chiesaangeli03.1.jpg (33172 byte)Chiesa del ANGELI CUSTODI, opera del fermano Giambattista Carducci (1871).

Elegante portale; nella lunetta altorilievo dell'Angelo Custode, di Emidio Paci di Ascoli.

Facciata con decorazioni particolari del Carducci che richiamano lo stile neoclassico.


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Interno
(foto in basso): particolare tecnica costruttiva della cupola con volta in legno, anch'essa del Carducci.

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    CHIESA DEL CARMINE.
   In questo posto fu costruita pochi anni dopo il 1341 una chiesetta gotica con il nome di Santa Maria Novella della Carità dalla Confraternita laico-religiosa della Fraternità (a cui aderivano le famiglie più in vista della contrada). carmine01.1.jpg (16647 byte)
   Nel 1491 si insediano i Carmelitani che costruiscono una nuova chiesa, molto più grande, sopra alla vecchia, dedicandola alla Madonna del Carmine, e nello stesso anno costruirono alla sua sinistra l'attiguo convento (oggi Università e Conservatorio), ampliando e incrporando preeistenti edifici di proprietà della chiesa di S. Maria Novella della Carità.
    Nel retro dell'altare dell'attuale Chiesa del Carmine è ancora visibile la parte absidale della precedente chiesetta gotica.
    Rimaneggiata nel 1688, nel 1794 (da Pietro Augustoni) e nel 1854, la Chiesa del Carmine fu decorata nel 1930 da Luigi Bracalenti e riaperta al culto nel 1973 dopo il rifacimento del pavimento in cotto e l'eliminazione degli altari laterali.

    Facciata in laterizio e lesene, ampie volute raccordano l'attico con le ali; interno a pianta basilicale con tre navate divise da possenti colonne.
   
    A destra, dietro al Monte di Pietà: ex Ospedale di Santa Maria Novella della Carità, aperto dalla Fraternità nel 1341 (assieme all'oratorio poi diventato Monte di pietà).
    In seguito fu sede di un "Conservatorio per Proietti", cioè di bambini abbandonati; ancora oggi è ben visibile la finestra con la "routa dei proietti" (recentemente resaturata dal Rotary Club) che consentiva di abbandonare in modo anonimo i neonati indesiderati; più recentemente vi è stato sistemato il brefotrofio. Tra le due guerre mondiali è stato sede di una caserma dell'Aeronautica militare.
   
    Dal 1946
ospita una Scuola Professionale privata e un Collegio gestito dall'Opera Artigianelli del Sacro Cuore Don Ricci fondata dal fermano Don Ernesto Ricci (1887 - 1950) la cui salma riposa nella chiesa del Carmine.montedipieta1.1.jpg (24039 byte)

    Tra il collegio e la duecentesca Torre Matteucci (in origine di proprietà della Fraternità), stona con il contesto la facciata (in mattoni lucidi color rosso e balaustra in marmo bianco) della sede principale della Cassa di Risparmio di Fermo, ricavata nel 1950 con la trasformazione e incorporazione della chiesa di Santa Teresa e dell'attiguo settecentesco palazzo Matteucci.
   
All'interno dell'Istituto, però, è conservato un busto di un imperatore romano, probabilmente Tiberio. Nei sotterranei si scorgono i resti (tratti di mura con pilastri e nicchie) dell'antico Teatro romano di Fermo, sopra il quale fu costruita la chiesa di S. Teresa, palazzo e torre Matteucci.


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Facciata dell'ex MONTE DI PIETÀ.

L'edificio fu costruito nel 1341 dalla Confraternita della Fraternità e ospitava l'Oratorio della Fraternità.

Verso la fine del Quattrocento divenne Monte di pietà.

Oggi appartiene all'attiguo collegio Artigianelli e ospita un presepio monumentale permanente.

Portale e bifora in stile veneziano; nella lunetta: Madonna della Misericordia, recentemente restaurata assieme alla facciata grazie al locale Rotary club.

   


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