SAN PIETRO costruita nel 1251 dai Monaci Farfensi.

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Rimaneggiata nel 1490, nel 1680,nel 1869 e nel 1927.

Esterno in laterizio.

Torre
cubica adorna di quattro bifore.

Portale
romanico del sec. XIII.

Interno
(foto a destra): a tre navate; decorazioni che richiamano chiese fiorentine.

Volte a crociera azzurrate
(foto in basso).

Nella canonica: resti di chiostro farfense ad arcate a tutto sesto.

 

 


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misericordia01.1.jpg (29898 byte)sinistra: MADONNA DELLA MISERICORDIA costruita nel 1901 in stile rinascimentale dall'ing. Eugenio Fagioli, facciata in pietra del Furlo e interno a corce latina.

A sinistra entrando: tomba di Paola Renata Carboni, giovane fermana, per la quale è stata iniziata una causa di beatificazione. Annesso convento (che ospitava un collegio per studenti) dei Padri Agostinani Scalzi.

    Per sconfiggere la peste, nel 1399 fu costruita in capo alla Piazza San Martino (odierna Piazza del Popolo)  una cappella votiva nella quale si venerava una immagine della Madonna della Misericordia riprodotta in un affresco gotico-bizantino, chiesetta affidata alle cure dei Padri Apostoliti che dalla fine del Quattrocento avevano sede nell'attiguo convento (attuali uffici del comune in via Mazzini).
    Nel corso del Cinquecento per costruire il Palazzo dei Governatori (iniziato da Oliverotto Euffreducci nel 1502 e completato una trentina d'anni più tardi, attuale ala del palazzo del comune che si affaccia sulla Piazza), tale cappella fu demolita (anzi, per essere precisi essa fu incorporata nella nuova costruzione e di essa oggi si ammirano soltanto i tre archetti del loggiato che ornava la facciata, all'interno del piano terra del comune: zona davanti al nuovo ascensore). Gli Apostoliti si trasferirono nel nuovo convento (attuale convento delle monache del Bambin Gesù e annessa Chiesetta di S. Croce).
    Così nel 1577 si edificò un'altra Cappella, sempore col Titolo di Madonna della Misericordia in prossimità dell'allora esistente Porta San Marco, (detta anche Porta della Pesa), situata grosso modo tra l'attuale biennio e le officine dell'Itis "Montani").

padremarchionni1.jpg (8047 byte)   I PADRI AGOSTINIANI SCALZI sono giunti in Italia dopo la riforma dell'ordine Agostiniano e si stabilirono a Fermo presso la chiesa rurale del SS Crocefisso di Salette nel 1614. Nel 1625 decisero di trasfersi nel piccolo oratorio della Misercordia, vi costruirono nel 1745 il Tempio e l'annesso Convento, trasportandovi la venerata immagine che nel frattempo era stata conservata in una chiesa dell'Ordine dei Cavalieri di Malta (Chiesa di San Giacomo), e vi rimasero fino al 1860, quando fu soppresso l'Ordine.
    Dopo la soppressione e le espropriazioni operate dai piemontesi, nell'orto del convento abbandonato vennero costruite le officine dell'Istituto Industriale, traslocate più tardi nell'attuale sede. Sullo spazio della vecchia chiesa diroccata sorsero nel 1890 le odierne Carceri giudiziarie; poi nel 1901 fu costruita l'attuale chiesa della Misercordia all'inzio della strada del futuro ospedale "Murri", e più tardi l'annesso Convento.
    Recentemente il tratto iniziale di via Sacconi (tra le Carcerci e le officine dell'ITIS) è stato intitolato a Padre Serafino Marchionni, Agostiniano Scalzo, inventore dell'omonimo sistema di stenografia (foto a lato).

 


    SANTA CATERINA del 1226, restaurata nel 1463, ristrutturata nel 1475 e nel 1868.
Facciata a due ordini e rosone di stile rinascimentale
santacaterina01.1.jpg (31201 byte)     Interno a croce latina e ad una sola navata con ben sei cappelline laterali con affreschi ed un Crocefisso.

    In origine era un monastero di Benedettine, fu ceduta nel 1463 ai Canonici Regolari Lateranensi soppressi dal governo napoleonico.

    Al lato sorge il chiostro dei Canonici Regolari, utilizzato dopo l'unità d'Italia come Asilo dei vecchi poveri (oggi ospitati nella moderna casa di riposo Sassatelli costruita in zona Tirassegno con contributo della Cassa di risparmio di Fermo) che attende la ristrutturazione.

    In fondo a destra nella foto: la porta di Santa Caterina (lato sud-est della cinta medievale). 


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