PALAZZO DEI PRIORI
parte seconda


    Sala Consiliare, già detta dell'Aquila, per la presenza sin dalle origini di un'aquila donata al Comune da Gentile Migliorati: l'aquila sveva era, ed è tuttora, il simbolo della città.

salaconsiliare01.1.jpg (35060 byte)    La Sala del'Aquila è stata decorata nel 1762 da Pio Panfili, pittore e incisore, nato a Porto San Giorgio, formatosi a Bologna, che seguì i modelli della tradizione quadraturista.
Mediante architetture allusive, simbologie, immagini e motivi vari, ha celebrato, nella volta, i cittadini fermani illustri nele varie discipline, ricordando anche le Accademie che fiorivano in quel tempo.
Attraverso una piccola porta si entra in una cappellina settecentesca, (foto in basso a sinistra), che conserva dipinti tradizionali e un messale miniato.

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Sala del Sindaco, con arredi di prestigo, conserva il Gonfalone Municipale.

Oggi è utilizzata solo come sala di rappresentanza

 

 

 

 

 

 

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Sala del Sindaco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sala degli Stemmi
(o degli Specchi)
con gli stemmi dei 48 comuni della provincia fermana;

al centro della stupenda volta azzurrata lo stemma del capoluogo piceno.

 

 

 

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salaritratti02.jpg (30295 byte)    Sala dei Ritratti, così chiamata perché vi sono effigiati, in grandi tele, i cardinali e in tele di varie dimensioni "uomini già stati in questi secoli illustrissimi per virtù di lettere, valore di armi".
   


Sono effigiati nella parete di sinistra: Francesco Petrarca (1304-1374); Alessandro Sforza (1409-1473); Guido da Montefeltro (1220 - 1298); Lattanzio Firimiano (III sec. a.C.); Giovanni Boccaccio (131 - 1375); Policano Acilio (III sec. a.C.); Niccolà orsini (1442 - 1510).
   
    Nella parete di destra: Bartolomeo Coleoni (1400 - 1475); Carlo di Borbone (1489 - 1587); Bartolomeo di Alviano (1455 - 1525); Niccolò Piccinino (1380 - 1444); Giorgio Castriota detto Scandenberg (1414 - 1467); cesare Borgia (1475 - 1507); Ferdinando d'Avalos, marchese di Pescara (1490 - 1525); Erasmo da Narni detto il Gattamelata (1370 - 1443); Luigi Tors; Cristoforo Colombo (1451 - 1506).

   

festaprom2.jpg (21967 byte)Da segnalare anche i ritratti del Beato Antonio Grassi, dei cardinali Gerolamo Azzolino (1460 c.), decio Azzolino senior (1550 - 1587), e junior (1612 - 1689); Urbano Paracciani (1779 - 1803); Domenico Spinucci; Carlo pelagallo; Cesare Brancadoro (1803 - 1837); Gabriele Ferretti, arcivescovo dal 1837 al 1841; Tommaso bernetti (1779 - 1852) segretario di Gregorio XVI e Governatore di Roma; Giovanni Bertacchinim giureconsulto, e Augusto Murri, insigne clinico.

    Molti ritratti furono donati dal cardinale Alessandro de' Medici, divenuto papa Leone XI, al card. Domenico Pinelli che li donò alla città.

 

 

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Architrave della porta che immette nelle sala mostre al primo piano (1525); la didascalia in latino celebra le origine romane di Fermo, la sua fede e la sua religiosità

 

 

 

 

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Sala dei costumi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sala dei costumi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sala delle ceramiche
(
detta anche Sala rossa)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sala delle ceramiche
(
detta anche Sala rossa)

 

 

 

 

 

 

 

 


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