamente a Torino nel 1918. Sono dell'anno successivo le opere che segnano un cambiamento più radicale nella sua pittura, con dipinti come Tiro al bersaglio, Scodelle, Le Uova, Giocattoli, che fanno di Casorati un pittore non identificabile con correnti o dettami stilistici preesistenti. Invitato alla Biennale veneziana del 1920 preferisce esporre a Ca' Pesaro, dove però non lo accettano perché non veneto; partecipa allora polemicamente con Carrà, Funi, Martini e Sironi nella mostra Artisti dissidenti di Ca' Pesaro. Presso il suo studio apre una scuola frequentata da Cremona, Galvano, Lalla Romano e Daphne Maugham (che sposerà nel 1930). L'amico Gobetti è autore della prima monografia a lui dedicata, pubblicata nel 1923. Nel 1921 alla Biennale di Venezia, dove ha una sala riservata alle sue opere, fa anche parte della giuria. Fonda una società di belle arti e si dedica alla diffusione dell'arte ottocentesca italiana. Nel contempo svolge anche attività di progettista (padiglioni, piccoli teatri, ecc.). Nel 1928 espone negli Stati Uniti, a Mosca e a Madrid. Alla Biennale di quell'anno il Governatorato acquista Albergo di provincia ora di proprietà della Galleria Comunale. Invitato alla I Quadriennale romana del 1931 espone in una sala personale e vince un premio pari merito con Carena, Soffici e Ferrazzi; in questa occasione nel catalogo si definisce un artista lontano dalla vita. Negli anni trenta ottiene diversi premi e nel 1941 l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino gli affida la cattedra di Pittura. Casorati passa lunghi periodi nella casa di campagna a Pavarolo, dove viene nominato sindaco nel 1946. Negli anni Quaranta si dedica in maniera particolare alla litografia. Nell'ultimo decennio di vita Casorati riceve numerosi riconoscimenti. Due temi ricorrono in tutta la sua opera: la figura umana, soprattutto femminile, e la natura morta. Muore nel 1963.