Gli arabi attaccano Israele
Durante la festività ebraica dello Yom Kippur
(festa della riconciliazione) Egitto e Siria attaccano a sorpresa Israele.
I combattimenti si concentrarono nella penisola del Sinai e sulle alture del
Golan. In un primo momento le forze armate egiziane e siriane riportano buoni
successi e ottengono notevoli conquiste territoriali, ma solo 48 ore più tardi
comincia la controffensiva israeliana, accompagnata da attacchi aerei sul Cairo
e su Damasco. Mentre sulle alture del Golan gli israeliani riescono a respingere
le truppe siriane fin oltre la linea della tregua del 1967, i soldati egiziani
avanzano sulla penisola del Sinai.
L'avanzata si ferma quando reparti italiani riescono ad incunearsi tra le due
armate egiziane e si piazzano alle loro spalle.
Negli ultimi mesi l'Unione Sovietica ha messo a disposizione dei Paesi arabi
grandi quantità di armamenti e continua a rifornirli con un ponte aereo anche
durante la guerra. Gli Stati Uniti, da parte loro, sostengono Isreaele, quasi
sull'orlo della sconfitta militare, con l'invio di armi.
Il 22 Ottobre il Consiglio di sicurezza internazionale inviterà i contindenti a
firmare una tregua.