VARATI I
DECRETI ATTUATIVI SULL'ELETTROSMOG
Per gli elettrodotti il
valore di attenzione è stato fissato a 10 microtesla. Per gli impianti
ad alta frequenza è restato in vigore il valore di attenzione di 6
volt al metro.
Hanno
avuto il via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri i decreti
attuativi della legge 36/2001 che fissano i limiti di campo
elettromagnetico emesso dagli elettrodotti e dagli impianti ad alta
frequenza (stazioni di telefonia mobile, radio e televisive). Per gli
elettrodotti il valore di attenzione è stato fissato a 10 microtesla,
un limite dieci volte inferiore di quello adottato dai paesi UE ed
attualmente in vigore anche in Italia.
Questo
limite deve essere osservato negli ambienti abitativi, nelle aree gioco
per l'infanzia, nelle scuole e in tutti quei luoghi dove si soggiorna
per più di 4 ore al giorno. Per gli impianti ad alta frequenza è
restato in vigore il valore di attenzione di 6 volt al metro stabilito
dal decreto 381 del 1998. I decreti fissano anche gli obiettivi di
qualità. Per gli elettrodotti l'obiettivo è di 3 microtesla. Questo
obiettivo deve essere rispettato nella progettazione di nuovi
elettrodotti.
Per
gli elettrodotti esistenti questo limite deve essere raggiunto nei tempi
e nei modi stabiliti nei piani di risanamento, prevedendo tra le priorità
le aree gioco per l'infanzia e cominciando ad intervenire nelle
situazioni caratterizzate dai maggiori livelli di esposizione. Secondo
una stima, le attività di risanamento potrebbero comportare un costo di
1.500 milioni di euro. Misure e valutazioni saranno compiute
dall'Apat.Il provvedimento dovrà ora andare al Consiglio di Stato prima
della pubblicazione in G.U.
(fonte:
Ministero dell’Ambiente, www.minambiente.it)
"Per un nuovo modo
di vivere e abitare"