La chiesa di San Francesco

 

Cosa resta oggi dell'antichissimo Cenobio, ove "Frate Sole " pose la prima pietra con la semplice iscrizione " FRA' FRANCESCO POVERELLO "? L'Antin,ori, nel Lib. 36 (da pag. 200 e segg.) della sua " Monografia Abruzzese " dice: " Nel 1308 forse si completava la chiesa di San Francesco di Palena, se il Vescovo, valvense concedette una quarantena d'indulgenza a chiunque concedesse limosine ai frati di quella... ".

Documentazioni giunte fino a noi sono, costituite da scarsi reperti archeologici: visibili frammenti di figure religiose, adoperati sui muri delle costruzioni che risorsero nelle adiacenze dell'antico convento, non dissimili da quelle risalenti allo stile protogotico, scolpite sui capitelli rinvenuti nelle fabbriche dell'antica chiesa di San Falco. Fra l'altro, le arcate dell'antico chiostro francescano: erano, visibili fra le macerie dei terranci idell'area stessa fin dopo la ricostruzione degli stabili avvenuta intorno al 1947.

Nel 1596 il convento di San Francesco venne chiuso con bolla papale in quanto non poìteva che ospitare un numero ristretto di religiosi; venne presto aperto quello di Sant'Antonio da Padova, dello stesso Ordine. Nella Chiesa venne istituita la Congrega di Santa Maria del Suffragio, dove fu mantenuto vivo il culto, dei Morti con le opere pie, col suffragio cristiano e con l'assistenza ai bisognosi. Fu una chiesa molto cara al popolo palenese che la sostenne fin dopo l'ultimo conflitto mondiale, allorquando le belle Congreghe di Palena vennero dimenticate.... Il poeta napoletano Parzanese, in occasione di una sua visita a Palena nell'agosto del 1838, così si esprime : " ... vi ha la bellissima di San Francesco, svelta, proporzionata, ridente. Vi osservai una pittura curiosa: in una Sacra Famiglia vedesi un angelo che tira per cavezza l'asinello di San Giuseppe... ".

Senza dubbio è una delle belle chiese di Palena, con un barocco un pò carico di stucchi, di quadri, pannelli plastici che riferiscono le vicende della vita di San Francesco. Sulla volta a botte, all'altezza dell'ingresso, un affresco rappresenta la morte di Maria, di notevole pregio artistico per l'armonica pacatezza delle tonalità cromatiche e per la dolcezza delle fisonomie. La navata ha un fastoso cornicione. L'altare maggiore s'impone per la imponenza delle sue masse architettoniche con colonne spiriforme; a destra c'è la statua di re Salomone, con lo, scettro regale; a sinistra quella di re David, che con una mano regge l'arpa, col piede destro opprime la testa del gigante Golìa. Sugli altari laterali si notano pale d'altare di pregio artistico, di ignoti autori del '700, ornati di statue di santi e profeti che ostentano scritte di brani di salmi. Al disopra del portare della chiesa v'è la seguente iscrizione:

ACRECATUM BASILICAE

SACROSANTAE LATERANENSI.