Inquinamento microbico

 

I microbi entrano nell’atmosfera attraverso diverse vie. Le scaglie di pelle umana sono, probabilmente, la fonte principale di inquinamento; infatti si calcola che un uomo perda nell’ambiente 3 g di scaglie al giorno e che ogni scaglia possa trasportare 3-4 batteri.

Altre fonti importanti di inquinamento sono i condizionatori e gli apparecchi umidificanti, il legname in macerazione, i muri umidi, i pavimenti ricoperti da moquette, le lavastoviglie, gli animali domestici, le tazze dei W.C., la polvere delle abitazioni, lo sputo e lo starnuto.

L’insieme dei contaminanti immessi può depositarsi rapidamente oppure viaggiare anche per decine di chilometri. Il loro deposito è favorito dai gradienti di pressione che si creano vicino agli edifici, dalla velocità del vento, dalla densità e dalle forme dei contaminanti stessi.

La tipologia dei contaminanti è costituita da: muffe, batteri, virus, polvere, pollini e composti chimici.

 

Dal punto di vista batteriologico i tipi possono essere rappresentati da: Pneumococchi, Pseudomonas, Micobatteri, Stafilococchi, Streptococchi, Bacillus, Enterococchi, Streptomiceti, Enterobatteri, Rickettsie, Yersinie. Le concentrazioni per m3 d’aria sono molto variabili, da 200 a 12000 UFC, in ragione della concentrazione delle fonti e del modo con cui si governano i locali.

 

Dal punto di vista fungino i tipi più abbondanti sono spore di: Aspergillus, Cladosporium, Chaetomium, Clamydia, Alternaria, Botrytis, Ophiobulus. Le concentrazioni per m3 d’aria variano tra 10-20000 unità, con punte massime in zone molto umide di 360000 unità.

 

Dal punto di vista virale i tipi sono rappresentati prevalentemente da Rhinovirus, Adenovirus.

 

I locali maggiormente esposti al rischio dell’inquinamento microbico sono le scuole, le navi, le caserme, le mense, le sale per manifestazioni e altri locali esposti all’affluenza del pubblico.

 

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