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LE SERRE SOLARI

a cura di Alessandra Cattivera

La serra solare è uno spazio chiuso, separato dall’ambiente esterno mediante pareti vetrate e collegato alla costruzione con una o due aperture, eventualmente apribili; la copertura può essere vetrata o opaca a seconda delle latitudine e  delle esigenze termiche. E’ un volume che accresce il contributo all’edificio della radiazione solare, trasformata in energia termica e immagazzinata all’interno della serra.

La serra combina le caratteristiche del guadagno diretto con quelle del muro ad accumulo. Infatti, essendo direttamente riscaldata dai raggi del sole, funziona come un sistema a guadagno diretto, in cui l’ambiente adiacente ad essa riceve il calore dal muro termoaccumulatore. La radiazione solare viene, cioè, assorbita dal muro di fondo della serra, convertita in calore, e una parte di esso viene poi trasferito all’edificio.

 Per questo motivo, particolare attenzione va posta ai materiali di quelle parti deputate in primo luogo all’accumulo del calore e successivamente alla cessione di esso nelle ore fredde: pavimento e pareti, che devono avere una buona inerzia termica.

Ad esempio, il solaio di calpestio è bene che venga rialzato per garantire una camera d’aria d’accumulo e che vengano usati materiali con buona inerzia termica, tipo mattoni o piastrelle in cotto; a volte l’inserimento di ventoline migliora lo scambio d’aria tra i locali che si affacciano sulla serra. Le vetrate delle serre è bene che siano sempre apribili per la regolazione bioclimatica nelle varie stagioni.

 Istruzioni per l’uso:

Per interventi efficaci dal punto di vista bioclimatico si devono osservare alcune regole:

  • La serra deve essere orientata verso Sud, con una tolleranza di più o meno 30/40 gradi. Sono assolutamente da evitare gli orientamenti Est ed Ovest che provocherebbero surriscaldamenti difficili da controllare ed eliminare. Una esposizione a Nord non pone,  ovviamente, problemi di surriscaldamento, ma riceve nei mesi invernali radiazioni solari in quantità molto modesta.
  • La serra deve essere ventilabile. Per evitare il surriscaldamento nelle stagioni intermedie e soprattutto d’estate, l’aria calda, che si forma all’interno della serra, deve essere espulsa e sostituita con aria esterna. Di conseguenza, la struttura della serra deve essere quanto più possibile apribile, consentendo un’accentuata variabilità di assetto: da molto chiuso in inverno a molto aperto in estate (in questa stagione si può prevedere anche la temporanea dismissione degli infissi vetrati). La serra è detta anche “giardino d’inverno” per l’utile ed appropriata introduzione di piante d’appartamento che ne migliorano la qualità e ne regolano l’umidità dell’aria interna. Infatti, nella stagione estiva, per evitare il surriscaldamento delle strutture edilizie a causa dell’eccessivo soleggiamento, spesso si ricorre all’ombreggiatura con essenze caducifoglie (spoglie d’inverno, frondose d’estate).
  • Sempre per ragioni di comfort la serra deve essere munita di schermature mobili per la protezione delle superfici trasparenti, in particolare quelle orizzontali e quelle verticali con esposizione Ovest, dai raggi solari nei periodi caldi. Tali schermature possono essere di moltissimi tipi quali tende, veneziane, pannelli, vegetazione. Affinché siano efficaci, è opportuno che siano collocate all’esterno delle superfici trasparenti e che siano di colore chiaro. Per assicurare un buon comportamento termico e per ridurre il pericolo di condensa superficiale è raccomandabile l’uso di vetro camera; mentre per le coperture si deve impiegare cristallo anti-sfondamento.
  • I telai possono essere realizzati in vari materiali, come per le finestre. Sempre per ridurre le dispersioni di calore e i problemi di condensa è consigliabile l’uso di profili con taglio termico.
  • La copertura della serra costituisce la parte più delicata dell’intero sistema: le superfici orizzontali sono quelle che ricevono la maggiore quantità di radiazioni solari nei mesi estivi e quindi devono essere schermate e possibilmente apribili. Si può ricorrere quindi a pannelli scorrevoli. La schermatura si può ottenere mediante tende da sole avvolgibili, che scorrano su guide appoggiate alla struttura, all’esterno delle lastre trasparenti. Per consentire il deflusso delle acque piovane la copertura non potrà essere orizzontale, ma presentare un’inclinazione verso il bordo esterno, dove sarà presente una gronda di raccolta. Nel caso di pannelli scorrevoli se il movimento è attuato manualmente, tale inclinazione non dovrà superare il 5-6 %. Nel caso di movimentazione motorizzata si potranno usare inclinazioni maggiori.

Bibliografia di riferimento

 Carlo Manna, Aldo Fanchiotti, Manuale per la riqualificazione dell’ambiente abitato, Mancosu editore, Roma 1999

Walter Pedrotti, Il grande libro della bioedilizia,  Demetra, Colognola ai Colli (VR) 1998

A.A.V.V.,  Progettare con il sole, Quaderni dell’I.N.B.A.R., DIRECT edizioni, Montesilvano (PE) 1997

 

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