TABELLA ITINERARI

BAITA SEGALA

 

Zona: cima Vil, monte Carone

Bellezza: *****

Cartografia: KOMPASSK102

Difficoltà: ***

Accesso: da Riva prendere la S.S. 240 della val di Ledro

Partenza: piazza della chiesa di Prè

Lunghezza: 18,60 km

Quota massima: 1250 m

Dislivello: 775 m

Tempo di percorrenza: ore 2.30- 3

Ciclabilità: totale

Punti d’appoggio: rifugio Baita Segala

Nota: itinerario da consigliare sotto tutti gli aspetti, sia per il territorio maestoso che ciclabile

 

 

Dalla piazza 1'escursionista pedala verso il paese di Molina di Ledro e, appena dopo la piazza, imbocca la stradina, che prosegue diritta per campi coltivati, segnando una larga curva. Tenersi a sx sullo sterrato che impone rapporti leggeri, sbucando cosi           sulla statale da percorrere in direzione del lago di Ledro. Oltrepassato 1'abitato di Molina 1'itinerario scopre il versante orientale del lago di Ledro; all'incrocio va a sx e poi ancora a sx per Legos. Il ciclista pedala ora in un tratto pianeggiante; alle prime case del paesetto sceglie la seconda a dx, passando a lato del parcheggio. Dall'abitato di Legos salire al capitello, continuando diritti fino ad un gruppo di case isolate. Il percorso continua a dx, in leggera discesa al limite delle coltivazioni; all'incrocio prende la ripida sterrata con tabella di divieto, affacciandosi sopra il lago di Ledro. Superato un primo tratto il ciclista attraversa il conoide principale della valle che risale. Costretto la dove la strada disegna strette curve, a far forza sui pedali, 1'escursionista deve evitare la sterrata a gomito, che sale a sx (8,46km; 1150 m).

Avanza ancora in salita fino ad una selletta con incrocio. Sempre avanti continua verso sud-ovest con una morbida, ma breve discesa. Il biker riprende quota e alla stanga ridiscende fino all'incrocio con palo segnavia, quindi svolta ancora a sx per rifugio baita Segala, entrando nella parte più suggestiva dell'itinerario. L'ambiente da un'inebriante sensazione, che ripaga ancor più della tranquilla pedalata. Lo sguardo spazia dal lago di Garda al monte Baldo alle cime del Tremalzo. A baita Segala il ciclista può approfittare di un insolito ristoro: non c'e custode e quindi si prende quello che serve (c'e acqua, birra, vino e grappa) lasciando i soldi nell'apposita cassetta. Si monta in sella per aggirare il monte Carone con dolci discese, rapiti dal panorama (la via e unica non si può sbagliare). Al bivio continuare a sx raggiungendo passo Vil, confine fra la provincia di Brescia e il Trentino (stanga segnaletica per Prè), si abbandona la strada uscendo su lievi pascoli degradanti verso la valle di Ledro. La discesa vera e propria inizia qui. Il giro transita a malga Vil, entrando in una stretta gola di roccia calcarea, fortificazioni della prima guerra mondiale; scende su tratti in cemento per la val S. Antonio. Lo sterrato si apre sulla verde spianata dell'abitato di Leano. La conca, sotto il costone delle cime Nara e dei Coi, e sparsa di case e fienili, con chiesetta settecentesca di S. Antonio. L'impegnativa discesa lungo la mulattiera ristrutturata riporta al paese di Prè, noto per la festa del 5 febbraio, quando il sole ricompare sulla chiesa dopo un'assenza di tre mesi.