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IL TETTO VENTILATO   

a cura di Carmela Palmieri

La copertura rappresenta un elemento molto importante in un edificio: protegge dagli agenti atmosferici, isola acusticamente, ripara dalle dispersioni di calore in inverno e dalle temperature eccessive in estate, consente una corretta traspirabilità fungendo da elemento igroregolatore degli ambienti sottostanti e costituisce un importante elemento estetico di completamento del manufatto.

Per adempiere correttamente a tutte le funzioni cui è demandata, la copertura deve rispondere a precisi requisiti, che sono spesso trascurati, talvolta anche a discapito della salute degli abitanti della casa. Uno dei requisiti spesso molto sottovalutato è la ventilazione.

 Caratteristiche e vantaggi del tetto ventilato

Il tetto ventilato è la più avanzata tecnica di costruzione di tetti con isolamento termico in falda. E’ un sistema le cui caratteristiche fondamentali: sicurezza, ventilazione, traspirazione e isolamento, garantiscono un ambiente più salubre e maggior comfort abitativo.

Grazie alle sue caratteristiche, il tetto ventilato consente di ottenere un notevole risparmio sui consumi energetici e sui costi di manutenzione. Infatti, la camera d’aria, che consente la ventilazione del tetto e del sottomanto, favorisce lo smaltimento dell’umidità mantenendo la salubrità del manto, riduce i costi di manutenzione ed accresce le prestazioni dell’isolamento. Alcuni dei numerosi vantaggi tecnico funzionali apportati dalla ventilazione, sono riassunti brevemente in seguito:

- espulsione dell'aria calda durante l'estate prima che il calore esterno si trasmetta agli ambienti sottostanti;

- smaltimento del vapore acqueo che tende dagli ambienti sottostanti a trasmigrare verso l'alto impedendo il suo condensarsi sull'intradosso freddo delle tegole;

- distribuzione durante l'inverno del calore che sale dall'alloggio evitando localizzati scioglimenti del manto nevoso;

- espulsione di eventuali infiltrazioni provocate da forti piogge o dal caratteristico assorbimento delle tegole.

Analisi comparativa sul comportamento termico di un tetto

Considerando una temperatura del manto di copertura di +80°C e una temperatura dell’aria di + 25°C, osserviamo il differente comportamento termico dopo 10 ore di irraggiamento di un tetto non ventilato ed un tetto ventilato isolati con uguale materiale coibente.

Tetto non ventilato

Temperatura interna del tetto dopo 10 ore di irraggiamento = + 34.5°C

Il tetto assorbe 450 Kcal per mq

La copertura, riscaldata dall’irraggiamento solare, trasmette il calore al materiale coibente che può funzionare solo da ritardante termico. Il calore, successivamente, si trasferisce alle strutture portanti del tetto e all’interno della costruzione.

Tetto ventilato

Temperatura interna del tetto dopo 10 ore di irraggiamento = + 27.5°C

Il tetto assorbe 10 Kcal per mq

L’aria fresca che arriva dalla linea di gronda si riscalda nell’intercapedine per effetto dell’irraggiamento, diventa più leggera e fuoriesce dal colmo, sottraendo il calore accumulato dal materiale di copertura.
Tetto ventilato con struttura in legno

Tetto ventilato con struttura in calcestruzzo armato

Bibliografia di riferimento

 Carlo Manna, Aldo Fanchiotti, Manuale per la riqualificazione dell’ambiente abitato, Mancosu editore, Roma 1999

Walter Pedrotti, Il grande libro della bioedilizia, Demetra, Colognola ai Colli (VR) 1998

Carlo Amedeo Reyneri, Coperture in bioedilizia, Edicom Edizioni, Monfalcone (GZ) 2002

 

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