Palazzo Piacentini: descrizione

A pianta longitudinale si sviluppa su tre livelli: il piano terra che si apre su via del Consolato, il primo piano con affreschi ottocenteschi e il semiterrato con un ambiente costituito da una serie di volta a crociera, adiacenti che danno luogo a sei stanze di dimensione variabili. Inoltre sempre nel semiterrato si aprono degli interessantissimi cunicoli di epoca romana.

 

 

In origine l’edificio, non ancora denominato Palazzo ma semplicemente Casa di proprietà Fiorani (Marianna Fiorani moglie poi di Agostino Piacentini – Rinaldi) era ben più grande di come è oggi perché si sviluppava già da Via dei Vetturini (oggi via Fileni). 

Comunque la facciata su Via del Consolato si presenta come in origine: un raffinato senso di vivacità e di leggerezza si respira dal colore rosato del mattone ed dal bianco delle specchiature del piano superiore. Sottili lesene piatte in cotto, dividono il paramento murario, intonacato di bianco, in scomparti di eguale grandezza, al centro dei quali si aprono le finestre a luce quadrangolare. Il livello del piano terra è separato da quello superiore da un’alta cornice marcapiano modanata. I correnti laterali vanno a collegarsi con la cornice marcapiano e con il cornicione.

Ad evocare l’antico Arco Fiorani o dell’Immacolata, che si apriva in direzione sud-est rispetto all’edificio, resta visibile una meridiana giustapposta al lato sud prospiciente Via Fileni, dove mediante una portafinestra si accedeva al terrazzo di copertura dell’arco sottostante; mentre al piano terra oggi rimane una terrazza dove sono ben visibili le tracce delle vecchie mura che lo costituivano.

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