PANATHLON CLUB
VALLECAMONICA
Club appartenente al Secondo Distretto del Panathlon International
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COMUNICATO
STAMPA DEL 17 Ottobre 2003
Successo di pubblico e di
contenuti per la Tavola Rotonda organizzata Giovedì 16 Ottobre a Breno (Bs) dal
Panathlon Club di Vallecamonica. Il tema trattato, “la sicurezza sulle piste da
sci”, ha attirato un numero molto rilevante di tecnici ed esperti del settore,
che ovviamente in Vallecamonica è molto sviluppato per l’esistenza di numerose stazioni sciistiche. I Relatori
erano di alto profilo e rappresentavano tutte le problematiche del settore.
In particolare erano
presenti:
-
Dott.Germano Pezzoni,
Consigliere Regionale
-
Funzionari dell’Assessorato
allo Sport Provincia di Brescia
-
Funzionari dell’Assessorato
alla Protezione Civile Provincia di Brescia
-
Edoardo Mensi, Presidente del
BIM – Bacino Imbrifero Montano di Vallecamonica
-
Comune di Pontedilegno –
Assessore allo Sport
-
Comune di Costa Volpino –
Assessore allo Sport
-
Corpo Nazionale Soccorso
Alpino – Vicepresidente regionale
-
Federazione Italiana Sport
Invernali – Claudio Baldessari, Direttore della rivista Sport Invernali
-
Scuola Sci Pontedilegno
-
Scuola Sci Borno
-
Scuola Sci Aprica
-
Scuola Sci Fondo Pontedilegno
-
Scuola Sci Montecampione
-
SIT- Società Impianti
Turistici Pontedilegno
-
Paradiso Spa – Passo Tonale
-
Montecampione Impianti
-
Società Funivie Boario Borno
-
Società Impianti Colere
-
Consorzio Adamello Ski -
Skirama
-
Sci Club Astrio
-
Sci Club Borno
-
Sci Club Darfo Boario
-
Sci Club Crocedomini
-
Sci Club 90
-
Federazione Italiana Giudici
di Gara
L’argomento
è stato introdotto da Ernesto Bassetti, tecnico della messa in sicurezza delle
stazioni sciistiche, consulente di Obbiettivoneve, società specializzata nel
settore sicurezza. Bassetti ha evidenziato come negli ultimi anni il problema
della sicurezza si stia rivelando uno dei punti strategici nello sviluppo delle
stazioni invernali. Anzi, forse l’enfasi sul problema è eccessivo e si rischia
di “blindare” le piste da sci e di togliere allo sciatore il piacere di sciare
in libertà. Solo l’Italia, infatti, tra le stazioni alpine, ha elaborato e sta
elaborando leggi precise e sicuramente anche coercitive nel campo della
gestione delle piste da sci. L’intervento di Pietro Magnolini, Consigliere
dell’ANEF, si è quindi soffermato sullo sviluppo delle stazioni negli ultimi
anni, in particolare in Lombardia, e sull’ammodernamento degli impianti di
risalita che da un lato ha certamente migliorato la sicurezza del trasporto a
fune ma dall’altro ha aumentato notevolmente il numero degli sciatori in pista.
Proprio le piste per ora non hanno subito degli interventi di adeguamento in
linea con l’ammodernamento degli impianti. Magnolini ha lamentato una eccessiva
colpevolizzazione e responsabilizzazione per gli esercenti gli impianti e ha
ricordato la necessità di dare al comportamento dello sciatore in pista il
giusto peso. Proprio di tale argomento ha parlato l’Avv.Marco Del Zotto, che ha
sottolineato come, malgrado a livello di esperti del settore e di convegni si
cerchi sempre di privilegiare la necessità di responsabilizzare in primis
proprio lo sciatore, sia nei testi di legge che nelle scelte giurisprudenziali
i primi ad essere considerati come responsabili sono proprio gli esercenti gli
impianti. Anche la legge quadro nazionale, approvata solo dalla Camera nel
Luglio 2003, ed il Regolamento Regionale della Lombardia, approvato proprio in
data 7/10/2003, quindi recentissimo, pongono a carico degli esercenti gli
impianti tutta una serie di obblighi e di conseguenti responsabilità di grosso
peso, sicuramente più rilevanti rispetto a quanto posto a carico degli
sciatori.
L’intervento
di Luca Mezzadri, Segretario del Collegio regionale dei Maestri di Sci della
Regione Lombardia, ha sottolineato l’azione svolta dai Maestri di sci
nell’opera di sensibilizzazione agli allievi per far conoscere i concetti
legati al comportamento corretto da tenere in pista. Mezzadri ha poi analizzato
il Regolamento Regionale, mettendo in evidenza il fatto che, malgrado su alcuni
punti si sarebbe potuto far meglio, si tratta comunque di una buona legge che
contribuisce a fare chiarezza e a dare degli indirizzi comunque definiti.
Francesco
Gheza, per conto dell’Assessorato alla Protezione Civile della Provincia di
Brescia, ha presentato il progetto dell’Assessorato denominato “In montagna con
i piedi e con la testa” e teso, per l’inverno 2003/2004, a coinvolgere tutti i soggetti
operanti nel settore della sicurezza sulle piste da sci, nonché gli istituti
scolastici e le scuole di sci, in un’operazione di ampia divulgazione che tenda
soprattutto a rivalutare l’immagine della montagna e a stabilire un concetto di
relazione uomo/montagna/ambiente naturale.
Da
parte di tutti i relatori è stata ribadita la difficoltà nel voler incasellare
tutte le possibili cause di incidenti in montagna: ciò è praticamente
impossibile e il volerlo fare evidenzia una non chiara comprensione dell’ambiente
montano e sciistico.
Gli
interventi più rilevanti dei presenti possono essere così sintetizzati:
-
il Consigliere Regionale Germano Pezzoni ha messo in evidenza la capacità della Regione Lombardia di predisporre un
testo di legge ed un regolamento che, per quanto migliorabile, rappresenta un
primo passo verso la soluzione del problema legato alla gestione delle piste e
della sicurezza nelle stazioni di sci. Peraltro Germano Pezzoni si è assunto il
preciso impegno di operare all’interno del Consiglio Regionale al fine di
ottenere finanziamenti a favore delle società esercenti gli impianti per le
opere di messa in sicurezza delle piste;
-
Claudio Baldessari, direttore di Sport Invernali, ha criticato l’esistenza di
una legislazione varia e variabile da regione a regione. L’esempio portato di
uno sciatore che nel percorrere i quattro passi dolomitici si trova a sottostare a tre leggi diverse (quelle del
Trentino, dell’Alto Adige e del Veneto) dimostra chiaramente che forse si è
esagerato e che è necessario ribadire
che l’eccessiva burocratizzazione rischia di allontanare gli sciatori
dalle piste e di conseguenza di riportare ad uno spopolamento della montagna.
Ha concluso la serata l’intervento di
Ernesto Bassetti, che ha ribadito la necessità di trovare un giusto mezzo tra
le esigenze di sicurezza e quelle di fruizione della montagna e dei campi di
sci.
Al
termine della serata Giacomo Ducoli, Presidente del Panathlon Club di
Vallecamonica, ha ringraziato i presenti e gli sponsor della serata, la Banca
di Credito Cooperativo Camuna di Esine e il Caseificio Sociale di
Vallecamonica, dando l’appuntamento al 2004 per una nuova tavola rotonda.
Breno,
17 Ottobre 2003.