Curiosità sul pane e sui grissini

Pittura, scultura, fotografia e teatro:

l'arte racconta la storia del pane!

Per il piacere di saperlo.

Interessanti sono i quadri con il pane a soggetto biblico: "il Cenacolo!" in cui Cristo spartisce per l'ultima volta il pane con i suoi discepoli, "La moltiplicazione dei pani", "La caduta della manna del deserto" ed infine  la famosissima "Cena di Emmaus".

Nel Secolo XVII i fratelli Le Nain hanno mostrato i pani dei contadini francesi (le cosiddette "tourtes") nella tela intitolata "Famiglia di contadini in un interno", che mostra in primo piano il  capofamiglia mentre taglia il pane stretto contro il petto, con il vino e il sale posati sulla tavola. Raffaello ci offre a sua volta il ritratto della "Fornarina", la bella panettiera divenuta sua amante, per la verità un dipinto che, all'epoca, fece un certo scandalo. Poi il pane abbandona il ruolo illustrativo della semplice vita rurale per affermarsi come vero e proprio oggetto d'arte di tipo autonomo. Ad esempio, dopo Pablo  Picasso, é ancora Jean Hélion a presentare il pane da solo su una  semplice tovaglia.

Il pane della Valle di Susa

In Valle di Susa, quattro erano i tipi più diffusi: il "pan blanc" di frumento, il "barbarià", ordinario, con farina di segale e frumento, il "pan de bla", integrale, non lievitato e senza sale, cotto per oltre dieci ore, e il "Chalendal", confezionato a Natale, nero , di segale. Questi tipi di pane vengono gustati generalmente con salame o acciughe al verde.

Le diete e...il pane!

In testa ai luoghi comuni delle persone sovrappeso c'è indubbiamente il terrore del pane. Che fa ingrassare, certo, ma sempre meno dei crakers (50 grammi di crakers, infatti,  hanno 210 calorie circa, 50 grammi di pane "solo" 130).

Castello Bolognini a Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) : Il museo del pane

E’ allestito in cinque sale: nella prima sono presentati i cereali, materia prima per i diversi "pani" del mondo; nella seconda sala sono illustrate, in modo prevalentemente didattica, le fasi del ciclo "Grano-Farina-Pane", mentre la terza sala raccoglie oltre 500 forme di pani (pani veri) delle regioni italiane e di molti paesi europei ed extraeuropei. Nella quarta sala sono visibili le attrezzature per la produzione del pane e nell’ultima sala sono esposte le "grida", ovvero le tasse e le disposizioni governative emesse nel XVIII e XIX sec. e sono inoltre presenti composizioni di pani artistici realizzate da abili maestri panificatori.

 

