I calzaturieri del Fermano parlano di "cauto ottimismo" in riferimento
all'attuale situazione della produzione della scarpa. Il dopo Micam (la fiera di Milano)
deve dare ancora una risposta sul mercato reale nonostante la grande affluenza dei
visitatori alla stessa Fiera.
Intanto gli imprenditori del settore guardano con curiosità ed aspettativa alla grande
kermesse che si aprirà domani: il Congresso internazionale dei tecnici calzaturieri.
«C'è grande attesa per questo momento internazionale che sarà una notevole cassa di
risonanza per tutto il distretto» dichiara il presidente dell'Unione industriali del
Fermano. Si parlerà, in quell'occasione, anche del modo di commercializzare il prodotto
attraverso Internet.
Ma il modello di commercio elettronico applicato alla rete distributiva dell'industria
calzaturiera trova nel Fermano molte perplessità, anche se nella maggioranza sono pronti
ad adeguarsi alle nuove tecnologie. Le aziende del distretto calzaturiero locale hanno in
media da 12 a 13 addetti.
Il loro è il cosiddetto "modello di sviluppo marchigiano" che ha il suo zoccolo
duro nella piccola e media impresa artigianale. La forza del prodotto di queste aziende
sta - come è confermato anche dalle numerose ditte che lavorano per le grandi firme della
moda (Fiorucci, Versace, Trussardi, Kalvin Klein e Prada per citarne alcuni) - proprio
nella qualità nella peculiarità di avere una grossa capacità di flessibilità
produttiva. «Chiaramente su queste basi proprio per la differenza di tipologia dalle
altre zone di produzione mondiali anche il Fermano dovrà trovare una propria via per
adeguarsi alle innovazioni tecnologiche» afferma un noto calzaturiero. Una piccola
percentuale di imprenditori usa già, nella zona, il sito Internet per proporsi in rete,
ma i risultati sono ancora troppo modesti per parlare di commercio elettronico se non di
"calzatura in rete" anche se a detta degli operatori una diversa visibilità
della produzione locale porterebbe lontana questa crisi latente.
Ad essere maggiormente interessati al momento convegnistico che comincia domani sono
sicuramente le aziende componentistiche. Sono cioè i tacchifici, i suolifici, formifici e
quant'altro.
A loro l'onere di tradurre in termine di produzione locale quello che sono le novità
tecnologiche che emergeranno dal Congresso La componentisca è il secondo comparto per
numero di aziende nel Fermano ed è un comparto che non risente della crisi.
Un folto gruppo di figuranti con tamburini e sbandieratori delle Rievocazioni storiche
del territorio ha fatto da cornice alla prima serata del "dopo congresso"
internazionale dei Tecnici calzaturieri che si sta svolgendo a Fermo, dimostrando anche
che una sinergia tra enti pubblici e forze economico-sociali può essere molto utile
all'immagine della città.
I Priori, i cavalieri, le dame, i musici, gli armigeri della Cavalcata dell'Assunta di
Fermo, della Contesa del Secchio di Sant'Elpidio a Mare, del Torneo Cavalleresco di San
Clementino - tutti sodalizi basati sul volontariato - hanno dato prova di un grandissimo
amore verso il territorio esibendosi e sflilando tra piazza del Popolo e via Mazzini (sede
del Teatro dell'Aquila) con gli abiti delle proprie rievocazioni. L'atmosfera era
veramente d'effetto ed i partecipanti al convegno (arrivano da venti nazioni) hanno
apprezzato applaudendo a lungo. Lo spettacolo ha avuto luogo durante e dopo il buffet
offerto ai convegnisti in piazza del Popolo. La cena era particolare perché composta da
prodotti tipici locali.
Molto apprezzata dagli ospiti del convegno è stata anche la rappresentazione al Teatro
dell'Aquila della farsa in un atto di Domenico Piccinni e musicata da Gaspare Spontini
"l'Eroismo Ridicolo. La revisione sulle fonti principali è stata di Roberto De
Simone". A suonare la bellissima di Spontini è stata l'Orchestra Filarmonica
Marchigiana. Applausi a scena aperta hanno caratterizzato diversi momenti dello
spettacolo. L'Eroismo Ridicolo è una delle pagine giovanili di Spontini e gli interpreti,
l'altra sera, l'hanno resa al pubblico nella sua unicità. L'opera è stata replicata ieri
sera.
