Partirono... Soffrirono... Lottarono...

Caddero....

 

 

I FIGLI

DI PALENA
MORTI IN

TUTTE LE

GUERRE ....

 

 

 

 

Questo capitolo non vuole essere un monumento virtuale ai caduti anche se indubbiamenmte il contenuto ne richiama i tradizionali valori. L'esigenza è quella, nell'ambito di coltivare gli aspetti della "memoria" di Palena, di lasciare un ricordo, - di più - , una testimonianza viva e divulgativa che le vicende terribili delle guerre sono passate anche con il sacrificio altissimo di tanti palenesi. Soldati natii di Palena che in tantissimi hanno dato la propria vita durante il primo conflitto mondiale, dove si conquistava con i prezzi altissimi in vite umane che tutti conosciamo, il consolidamento e la preservazione dell'unità e integrità nazionale lottando in quelle montagne delle Alpi, così diverse da quelle palenesi, ma anche tanto simili ad esse per quel senso di solidarietà umana che le pervadevano. A loro sono seguiti i caduti nella guerra di Spagna del 1936, quelli della guerra coloniale d'Africa in terra di Abissinia e quelli che la tragedia immane della seconda guerra mondiale tra il 1940 e il 1945 ha inflitto alle persone, alle cose, agli animi della comunità di Palena. I palenesi, soldati, marinai, alpini, conobbero pagine terribili ed anche valorose della loro vita che in tanti videro spezzata brutalmente. Nei fronti di mezza Europa, nelle bolgie infuocate e insanguinate dei campi di battaglia in Africa settentrionale, nei ghiacci terribili dell'inverno russo del 1941, in tutti quei sperduti luoghi dove la guerra bruciò vite innocenti. E poi le vittime civili che in tanti rimasero drammaticamente uccise dai spaventosi avvenimenti del '43-'44 che portarono a Palena e nei palenesi le tragedie più immani. I bombardamenti aerei, i terribili mesi dell'occupazione tedesca, la distruzione scientifica delle case con il tritolo, lo sfollamento.

A queste persone senza un volto, senza un nome, in questo momento, va la testimonianza della loro ancora viva presenza nell'anima, nelle strade, nei borghi della Palena degli anni nostri, ormai così diversa e lontana da quegli anni ma ancora così legata alla sua storia e alle persone delle sue generazioni.

Simbolicamente di seguito quasi a simbolo e rievocazione dei tanti morti di tutte le guerre, una testimonianza fotografica che descrive l'arrivo a Palena dei resti del carabiniere Giuseppe Campana, caduto il 12 maggio 1942 in Cirenaica, nell'Africa settentrionale. Nel 1972 dopo decenni di oblio nei cimiteri africani le sue spoglie sono tornate a casa.. Queste foto metaforicamente vogliono onorare il ricordo di tutti i morti in battaglia o fra le bombe o fra i tremendi stenti di quei terribili anni come se simbolicamente tutti gli scomparsi di Palena sono ormai tornati tutti a casa.

 

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DOCUMENTO SONORO

17 marzo 1961: una testimonianza veramente rarissima: il discorso celebrativo del centenario dell'unità d'Italia tenuto dall'allora arciprete di Palena Don Giuseppe Napoleone presso il Monumento ai Caduti.

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Cronologia degli eventi bellici e
degli avvenimenti a Palena:

 

1896

Inizio della campagna di occupazione africana in Eritrea. Partecipano anche alcuni Palenesi fra cui Domenico Antonio Muscente (detto "richett' de la munachelle"), fatto prigioniero dal Negus eritreo Menelik a cui doveva per punizione lavare i piedi. Ma dopo la vittoria italiana, in occasione della presa di Adua alcuni ricordano ancora che il suddetto, rientrato a Palena, fu portato in trionfo a braccia per tutte le vie di Palena.

1913

 

Occupazione della Tripolitania e Cirenaica da parte dell'Italia. Anche qui palenesi fra cui Francesco Margadonna (detto Luigi Barrett)

1915

24 maggio: L'Italia entra in guerra a fianco della Francia e dell'Inghilterra contro ilo blocco Austrungarico, tedesco e turco. Partono in tanti anche da Palena per il fronte austriaco e in tanti non torneranno mai pił.. Ancora vivo il valore, fra gli altri di coloro che furono nominati Cavalieri di Vittorio Veneto e fra questi molti di Palena.

1935

2 ottobre: inizia l'occupazione dell'Etiopia del "rais" Ailè Selassié. Dopo sette mesi di combattimenti, il 5 maggio, le truppe italiane comandate dal Gen. Badoglio entrano in Addis Abeba mettendo fine alla guerra d'occupazione italiana. Molti furono anche i palenesi che fecero parte del contigente militare nella campagna abissina fra cui Achille Corvino, Alberto Paterra, Domenico Recchione (il dottore del paese del dopoguerra), Vincenzo Carozza, Giuseppe Chiaverini, Francesco Chiaverini, Benigno Paterra, Germano (cavaliere medaglia d'oro), Nicola Campana, Antonino Como (detto Giacondella)

1936

Guerra civile in Spagna. L'italia da il suo appoggio al governo franchista e fra gli altri anche molti palenesi combatterono in terra di Spagna fra cui Cataldo (detto Centanni), Colabbatista (detto Pacchio), Nicola Toppi, (detto Capoccio), Francesco Parente (detto "Pupp"), Francesco Casticci (detto Tenente), Raffaele Parente.

