S. AGOSTINO, chiesa romanico-gotica, costruita verso la metà
del Duecento, sopraelevata ed ingrandita nel 1360 con l'aggiunta del
campanile (restaurato nel 1145), subì modifiche nel 1716 e nel 1738.
Nel 1808 al suo interno si accamparono le truppe napoleoniche; con
l'unità d'Italia passò al Demanio, quindi al Comune; nel 1932 subì una profonda
ristrutturazione necessaria per il pericolo di crolli.
La facciata principale è quella prospicente il convento dei P.P.
Agostiniani (oggi sede dell'Istituto Industriale Montani, vedi foto in basso); l'originale
scalinata a ventaglio fu sostituita con l'attuale a due rampe. Oggi l'ingresso è dalla
parte della fiancata su largo Alvaro Valentini (già XXI settembre, c.d.
"piazzetta", foto a lato).
Interno a croce latina e ad una navata;
presibiterio con due cappelle con numerosi affreschi dei sec XIII - XV;
abside con coro ligneo settecentesco.
Ad un metro da terra sulla facciata della massiccia torre c'è una
iscrizione che ricorda una importante vittoria riportata nel 1348 a Porto d'Ascoli dai
fermani sugli ascolani che, nonostante i divieti, avevano eretto una rocca in sfida
a Fermo, che aveva il dominio sul litorale dal fiume Potenza al Tronto. Tredici ascolani
furono impiccati ai merli della rocca e due pietre della fortezza furono portate a Fermo
come trofeo di guerra.
Immagine a destra: portale laterale della chiesa di Sant'Agostino (oggi utilizzato come ingresso principale) ornato da un fregio in laterizio che chiude una fila di archetti pensili trilobati (metà del Quattrocento).
Chiesa di S. Agostino: interno;
Pittore marchigiano;
sec. XIV;
Nascità di Gesù
Adiacente alla chiesa: CAPPELLA DELLA SACRA SPINA. La preziosa reliqua fu donata dal 1274 dal figlio del re di Francia, Luigi IX (Filippo l'Ardito) al Beato Clemente Briotti di S. Elpidio. La Sacra Spina è posta entro un reliquiario sbalzato in argento dorato adornata da un piccolo Cristo, una Croce, tempietto e due cherubini; in un'urna di vetro cilindrica c'è la Spina (lunga 4 cm) intrisa di sangue raggrumato nella punta.
Il complesso edilizio degli
Agostiniani, il più grande di Fermo:
in alto a destra la chiesa vista dalla facciata
principale;
a sinistra il convento: dal 1866 ospita l'I.T.I.S. "Montani"
Accanto a S. Agostino: ORATORIO DI SANTA
MONICA, eretto nel 1425 come chiesa dedicata a San Giovanni
Battista; passò nel 1623 alla Confraternita di Santa Monica che nel 1825 ne divenne
proprietaria. Restaurato nel 1935 e nel 1997.
Tetto a capanna; facciata con monofore gotiche, fregio di archetti pensili trilobati con
scodelle e statuine maiolicate (immagine in basso).
Interno: volta a crociera divisa a
costoloni con allegorie della Giustizia, Prudenza, Temperanza, Fortezza, Speranza e
Carità. Crocefisso ligeno del '400.
Numerosi affreschi risalenti alla prima metà del '400
in stile gotico, attribuiti a Pietro Di Domenico da Montepulciano (tranne
la Madonna col Bambino, di un pittore marchigiano).
Banchetto di Erode (con porticati gotici)
Benedizione del precurose San Giovanni rinchiuso in carcere
A sinistra: Vergine col Bambino.
In basso: Ispirazione del Vangelo Giovanneo con
raffigurazione dell'isola di Patmos con San Giovanni che comincia a scrivere il suo
Vangelo; nello sfondo mare solcato da Caravelle.