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Leonardo Paoluzzi

Fitoterapia ed energetica AICTO
Carlo di Stanislao, Leonardo Paoluzzi Phytos - piante medicinali, fitoterapia energetica ME.NA.BI.
a cura della SIA Libro Bianco sull'Agopuntura SIA
     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
LEONARDO PAOLUZZI
 
 
Edizioni
AICTO
FITOTERAPIA
ED
ENERGETICA
 
PREFAZIONE
L'opera di Leonardo Paoluzzi rappresenta un lavoro estremamente interessante ed originale nel campo della fitoterapia energetica, intesa come approccio terapeutico olistico e non meccanicistico e localistico. La visione integrata dell'uomo diventa un'esigenza non teorica, ma terapeutica, in cui la pianta ed i suoi componenti attivi si inseriscono, nei processi di guarigione, come stimolanti della reazione dei sistemi biologici omeostatici. Il grande merito di questo libro è quello di sensibilizzare il medico ad un approccio fitoterapeutico, secondo una visione sistemica della malattia e con una diagnosi di squilibrio energetico dei vari organi ed apparati, in sintonia con le basi olistiche della medicina tradizionale cinese. L'esperienza della malattia, dal punto di vista sistemico, è il risultato di una sintomatologia clinica che può rendersi manifesta a vari livelli sull'organismo, seguendo un ordine stratificato implicante livelli di diversa complessità, sia all'interno di organismi singoli, sia in sistemi sociali ed ecologici. Gli organismi viventi sono sistemi complessi di auto-organizzazione che esibiscono un alto grado di stabilità; quanto più dinamico è lo stato dell'organismo, tanto maggiore è la sua flessibilità. Quale che sia la natura della flessibilità, fisica, mentale, sociale, tecnologica od economica, essa diventa fondamentale, affinché il sistema abbia la capacità di adattarsi a mutamenti ambientali. In ultima analisi, la perdita della flessibilità implica la perdita della salute.
La salute, vista sotto questa angolatura, può essere definita come un'esperienza di benessere risultante da un equilibrio dinamico, fisico, biologico e psicologico dell'organismo, senza dimenticare le interazioni di quest ultimo, col suo ambiente naturale e sociale. Il concetto di salute come equilibrio energetico dinamico è in accordo, sia con la visione sistemica della vita, che con i modelli tradizionali di salute e di guarigione: il modello della tradizione ippocratica e quello della medicina orientale.
L'opera in questione si identifica in questa tradizione e merita l'apprezzamento di qualsiasi terapeuta che sia interessato alle nuove frontiere della scienza.
Prof. Corrado Bornoroni
Direttore dell'ISMOE presso l'Università degli studi di Urbino

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PREFAZIONE
Nell'epoca attuale il processo di secolarizzazione ha assunto la caratteristica di neopaganesimo manierato ed approssimativo: si vuole a tutti i costi liberare la terra dal dolore, dalla sofferenza, dalla morte, dal male, non già ricorrendo al futuro, ma alle esistenti conquiste del sapere scientifico. L'intenzione (fanciullesca e risibile) è quella di dominare tutto l'esistente concentrandolo entro i limiti dell'orizzonte reale noto, prescindendo, ed anzi negando, ogni realtà al di fuori di tale comprensione. In questo presente assolutizzato che vede nel dolore (e più in generale nella malattia) il demone che ostacola il rapporto io-mondo, l'uomo vive una solitudine fatta di confusione e di vero isolamento, poiché privata della dimensione storica del passato e del futuro. Quindi non ci sembra incredibile che, in un secolo come il nostro (pieno di successi teorici e pratici), si senta la necessità (da parte di tutto il mondo scientifico) di ripensare anche storicamente alla definizione di malattia e di sofferenza e di valutare, in chiave meta-storica, la posizione della Medicina nei confronti della patologia e del dolore. L'affermarsi in occidente della "scienza razionalistica" (datando con Cartesio e Galileo la nascita della scienza "tout-court"), ha prodotto anche nel sociale, la frattura fra "res cogitans" e "res extensa" ed ha privilegiato la matematica e la fisica che, occupandosi della seconda, ha obliterato ogni possibilità di sviluppo o speculazione di ordine "filosofico" attorno all'uomo ed alla sua sofferenza. Ma poiché (oggi ce ne avvediamo terribilmente) l'uomo è al "crocicchio" della dicotomia cartesiana, per poter analizzare il "biologico" (in chiave meno restrittiva del semplice "presente") occorre abbandonare una visione meccanicistica e riduttiva, per recuperare un afflato animistico che sia sì metafisico ed esoterico in senso pieno, ma non già astratto e meramente speculativo. I tempi sono maturi per uscire dalla "empasse" scientifico o alternativo, per ricostruire una medicina proto-scientifica (ma in senso spiccatamente encomiastico) dove le conquiste recenti (fisiochimiche e di altro genere) fungano da temperante supporto alle seduzioni dei vari medici antichi. Siamo quindi convinti (con Lyotard ed altri) che il "tramonto delle grandi narrazioni filosofiche ha determinato il declino delle grandi ideologie e utopie", privando l'uomo del passato e del senso di divenire storico e lasciandolo orfano di quello che era il suo "senso della libertà". L'uomo di oggi, imbevuto di "presente" e di perfetto personaggio alla "Becket" che si ritrova a viaggiare e lo fa senza saperne il fine e provandone una "stupida felicità". Quest'uomo, ottenebrato e bramoso di piaceri facili, subitanei, immediati, vive il suo presente da "angelo ribelle alla natura" e chiede al mondo medico un azione divinatrice e maieutica che è fuori dalla sua sfera e dalla sua portata. Quest'uomo che oltraggia la natura (in senso non solo ecologico, ma anche di non comprensione del "timor panico" di certe auree, presenti forse non solo nell'attuale mondo orientale) sconfitto dalla impotenza della scienza medica si rivolge, come una marionetta, al mondo delle "medicine dolci o naturali", chiedendo a questo il paradiso perduto della sua immortalità. La riscoperta della natura dovrebbe essere "azione dell'uomo sulla natura" (ricordate Bregson?), comprensione del senso "panico" (in chiave ellenica), riappropiazione di un mondo fisico che non dia l'idea di perfezione, bensì quella di "naturalità". Con questo non ci sentiamo di garantire l'assoluta verità delle idee portate in questo libro, ma solo di informare i motivi e lo spirito che lo hanno ispirato. Dal connubio fra antico e moderno, esoterico e scientifico, abbiamo certamente profuso sudore, sangue e volontà.

