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MICROCALCIFICAZIONI E CARCINOMA MAMMARIO
Dr. Gian Paolo Andreoletti, specialista in Oncologia, Giornalista scientifico, Bergamo
LA PAZIENTE
Donna di 53 anni, coniugata con tre figli, ex-infermiera, senza precedenti anamnestici di rilievo. Non familiarità per neoplasie mammarie. Ha eseguito venti giorni prima una mammografia di screening (lultima indagine mammografica, risalente a tre anni prima, aveva evidenziato semplicemente un quadro di mastopatia fibrocistica, senza immagini di significato sospetto). Palpazione mammaria negativa
IL REPERTO STRUMENTALE
Lindagine mammografia evidenzia, in corrispondenza del quadrante superiore esterno della mammella sinistra, un gruppo di numerose fini microcalcificazioni, di aspetto variabile, alcune granulari, altre ad aspetto irregolarmente ramificato. Non si segnalano immagini riferibili ad opacità nodulari o distorsioni parenchimali
LA DIAGNOSI
Lesame istologico dopo intervento chirurgico di quadrantectomia con linfoadenectomia ascellare rivela la presenza di un carcinoma duttale infiltrante della mammella sinistra, senza interessamento linfonodale ascellare (T1N0M0)
COMMENTO
Le microcalcificazioni (calcificazioni di diametro uguale o inferiore a 0,5 millimetri) sono frequentemente lunico segno mammografico della presenza di una neoplasia. Sono presenti in circa il 20% di tutti i carcinoma e nel 40-50% dei carcinomi scoperti in fase preclinica (cioè non palpabili). Le microcalcificazioni più tipicamente di significato maligno sono quelle di aspetto irregolare e/o ramificato; quelle regolarmente tondeggianti o anulari non sono invece patognomoniche di patologia maligna, ma sono anzi generalmente correlate con una patologia benigna. Altri parametri suggestivi di malignità delle microcalcificazioni sono il numero totale superiore a 15-20, il numero per centimetro quadrato superiore a 10, il numero multiplo dei focolai.
Tipiche delle lesioni benigne sono invece le calcificazioni più grosse, del diametro superiore a 0,5 millimetri; esse sono di frequente riscontro nelle galattoforiti o in presenza di cisti calcifiche o fibroadenomi ed il loro reperto mammografico non deve suscitare ingiustificati allarmismi nel medico e nella paziente.
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