Cenni storici

Gli antichi credevano che l’aria fosse uno dei quattro elementi della natura assieme alla terra, all’acqua ed al fuoco. Solo nella seconda metà del XVIII secolo venne riconosciuta la sua natura di miscuglio da John Mayrow, il quale intuì anche la presenza di un elemento che manteneva la combustione e Joseph Priestey nel 1774 scoprì l’ossigeno. L’anno successivo Antoine de Lavoiser riconobbe la presenza dell’ossigeno e dell’azoto; infatti riscaldando per dodici giorni del mercurio a contatto con una quantità di aria limitata egli osservò che il volume era diminuito di circa 1/5 e che il gas residuo (azoto) non manteneva più la combustione.

Nel 1785 Cavendish notò che oltre a questi due elementi l’aria conteneva altri componenti, infatti anche dopo esser riuscito ad eliminare con vari mezzi l’ossigeno, l’azoto, l’anidride carbonica, il carbone acqueo e le varie impurezze, restava ancora un piccolo residuo corrispondente a circa 1/120 del volume iniziale.

Circa cento anni dopo, nel 1894, William Ramsay e John William Rayleigh dimostrarono che quel residuo era costituito da un miscuglio di sei elementi che, per la loro mancanza di reattività chimica, furono chiamati gas nobili.

HOME PAGE