Cenni sulla vita di Bice Piacentini

Beatrice Piacentini – Rinaldi, detta Bice, nacque nella San Benedetto periferica alla Stato Pontificio il 21 Agosto 1856 dal nobile avvocato Augusto, proprietario assieme al padre di uno studio legale a Roma, e dalla sambenedettese Marianna Fiorani, figlia del priore comunale Anastasio. 

Nell’archivio dell’Abbazia di S. Benedetto Martire è conservato il libro dei battezzati dell’anno 1856, con l’annotazione del sacramento amministrato alla neonata figlia dei coniugi Piacentini:

Anno Domini 1856 giorno 23 Agosto:

E’ stata battezzata un’infante nata il giorno 21 corrente mese dagli Illustrissimi coniugi Agostino figlio del Sig. Giuseppe Dottore Piacentini di Roma e da Maria Anna figlia del Sig. Anastasio Fiorani di questo luogo e parrocchia a cui sono stati imposti i nomi di:

Beatrice, Maria Giustina, Carmelitana, Augusta.

Padrini furono: Sig. Giuseppe Ghobert di Roma e per sua procura il Sig. Leandro del fu Innocenzo Anelli di questo luogo e la Sig.ra Maria Augusta Piacentini di Roma, e per sua procura la Sig.ra Chiara moglie del Sig. Secondo Moretti di questa parrocchia.

In fede

Carlo Gregorio Vallorani Abate S. Benedetto Martire

Passò gli anni dell’infanzia tra Roma, San Benedetto; dimorò pure a Collevecchio (Rieti) paese d’origine dei Piacentini nel Palazzo rinascimentale costruito su disegno di Antonio da Sangallo il Giovane. Proprio a Collevecchio ebbe modo di innamorarsi di quel giovane che sarebbe divenuto suo marito. Così sul finire del 1877 sposò nella Roma umbertina, dopo aspre discussioni familiari, il fratello minore del padre, lo zio Carlo di appena quattro anni più grande. Dall’unione nacque un unico figlio, Giuseppe scomparso nel 1935 in giovane età. Ma, la morte del figlio, non fu l’unico dolore che ebbe a sopportare: già giovanissima, nel 1869 perse il padre, nel 1881 l’amato fratello Gualtiero (Architetto, che disegnò il nuovo cimitero monumentale sambenedettese), nel 1911 il marito e nel 1912 il fratello Ernesto (pittore e fotografo). Intorno ai primi anni del ‘900 decise di prendersi cura di Pia Ceccarelli, figlia di un marinaio tal Ceccarelli Alvise Filippo abitanti in via Firenze, in una modesta casa poco distante dalla dimora Fiorani. La compagnia della Ceccarelli la distolse dai lutti familiare mentre iniziava la stesura dei primi sonetti in dialetto sambenedettese, pubblicandoli a più riprese tra il 1904 e il 1926. Nel 1905 fu premiata all’esposizione regionale di Macerata. Le sue opere apparvero dapprima su giornali e riviste e la sua ultima pubblicazione furono i “Sonetti Marchiggiani” dedicandoli alla memoria dell’amata madre Marianna deceduta nel 1921.

 

…..di questo paese che a me pare il più bello, il cui dialetto, che ad altri può sembrare barbaro, ha per me tanta poesia, tanta dolcezza di ricordi da sentirne l’acuta nostalgia nella lontananza, ho cercato di ritrarre le abitudini, i sentimenti semplicemente…….Questo è ciò che scrisse nella prefazione del saggio Poesia Vernacola Sambenedettese. Passò gli ultimi anni della sua vita nella amata terra natale e morì a San Benedetto nella casa posta in via del consolato il 18 Maggio 1942 alla veneranda età di 86 anni.

 Bice Piacentini

 Bice Piacentini  Rinaldi con il marito Avv. Carlo Piacentini

 Annotazione del battesimo di Bice Piacentini, dal diario personale della madre Marianna Fiorani
 Frontespizio di una rara edizione del 1906

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