Il pane è stato protagonista nella storia delle arti figurative per molti secoli: sculture e dipinti eseguiti con grande abilità da artisti italiani e stranieri, da Caravaggio a Magritte, hanno immortalato il pane come principe della tavola. L'iconografia piu' antica in cui si trova la prima riproduzione di una pagnotta risale all'antico Egitto. La storia del pane è descritta sulle pareti delle tombe e nei papiri e: negli affreschi della tomba del Faraone Ramsete è rappresentata la "panetteria regale". Nei secoli successivi, dai primi martiri cristiani fino alle contemporanee opere d'arte le immagini del pane nelle pitture, negli affreschi, nell'iconografia religiosa, sono importanti documenti, una vera e propria memoria storica attraverso la quale il prezioso alimento è stato trasmesso alle generazioni successive nelle sue infinite forme (tondo, ovale, a treccia e quadrato) che raccontano le abitudini e i riti legati al cibo quotidiano, diversi secondo le classi sociali e l'ambiente culturale. Così, di volta in volta il pane è simbolo di carità, di raffinatezza, di abbondanza, di bontà. Nel Seicento il pane è protagonista in molte nature morte, attraverso un'accurata ed attenta osservazione degli oggetti e dei cibi in esse raffigurate si scoprono con facilità cambiamenti sociali ed economici dovuti alle espansioni coloniali. Come in quella del pittore olandese Pieter Claesz del 1633, in cui il soffice pane bianco appoggiato sulla tovaglia di fiandra in compagnia di bicchieri di cristallo, del limone e delle ostriche da l'idea di una società ricca e raffinata mentre, ad esempio, sulla tavola della "cena di Emmaus del grande pittore lombardo Caravaggio, compare un pane scuro di frumento e di segale ed altrettanto scuro, di pasta dura, come quasi sempre il pane della povera gente, è quello che compare nel "Mangiafagioli" del pittore bolognese Annibale Carracci. Tornando ai nostri tempi anche il grande pittore surrealista Renè Magritte ne " La leggenda dorata" ha immortalato le baguettes che diventano grandi navi spaziali in una viaggio fantastico; e sempre alla baguette si è ispirato anche Man Ray, fotografo ed artista americano che nel 1958 ha dipinti di blu due pani per l'opera "Pane dipinto" esposta alla Galleria d'Arte di Sidney. Anche la fotografia ha celebrato il pane; le due prime fotografie a colori realizzate da Lumiére sono "il pasto del contadino", in cui una donna taglia da una grossa pagnotta una fetta da bagnare nella zuppa, e "l'uomo con la pipa", dove un vecchio é appoggiato ad una tavola di legno bianco sulla quale ci sono una pagnotta già tagliata per metà, un coltello, una bottiglia di vino rosso e una bottiglia. Non ultimo il teatro. Per Peter Schumann, fondatore ed animatore del "Bread and puppet theatre, è indispensabile, durante durante lo spettacolo la presenza fisica del pane a simboleggiare la comunione tra attori e spettatori: morale: il teatro  è necessario all'uomo come lo è il pane!

Il pane è raffermo? Non gettatelo! 

Nessun buongustaio può resistere alla tentazione delle specialità fragranti e profumate appena sfornate! Che fare allora con il pane raffermo ed iresti del giorno prima? Il pane a base di frumento è particolarmente ricercato. Con il pangrattato è infatti possibile impanare le cotolette e preparare il ripieno dello Strudel di mele. Per non parlare dei canederli e delle minestre, specialità anch'esse a base di pane. Ma accanto a questi utilizzi, tutto sommato tradizionali, ci sono moltissimi altri piatti che possono arricchire la Vostra lista di specialità. Ecco un piccolo estratto dalla nostra collezione di ricette.

Torta di pane Ingredienti: 100 g. di pane di segale o integrale, 2 tazze di vino, 2 cucchiai di rum, 100 g. di mandorle, 50 g. di cedro candito, 1/2 cucchiaino di garofano in polvere, 1 cucchiaino di cannella in polvere, 100 g. di cioccolato al latte, 150 g. di zucchero, 1 bustina di zucchero vanigliato, 6 uova, burro per oliare lo stampo, pangrattato per cospargere lo stampo. Preparazione: far ammorbidire il pane nella miscela di vino e rum per circa 30 minuti. Incorporarvi le mandorle grattugiate, il cedro tagliato a piccoli pezzi e le polveri di cannella e garofano. Aggiungere, impastando con cura, il cioccolato tiepido, lo zucchero, lo zucchero vanigliato ed i tuorli d'uova. Incorporare con delicatezza nella pasta l'albume montato a neve. Ungere lo stampo e cospargerlo con il pangrattato. Allargare la pasta nello stampo e cuocere in forno preriscaldato per circa 45 minuti a 200 gradi. Lasciar raffreddare ed eventualmente farcire con marmellata.

Dolce di pane, latte e uova Ingredienti: 8 panini integrali, 1 uovo, 3-4 mele dure e aspre, 1/2 l. di latte, zucchero, 100 g. di uva passa, burro per oliare lo stampo Preparazione: sbucciare le mele, levare il torsolo, tagliarle in dischi sottili ed aggiungervi zucchero ed uva passa. Tagliare poi il pane integrale a dischi e separare albume e tuorlo d'uovo. Sbattere bene quest'ultimo aggiungendovi il latte ed intingervi i dischi di pane. Posare nello stampo i dischi di pane e quelli di mela a strati sovrapposti. Montare l'albume a neve, incorporarvi lo zucchero e allargarlo come ultimo strato sul dolce. Cuocere in forno preriscaldato per circa 30 minuti a 200 gradi.