Intanto oggi continuano gli appuntamenti congressuali per i 480 tecnici della calzatura
presenti a Fermo. Tra i congressisti vi è una forte presenza di francesi, seguiti dai
tedeschi, dagli spagnoli e dai portoghesi. Gli italiani sono circa 200. Il prossimo
Congresso UITIC, è stato detto ieri mattina, si terrà in Ungheria nel 2001 in una città
ancora da definire. Oggi, tra l'altro, si parlerà anche di distribuzione del prodotto
calzaturiero, un argomento che interessa particolarmente gli imprenditore del Distretto
fermano. «E' necessaria una maggiore visibilità del nostro prodotto sul mercato
globale» dicono molti industriali locali.
Un nuovo collegamento aereo diretto verso la Romania per dare nuove opportunità alla
struttura imprenditoriale locale verrà attivato dal primo novembre dall'aeroporto di
Ancona - Falconara. A presentare l'iniziativa che va sotto il nome di "Progetto per
l'internazionalizzazione del distretto calzaturiero del Fermano" sono stati, ieri
mattina, il presidente dell'Aerdorica (società che gestisce l'aeroporto di Falconara),
Carlo Amicucci, il rappresentante della Tarom (la compagnia di bandiera romena) Bruno
Tercatin, il sindaco di Fermo, Ettore Fedeli ed il presidente dell'Unione Industriali del
Fermano, Roberto Vallasciani. «Negli ultimi anni il tessuto imprenditoriale marchigiano -
ha affermato il presidente dell'Aerdorica - si è orientato enormemente verso i mercati
esteri e quelli dell'Est europeo. La Romania, in particolare, rappresenta per la nostra
regione e per i nostri operatori economici un partner commerciale in costante aumento. Gli
scali che saranno collegati direttamente sono gli aeroporti di Arad e Bucarest, che
rientrano in un'aerea di specializzazione economica in cui si concentrano realtà
aziendali operanti nei segmenti delle calzature e dell'abbigliamento in località come
Timisoara ed Oradea». La realizzazione del nuovo collegamento ha avuto tempi brevissimi
di attuazione ed è stata compiuta, come ha precisato Amicucci, grazie agli sforzi
congiunti della Confindustria Marche, dell'Unione Industriali del Fermano e
dell'Aerdorica. Il nuovo volo (pomeridiano) operato dal tour operator internazionale
Valsole Viaggi e Turismo sarà attivo settimanalmente tutti i lunedì e venerdì.
Utilizzerà aremobili Boeing 737-300 di nuova costruzione con circa 130 posti disponibili
(20 in classe Club e 107 in classe economica) a tariffe, è stato spiegato, molto
vantaggiose (un biglietto costa intorno al mezzo milione). Il sindaco di Fermo ha
sottolineato come la realtà territoriale imprenditoriale abbia da tempo dato alla zona
una dimensione internazionale. «Il nuovo collegamento aereo con la Romania - ha sostenuto
Fedeli - cerca di rispondere alla domanda di oltre 100 imprenditori del Fermano che stanno
rapportandosi con la Romania». Tra l'altro qualche tempo fa è stato sottoscritto
localmente un protocollo d'intesa con l'ambasciata romena in Italia. Fedeli, in
riferimento al nuovo collegamento, ha anche parlato del fenomeno della delocalizzazione
delle imprese. «E' un discorso che va valutato ed approfondito e non demonizzato» ha
dichiarato. Proprio sull'argomento è intervenuto anche Roberto Vallasciani: «Ponendo
degli ostacoli infrastrutturali non è che si riesce a frenare la delocalizzazione - ha
detto -. L'impresa è costretta spesso a delocalizzare per restare sul mercato
internazionale e anche per salvare la produzione sul proprio territorio».
Il distretto industriale del fermano