I
palazzi
parte seconda
Giunti a metà del Corso, si nota
il maesotoso PALAZZO DI GIUSTIZIA, già convento dei Filippini.
La Congregazione dei Padri dell'Oratorio (diventata di
San Filippo dopo la morte del suo fondatore) fu portata a Fermo da San Filippo Neri nel 1582
e si insediò prima nella chiesetta di San Gregorio, poi in quella di San Rocco (entrambe
vicino alla Piazza).
Nel 1593 si trasferì nella chiesetta del Santo Spirito
(oggi S. Filippo) e negli edifici annessi dove creò l'oratorio che dal 1663 al 1746 ha
ospitato anche il Collegio Illirico-Albanese (per alunni provenienti da
Albania, Ungheria e Serbia).
Verso la fine del Settecento tutti gli edifici
adiacenti alla chiesa del Santo Spirito furono inglobati per la realizzazione
dell'attuale, ampio compleso conventuale, opera di Pietro Augustoni da
Como.
Negli anni Venti-Trenta
ha subito una profonda ristrutturazione e sopraelevazione nella parte posteriore per
ospitarvi comodamente tutti gli Uffici Giudiziari; ulteriore ristrutturazione agli inizi
degli anni Novanta.
All'interno: ampia scala con balaustre marmoree e
statua.
L'attigua Chiesa di S. Filippo Neri oggi è chiusa e in via di ristrutturazione.
Destra: PALAZZO TREVISANI,
a lungo sede dell'Ufficio Imposte dirette; oggi ospita istituti scolastici superiori.
Di fronte al palazzo di Giustizia
c'è il seicentesco PALAZZO PACCARONE, costruito e appartenuto ad una tra
le famiglie più ricche della storia di Fermo.
Facciata in laterizio con sezione in bugnato rustico nel punto in cui
la costruzione ha incorporato un preesistente torrione (particolare nella
foto a destra); maestoso portale in legno che imita la costruzione in muratura.
Fino agli anni Sessanta ha ospitato la sede della Scuola di
Avviamento Commerciale "Fracassetti", poi, dopo
l'istituzione delle scuole medie uniche (e lo spostamento della Scuola media Fracassetti
nella nuova sede di San Giuliano), il Conservatorio di musica, fino
all'attuale destinazione (Università e Uffici giudiziari).
sinistra: PALAZZO MONTI, costruito
nella seconda metà dell'Ottocento dall'architetto fermano G.B.Carducci.
Dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta ha ospitato la sede originaria del Liceo
Scientifico "T.C.Onesti", poi (dopo il trasferimento del Liceo nella
moderna sede di viale Trento), fino ad oggi, l'Istituto Statale d'Arte "Ugo
Preziotti", ma anch'esso si appresta a traslocare entro il 2002 nel nuovo
polo scolastico di Castiglione.
Destra: PALAZZO MAGGIORI, di
costruzione tardo-settecentesca, opera di Pietro Augustoni.
I conti Maggiori appartengono ad una nobile famiglia fermana di origine
albanese, giunta a Fermo assieme ad altre famiglie nobili albanesi quando nel 1467
l'Albania fu occupata da Maometto II.
Il conte Lorenzo Maggiori nell'Ottocento lasciò molti beni alla
città, al Brefotrofio, alla Chiesa e alla Biblioteca cittadina.
Sinistra e in basso: PALAZZO MONSIGNANI -
SASSATELLI, già Nannerini,opera di Pietro Augustoni.
Nel 1810, durante il regime napoleonico, vi alloggiò Eugenio
Beauharnais, vicerè d'Italia e arcicancelliere dell'Impero francese (il
marchese Francesco Luigi Nannerini era Guardia d'Onore del principe Eugenio). Nel 1827 vi
dimorò Girolamo Bonaparte ex re di Westfalia.
Facciata con portale, bugnato e finestre a frontespizio arcuato.
All'interno: pitture neoclassiche di Luigi Cochetti; gli ambienti di
maggior pregio sono il salone del Consiglio, il salone d'Onore e la sala dei
Palafranieri.
Oggi è di proprietà della Cassa di risparmio di Fermo che lo ha concesso all''Università
(sede di Ingeneria).
Sopra: due scorci del cortile di Palazzo Monsignani Sassatelli;
Ingresso del palazzo e scalone interno
In basso: scorcio di uno dei saloni interni.