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CARCINOMA MAMMARIO OCCULTO

Dr. Gian Paolo Andreoletti, Specialista in Oncologia, Giornalista scientifico, Bergamo

 

 

DEFINIZIONE

Si definisce carcinoma mammario "occulto" un carcinoma mammario che si presenta con metastasi ai linfonodi ascellari, ma senza evidenza clinica o strumentale di neoplasia primitiva della mammella.

I carcinomi occulti sono rari: Essi costituiscono meno dell’1% delle neoplasie mammarie.

Come si evince dalla definizione, i carcinomi mammari occulti si manifestano clinicamente con tumefazioni linfoghiandolari ascellari, senza che siano palpabili noduli sospetti in sede mammaria e senza che si evidenzino focolai tumorali primitivi mammari alle indagini diagnostiche strumentali.

 

 

ISTOLOGIA

Da un punto di vista istologico, in assenza di tumore primitivo evidente, la diagnosi di carcinoma mammario metastatico a livello dei linfonodi ascellari può presentare alcune e difficoltà. Ciò accade in particolare quando la metastasi linfoghiandolare si manifesti con cellule singole dal citoplasma apocrino, potendo simulare altre patologie neoplastiche non mammarie, come ad esempio il melanoma.

 

 

TERAPIA

In caso di metastasi linfonodali ascellari da neoplasia epiteliale maligna mammaria, senza evidenza di carcinoma mammario primitivo, la mastectomia non viene considerata generalmente un trattamento corretto. Si suggerisce invece la dissezione linfonodale completa dell’ascella (linfoadenectomia ascellare completa), seguita dalla radioterapia (dose complessiva di 60 Gy) sulla mammella omolaterale. Successivamente si applica una chemioterapia adiuvante (in genere utilizzando l’associazione ciclofosfamide, metotrexate e fluorouracile, CMF), seguita, in caso di positività per i recettori ormonali, da endocrinoterapia adiuvante con tamoxifene (dose di 20 milligrammi al giorno, da proseguire per 5 anni).

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

 

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