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CARLO DI STANISLAO - LEONARDO PAOLUZZI
Piante Medicinali
Fitoterapia Energetica

ME.NA.BI.
STORIA - FARMACOLOGIA - CLINICA - FITOCOSMESI - FARMACOLOGIA CINESE

 

 

 

Libro Bianco 

 

sull'Agopuntura 

 

e le altre metodiche terapeutiche 

della tradizione medica 

estremo-orientale

 

 

 

 

 

 

A cura della

 

sia

societa' italiana di agopuntura

Prefazione

del presidente della Società Italiana di Agopuntura

"L'universo è fatto di storie, oltre che di atomi"

M. RUKEYSER

 

Nel 1997 la Società Italiana di Agopuntura (SIA) ottenne dalla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (FISA) il finanziamento per la pubblicazione di un Libro Bianco sull'argomento.

In quegli anni erano lontani gli entusiasmi attuali, destati da vari riconoscimenti di ordine internazionale (FDA, NIH, ecc.)1. Si rendeva pertanto necessario far conoscere quanto concretamente acquisito sulla reale efficacia dell'agopuntura e come questa potesse integrarsi con la medicina accademica o convenzionale. La Società Italiana di Agopuntura (SIA), in tre anni, è riuscita in questo difficile intento.

In effetti, sarebbe interessante ripercorrere le varie tappe compositive del nostro lavoro e magari imbastire una specie di <<rendiconto critico>> delle diverse stesure, in ragione dei mutati climi culturali nell'ambito della società scientifica e della società civile più in generale. Immaginare, infatti, il taglio, il tono, gli argomenti e poi tentare di darvi una forma compiuta e attuale (se non euristica) è stata un'operazione tutt'altro che agevole.

Poiché, tuttavia, lo spazio è esiguo e non è il caso di annoiare il lettore con storie di redazioni, ripensamenti e ricompilazioni (anche se poi la storia è l'anima stessa delle cose), diciamo semplicemente che ci siamo prefissi due scopi principali:

1. redigere un testo agile, ma informato, sullo stato dell'arte dell'agopuntura con particolare riferimento al nostro paese; 

2. consentire interventi diversi, alcuni tradizionali, altri scientifici e neuroreflessologici che fossero espressione dei differenti gruppi italiani operanti nella ricerca. Quale avvertenza dobbiamo segnalare che il testo (sebbene anche formativo in alcuni paragrafi) non ha scopi didattici ma informativi ed è una raccolta di documenti e studi che stabiliscono limiti, indicazioni, certezze e incertezze sull'agopuntura ed altre metodiche energetiche estremo orientali.

Ci auguriamo che la sua realizzazione contribuisca a rendere più chiara la posizione degl

Nel realizzare questo Libro Bianco sull'Agopuntura abbiamo creduto che fosse basilare una corretta informazione, affinché anche i medici non agopuntori fossero in grado di conoscere quest'opzione, all'interno delle molte offerte dai sistemi sanitari più moderni. Poiché è stato scritto che "i nostri corpi sono il meraviglioso risultato dell'evoluzione"2, ritengo che si debbano imparare gli elementi di visioni <<altre>> rispetto alla biologia, non solo per curarli, ma per meglio comprenderne il senso profondo del benessere psicofisico individuale. In altre parole, ritengo che questo sudato florilegio sia in grado di fornire al lettore consigli anche su come vivere meglio mediante interventi minimi di tipo naturale (ad esempio automassaggio, tecniche corporee, scelte dietetiche, ecc.), che appartengono ad un patrimonio culturale tanto antico quanto di grande pregnanza e attualità. Ma credo anche che esso costituisca un possibile ponte fra Medicina Tradizionale Cinese (e lo Shiatsu) e la scienza biomedica moderna, visioni mediche non conflittuali ma che, per vie differenti, ricercano la salute dell'uomo. Dovremmo sforzarci di trovare presto un'integrazione fra queste differenti visioni analitiche, al fine di fornire risposte sempre più ampie e differenziate alle richieste dei nostri pazienti.

Certamente il libro resta uno dei meriti principali della FISA, che in modo encomiabile ha contribuito, in diverse maniere, alla regolamentazione pratica e didattica dell'agopuntura in Italia.

Devo ringraziare tutti gli Autori che si sono prodigati nella stesura e in capillari revisioni e principalmente i collaboratori esterni alla SIA, che hanno messo generosamente a disposizione la loro competenza e la loro professionalità, rendendo possibile questo nobile progetto culturale.

 

Carlo Di Stanislao

1Vedi http:// www.agopuntura.org/La Mandorla/Documenti

2Bellione, E.,Editoriale a <<Le Scienze Dossier>>, 1999, 2:1.

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