Le muffe

Le spore delle muffe sono ubiquitarie, prodotte in grandi quantità, facilmente disseminate dalle correnti d’aria e pertanto di rinvenimento costante di qualsiasi area di produzione alimentare; l’adattabilità delle muffe è molto ampia con specie psicrofile che prediligono ambienti freddi come le celle frigorifere.

Le condizioni climatiche possono influenzare il grado e il tipo di inquinamento fungino degli ambienti: così le specie di muffe, quali Penicillium e Aspergillus, che si sviluppano in un ampio intervallo di temperatura, sono responsabili di inquinamenti fungini durante tutto il corso dell’anno; mentre altre specie, quali Cladosporium e Alternaria, solo a temperature medio- alte, quindi nella stagione estiva e all’inizio di quella autunnale.

Le muffe costituiscono la flora inquinante predominante i prodotti e ambienti aventi le seguenti caratteristiche:

La crescente attenzione alla possibilità di allungamento della durata commerciale dei prodotti alimentari, al miglioramento delle loro caratteristiche organolettiche, mantenendo al minimo livello possibile di contaminazione microbica non che la problematica legata al confezionamento asettico di prodotti liquidi, hanno sviluppato l’interesse nei confronti della contaminazione da parte di microrganismi trasportati dall’aria confinata, e tra questi, in particolare, le muffe.

Tra i contaminanti di origine aerea le muffe rivestono un’importanza nettamente superiore a quella dei batteri; i generi di muffe più frequentemente riscontro nell’aria confinata sono:

Le muffe sono ubiquitarie e la loro presenza in qualsiasi ambiente è da considerarsi assolutamente normale ed inevitabile; esistono tuttavia situazioni microambientali e ambientali le quali favoriscono un anomalo accumulo di muffe nei magazzini e negli ambienti di trasformazione caratterizzati da temperature basse o medie e da elevata umidità relativa.

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