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COMPLICANZE POST-CHIRURGICHE NELLE PAZIENTI OPERATE PER CARCINOMA MAMMARIO

Dr. Gian Paolo Andreoletti, specialista in Oncologia, Giornalista scientifico, Bergamo

 

 

Il carcinoma mammario è oggi nella gran parte dei casi diagnosticato, grazie alla maggiore informazione ed educazione sanitaria delle donne, ai programmi di screening via via più diffusi su tutto il territorio nazionale e alla sempre più crescente consapevolezza dei medici, in uno stadio in cui la malattia presenta clinicamente una diffusione loco-regionale, senza apparenti localizzazioni metastatiche a distanza, che controindicherebbero un intervento chirurgico e consentirebbero unicamente l’attuazione di un trattamento sistemico chemio e/o ormonoterapico. Abitualmente quindi, alla diagnosi di carcinoma della mammella, segue un intervento chirurgico, più o meno esteso o mutilante a seconda delle dimensioni, delle caratteristiche e del grado di infiltrazione della neoplasia.

E’ esperienza comune di ciascun medico di medicina generale il dover confrontarsi nella quotidiana attività clinica con i piccoli o grossi problemi fisici (oltre che naturalmente psicologici) connessi inevitabilmente con un intervento chirurgico per cancro mammario.

 

Tipi di intervento chirurgico nel carcinoma mammario

 

Complicanze acute post- chirurgiche

 

Complicanze croniche post-chirurgiche

 

 

Programma di riabilitazione post- chirurgica

Una corretta terapia motoria impostata dopo l’intervento chirurgico è in grado, come detto, di ridurre l’incidenza e l’entità dell’edema, di ridurre i blocchi articolari scapolo-omerali, di ridurre le flogosi locali, di stimolare il sistema circolatorio e linfatico a raggiungere un nuovo equilibrio.

Illustreremo in questo paragrafo una serie di quattordici esercizi (figura a e figura b), utili per consentire alla donna un adeguato recupero funzionale. Tutti gli esercizi andrebbero ripetuti più volte al giorno per pochi minuti, con lentezza, concentrazione, armonia e ricerca della simmetria, seguendo il ritmo del respiro. I primi tre esercizi possono essere eseguiti già dal primo giorno dopo l’intervento; gradualmente si può poi passare agli esercizi successivi, ripetendoli sistematicamente fino al recupero totale della funzionalità. Occorre sottolineare che il trattamento va continuato con insistenza anche per tutto il periodo di una eventuale terapia radiante.

 

Conclusioni

La paziente sottoposta ad intervento, anche conservativo, per carcinoma della mammella, va incontro spesso a piccole o grandi complicanze post-chirurgiche, legate soprattutto (anche se non solo) alla dissezione ascellare. Solo un precoce, attento e appropriato trattamento riabilitativo è in grado di assicurare alla donna operata una ripresa funzionale soddisfacente, limitando fortemente i danni permanenti, che un intervento chirurgico in sedi critiche quasi inevitabilmente comporta.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

 

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