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SARDEGNA

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Azienda Agrituristica di Lino Carta

08020 ONIFAI (NUORO)

 

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ITINERARIO NATURALISTICO

Onifai > Dorgali valle Oddoene: in auto 1 ora > gola Gorroppu: a piedi 2 ore all’imbocco della gola; altre due ore per la visita. Difficoltà: bassa. Periodo: tutto l’anno. Acqua: +2 litri (ma è presente, oltreché purissima, nella risorgenza all’imbocco della gola); rientro 2-4 ore.

 

Per la gola di Gorroppu si segue il percorso dell’itinerario di Tiscali, fino al ponte Sa Barva. Si lascia l’auto, e si prende la mulattiera a sinistra (sud), utilizzata fino al secondo dopoguerra per il taglio del bosco, la produzione ed il trasporto del carbone vegetale, e segnalata. Si cam­mina in una fitta vegetazione a macchia-foresta, che tende ad invade­re il sentiero. Dopo circa due ore e quasi 6 Km, appare lo spettacolo mozzafiato della gola, con le pareti alte oltre 400 m: il fondo della gola è a circa 350 m, le cime che la circondano sfiorano gli 800. Si può pro­seguire nèll’interno della gola.

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Dorgali valle Oddoene: in auto 50 mm.; Campu Donianicoro: a piedi 6 ore; rientro ore. Difficoltà: alta (per escursionisti esperti). Periodo: da settembre a giugno. Acqua: 5 litri . 

L’escursione al Campu Donianicoro, molto impegnativa, prevede un percorso identico a quello indicato nell’itinerario per il villaggio di TISCALI, fino al punto in cui si lascia il sentiero della Codula di Tiscali-Su Praicargiu per dirigersi verso la dolina di Tiscali. Tralasciando dunque la deviazione, si prose­gue scendendo nella Badde Doronè, e poi dopo un tratto relativa­mente piano si affronta la faticosa salita della parte sud della valle Doronè, sempre su evidente ma ripido sentiero, dai 400 m di quota, agli 848 del Campu Donianicoro, la cui presenza comincia a manifestarsi quando diminuisce l’inclinazione dei costoni e compaiono le sacche di terriccio rossastro, che ricoprono la roccia affiorante di tutto il percorso ascendente, segnalato da mucchietti di pietre. Un percorso alternativo, molto affascinante ma decisamente difficile risulta quello, quasi parallelo al precedente sul lato est, della Scala Cucuttos, che si imbocca lasciando quasi subito la gola di Surtana, dopo circa 400 m, e prendendo notevolmente a sud, verso il lato opposto, un irto sentiero incassato fra due falesie calcaree. Si sale fino all’ovile Cucuttos; si procede seguendo i millones, caratteristici segni fatti da mucchietti di pietre che i pastori del Supramonte lasciano lungo i millenari percorsi di spostamento dei maiali e delle greggi di capre e pecore (il Campu Donianicoro è uno dei pochi luoghi del Supramonte dove pascolano anche gli ovini, e non solo i caprini ed i suini), ed anche tracce di vernice e targhette di ceramica, che aiutano l’escursionista; nel costone di Mesattas si superano, non senza difficoltà, alcuni valloncelli (quota 530), fino all’alta valle de Su Codulone, impervia gola secondaria (quota 670), in parte aggirabile tenendosi sulla sinistra in alto (sud). Si arriva finalmente ad un pianoro a  855 metri di quota, da cui si deve rag­giungere, anche a vista, l’interessante culle Filos d’Ortu 839 metri, posto a sud. Ancora un tratto di circa i Km in linea d’aria, ma di sentiero non facile, separano il cuile dal Campu Donianicoro. Al rientro, per la Badde Doronè, si possono visitare il culle Ziu Raffaele e la Funtana S’Arga, grotticella con acqua perenne, cui si giunge grazie ad un sen­tierino segnalato da millones. Per questi percorsi si consiglia di con­tattare le guide locali.

 

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Aggiornato il: 03 giugno 2001