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1946 - 2006: sessanta anni di vita associativa

SESSANTA ANNI FA NASCEVA L'ODIERNA ASSOCIAZIONE PANIFICATORI!

La storia dell' Associazione Artigiana Panificatori della Provincia di Torino affonda le sue radici nella corporazione medioevale che riuniva i panificatori della città di Torino. Nei secoli dell'età moderna la corporazione si fregiava del titolo di Università dei panatari e usufruiva di Statuti riconosciuti dai Sovrani sabaudi. Essa era la controparte ogni qualvolta era necessario stabilire il calmiere del prezzo del pane o, come allora si indicava, la tassa del pane, così come quando si stabilivano le norme che regolavano la produzione del pane e i patti di lavoro. I calmieri erano calcolati sulla base di precisi computi, risultato di prove di panificazione, cioè la produzione di pane con il controllo di tutte le fasi e l'accertamento dei relativi costi, che servivano di base per i calmieri anche per lungo tempo, almeno sino a quando non si rilevassero modificazioni importanti o nelle tecniche di lavorazione o nei tipi di pane prodotti. NelI'Archivio storico della Città di Torino sono conservati i verbali delle prove di panificazione del 1580, del 1679, del 1798 e del 1844, che testimoniano la partecipazioni dei sindaci dell'Università dei panatari di Torino. Neppure gli anni della dominazione francese portarono alla scomparsa della corporazione dei panificatori, tanto che i suoi sindaci erano ufficialmente riconosciuti dai sindaci francesi della città, sempre per la necessità di concordare i prezzi del pane. Nel corso dei secoli venne affiancandosi la Confraternita di Sant'Onorato, il patrono dei panificatori torinesi, con 1'emanazione di apposite bolle pontificie per il riconoscimento canonico. Nel Seicento i panificatori torinesi edificarono un loro altare nel Duomo di Torino, il primo della navata sinistra che tutt' oggi è frequentato in occasione della ricorrenza patronale. Nel corso dell'Ottocento la denominazione della corporazione mutò alcune volte, con la più nota Unione, ma con una continuità senza interruzioni. Anche durante il ventenni o della dittatura fascista i panificatori torinesi furono in grado di continuare a riunirsi al di fuori delle organizzazioni uniche del regime, ritrovandosi nel nome di una loro Cooperativa, che fra l'altro acquisì la proprietà della sede sociale nel 1924, che assunse col tempo la denominazione di SAPAC, tuttora esistente e operante. Nel 1945, poche settimane dopo la cessazione delle ostilità, furono approvati gli Statuti della odierna Associazione dei panificatori, aggiornati via via alla luce delle norme vigenti, che risulta essa una delle prime, se non la prima organizzazione sindacale di categoria ricostituita dopo la guerra. Del resto i problemi alimentari di quegli anni, con la scarsità appunto del pane, richiedevano la rappresentanza della categoria. Una delle caratteristiche dell'Associazione dei panificatori torinesi è stata quella di risultare organizzazione unitaria, senza ritrovarsi nelle divisioni che quasi tutte le altre organizzazioni di categoria hanno subito nella seconda metà del Novecento!