1940

10 giugno: l'Italia fascista entra a fianco della Germania in quella che sarà la più terribile guerra di tutti i tempi, la seconda guerra mondiale. I soldati italiani partirono e combatterono su diversi fronti: sulle Alpi contro la Francia, in Africa settentrionale (Tripolitania e Cirenaica), nei cieli e nel Mediterraneo contro le truppe inglesi e poi anche contro quelle americane, sul fronte balcanico (Albania, Grecia, Yugoslavia) e infine nelle terribili steppe russe contro l'Unione Sovietica. Non si contano i tanti giovani palenesi che, sparsi sui diversi fronti, furono protagonisti di inenarrabili sacrifici e anche di atti di valore. In tanti purtroppo non rividero più la loro Palena che si apprestava alla sua tragedia del 1944.

1943

25 luglio 1943: cade il governo fascista. Il generale Badoglio per nomina del re Vittorio Emanule III assume la carica di primo ministro dichiarando però sempre valida l'alleanza militare con la Germania cessando di fatto, viceversa, le ostilità contro gli alleati, aprendo così spazi per tragici equivoci le cui conseguenze furono catastrofiche per gli italiani per quanto riguarda i rapporti con la Germania e anche paradossalmente con gli anglo-americani a cui l'Italia di Badoglio si stava per arrendere..

1943

8 settembre: è passato solo un mese dalla caduta del fascismo e mentre le truppe tedesche sono già presenti massicciamente in Italia con una capillare occupazione, Badoglio annuncia la capitolazione dell'Italia e l'armistizio con gli anglo-americani. La situazione politica e militare precipita in un caos indescrivibile. Il re con i reali e tutto il seguito, Badoglio in testa, lasciano Roma al suo destino e si rifugiano a Brindisi, controllata dagli alleati. La reazione tedesca è furibonda. Migliaia sono gli incolpevoli civili e militari italiani di cui i tedeschi fanno strage con deportazioni e fucilazioni.

1943

Inizio dell'autunno: L'ottava armata inglese risale combattendo da sud verso nord metà del suolo italiano ma viene però fermata dalle truppe tedesche sul fiume Sangro dove si combatterà fino al giugno '44 una delle battaglie più cruente dell'intera campagna d'Italia.

1943

Palena, ottobre: cominciano (attraversando piazza Municipio e il corso) i primi passaggi delle truppe tedesche che pianificavano l'occupazione del territorio essendo Palena a ridosso della famosa linea "Gustav" che segnava la demarcazione entro la quale i tedeschi cercavano di bloccare l'avanzata alleata. Il giorno 16 per Palena è uno shock indicibile: arrivano le S.S. tedesche che la occupano militarmente installando rapidamente tutti le loro strutture e servizi logistici. A Palena è il terrore! Cominciano i rastrellamenti, le occupazioni e le uccisioni. Presso il convento di Sant'Antonio vengono fucilati 7 innocenti civili palenesi. Struggente e drammatico fu il gesto di ROSA DEL BENE il 25 novembre 1943 che pur di non soccombere alle voglie violente di alcuni tedeschi si suicidò buttandosi dalla finestra.

 

1943

2 novembre: il banditore comunale su ordine dei tedeschi ordina la evacuazione immediata del paese entro 24 ore. Comincià così il periodo più buio e atroce della storia di Palena. Terribili privazioni e sofferenze attendono anziani, donne, bambini e gli abitanti tutti di Palena che dovendo sfollare Palena vanno incontro alle ferocie militari contrapposte in pieno svolgimento nella terra d'Abruzzo e nella valle del Sangro-Aventino in particolare in mezzo ad un caos ed a un degrado umano e civile indescrivibile.

1943

13 gennaio: gli angloamericani nel corso di un bombardamento aereo mirato su Palena distruggono la antichissima chiesa di San Falco e parte della "Valle"

1944

Palena rimasta vuota assiste alla feroce sua distruzione ad opera dei genieri tedeschi che cominciano a raderla al suolo scientificamente con il tritolo. La distruzione per fortuna non potrà essere completata perchè, nel frattempo, i tedeschi dovettero cominciare a ritirarsi.

1945

Primavera: la guerra è finita. Cominciano i primi rientri in mezzo ad uno scenario catastrofico. Macerie dappertutto, morte, carcasse d'animali che riempivano la piazza e quel che rimaneva di Palena. Palena, lentamente ma orgogliosamente troverà la forza di risorgere di nuovo.

(acquerelli di Panfilo Napoleone)

 

in memoria di Rosa del Bene di Palena,
eroina e martire, simbolo di tutti le vittime innocenti

1024 x 768
800 x 600