IPPODROMO S.SIRO DI MILANO: MONUMENTO NAZIONALE


Il Quartiere Ippico di San Siro di Milano è una enorme zona di grande importanza storica. Luogo molto appetibile per attività immobiliari.



L'articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: "La Repubblica tutela il paesaggio ed il patrimonio storico e artistico della nazione". Perchè un bene diventi patrimonio della nazione e cioè di tutti i cittadini il soprintendente, la Regione, la Provincia o il Comune, deve proporre al Ministero il vincolo del bene.



Tutte queste associazioni sentirono il bisogno di riunirsi per difendere gli ippodromi di Milano.
Associazione Gruppo Verde San Siro
WWF
Comitato per la difesa di San Siro
Amici della Terra
Associazione Parco Sud
ItaliaNostra.

Come fare?



Nel mese di giugno del 2002 in una assemblea pubblica si decise di rendere intoccabile tutta l'area degli ippodromi facendoli diventare "Monumento Nazionale". In Italia la maggior parte delle cose, immobili e mobili, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico sono protetti da una legge, la numero 1089 del 1° giugno del 1939.
ItaliaNostra chiese di preparare tutta la documentazione necessaria da sottoporre alla Soprintendenza per vincolare il Quartiere Ippico di San Siro.



Tale impegno diventò una ardua scommessa giacchè era la prima volta che in Italia si chiedeva di vincolare non un singolo edificio o una singola opera d'arte ma una intera zona così vasta e complessa: decine di immobili e di proprietari, strade, alberature, scuderie, piste, il tutto per 160 ettari (1.600.000 metri quadrati!!!!).



Attraversando i cancelli sembra di fare un salto nel tempo e nello spazio. Nel tempo, perché è come rivivere l'ambiente degli anni '20-'30 del secolo scorso; nello spazio perché sembra di non essere più nella città di Milano ma in una campagna inglese aperta. Il ritmo si rallenta e diventa quello dei cavalli, quello di un secolo fa.



Nel gennaio del 2004 la Soprintendenza Regionale della Lombardia ha vincolato: l'intero ippodromo del galoppo, la pista di allenamento di Trenno e tutte le scuderie al suo interno, alcune scuderie private come quella di Montel (attualmente di proprietà comunale), la strada alberata Centauro. Per adesso sono rimasti fuori del vincolo la pista di allenamento Maura e l'ippodromo del trotto. Si è evitato che nel tempo queste aree storiche potessero venire distrutte, modificate e occupate da nuovi edifici.



I cittadini sono riusciti a fare diventare Monumento Nazionale l'area dell'ippodromo di S.Siro.



Questo vincolo ha una doppia valenza ed importanza. Da una parte salvaguarda l'ippica e i luoghi dove a Milano questa si è svolta dalle sue origini. Dall'altra apre un nuovo modo di intendere i beni culturali: da questo momento bene culturale non sarà più solo una singola finestra, un balcone, un porticato, un edificio. Bene culturale potrà essere anche un insieme di elementi ed il suo contesto. Anche il contesto e i rapporti tra le parti potranno diventare monumento nazionale come gli elementi stessi.



Questa concezione può risultare ovvia: in realtà è un atteggiamento che si è acquisito dopo generazioni e non senza fatica. L'auspicio è che questo vincolo abbia aperto una strada di maggiore sensibilità e coraggio verso altre realtà storiche del Paese.