Zuppa di pane Ingredienti: 1 cipolla piccola, 1 mazzo di erbe aromatiche, 30 g. di burro, 200 g. di resti di pane nero ammorbidito in acqua, 1 l. di brodo di carne, sale, pepe, zucchero, 1 bicchiere di vino rosso secco, erba cipollina Preparazione: tagliuzzare finemente la cipolla e tagliare le erbe aromatiche a dadini. Far soffriggere cipolla ed erbe nel burro, aggiungervi il pane e versarvi il brodo di carne. Cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti con l'aggiunta di spezie. Dopo aver passato al setaccio la minestra, ingentilirla con l'aggiunta di vino rosso. Cospargere la zuppa con erba con erba cipollina e servire in tavola.

Ribollita Ingredienti: 500 gr. di pane integrale raffermo, 150 gr. di fagioli bianchi secchi, 250 gr. di pomodori maturi, 1 cipolla, 2 spicchi d'aglio, 1 gambo di sedano, 1 carota, 1/2 verza, 1 patata, alcuni rametti di prezzemolo, timo, olio, sale, peperoncino rosso in polvere. Tipico piatto della tradizione toscana. Preparate una buona zuppa di fagioli lasciandoli prima in ammollo per almeno 12 ore, quindi scolateli e lessateli in acqua nuova con fuoco basso e pentola coperta. Nel frattempo insaporite in un tegame con dell'olio la cipolla, la carota, il sedano affettati e l'aglio schiacciato. Uniteci i pomodori spellati, il peperoncino e il timo e dopo almeno 5 minuti di cottura, anche la patata tagliata a dadini e la verza affettata in modo sottile. Cuocete quindi a fiamma bassa aggiungendo poca acqua; unite anche i fagioli lessati e passati con la loro acqua di cottura e aggiustate di sale poco prima di ritirare dal fuoco, dopo circa 15 minuti di cottura. Nel frattempo disponete in un capace tegame di coccio due strati di sottili fette di pane e quindi versateci sopra la zuppa. Fate quindi altri due strati di pane e coprite ancora con la minestra. A questo punto avrete ottenuto un ottima zuppa. La Ribollita vera e propria la preparerete il giorno dopo mettendo il tegame a fuoco bassissimo, aggiungendo nel centro, facendo un foro dell'olio di oliva e facendo bollire molto lentamente


Il pane della ricerca

Una manifestazione che si rinnova ogni anno, un piccolo ma complesso contributo organizzativo che i panificatori offrono sempre con gioia alla Fondazione per la Ricerca sul cancro di Candiolo. Perché da sempre, il pane è vita!


Tradizione e cultura artigiana del pane

Il pane, alimento base da sempre della nostra alimentazione, ha poi trovato nella provincia di Torino il luogo  piu' adatto dove radicare una tradizione forte, dalle specialità uniche ed inconfondibili, sia nella forma che nel gusto, dando così origine ad una tradizione panaria straordinaria e ricca di significati, che si è imposta grazie alla professionalità dei nostri maestri fornai.


Il pane artistico

Composizione, impasto, modellazione, cottura e completamento: il pane artistico riesce a coniugare la buona creatività manuale alla professionalità di mestiere. Tanta passione e altrettanta esperienza produttiva fanno nascere varie e vere forme d'arte  assolutamente uniche.

La "Festa del Pane

Tradizionale appuntamento annuale, che cade normalmente nel mese di maggio, di incontro con i consumatori, in particolare i bambini, per onorare degnamente il prodotto pane e far conoscere, in un clima simpaticamente festaiolo, le infinite varietà di prodotto, sempre uguale e sempre diverso, che l'arte panaria è in grado di sfornare ogni giorno sulle mense degli italiani.

Simpatici....incontri!

Durante i molteplici momenti dimostrativi ed espositivi che l'Associazione Panificatori della provincia di Torino organizza e gestisce ovunque sul territorio della nostra Regione (e qualche volta anche al di fuori dei confini regionali!) può succedere che, in modo del tutto casuale, si possano fare incontri inaspettati ma assai graditi. Ad esempio, nella foto qui sopra, il simpatico incontro con l'ex Ministro Siniscalco in occasione della festa del pane di Savigliano, in provincia di Cuneo!